DE LONGHI TREVISO – LAVOROPIU’ BOLOGNA     75-86    (23-20, 39-39, 58-64)

DE’ LONGHI TREVISO: Tessitori 24, Burnett 15, Sarto ne., Alviti 6, Wayins 3, Antonutti 3, Barbante ne., Imbrò 14, Epifani, Chillo, Uglietti 2, Lombardi 8. All. Menetti

LAVOROPIU’ BOLOGNA: Sgorbati 1, Cinciarini 11, Franco NE., Benevelli 5, Leunen 18, Venuto , Rosselli 15, Fantinelli 12, Pini 2, Hasbrouck 22.  All. Martino

Spettatori:

Arbitri: Brindisi, Cappello, Catani

TREVISO – Quello tra Treviso e Fortitudo Bologna non è mai uno scontro normale dal punto di vista della narrazione sportiva, né per quanto riguarda il clima in campo e sugli spalti.

Ad aggiungere ulteriore “pepe” alla sfida odierna del Palaverde c’era anche il fatto che il team di Menetti e quello di Martino sono le favorite alla promozione diretta del girone EST, ma soprattutto la presenza in campo in maglia Effe dell’ex Matteo Fantinelli, il cui cambio di casacca ha creato un vero e proprio caso mediatico tra i tifosi trevigiani quest’estate.

Ne nasce una partita molto equilibrata, in cui appare palese come Treviso sia ancora in fase di rodaggio, in attesa di avere l’organico al completo con il rientro di Tomassini. E’ infatti proprio in cabina di regia dove si sono viste le principali difficoltà per la squadra di Menetti, che ha pagato la giornata storta di Wayns e la carenza di lucidità nei momenti topici dell’incontro. Bologna invece si conferma come la squadra da battere del girone Est, per completezza di organico e maturità, permettendosi il lusso di vincere in trasferta senza il proprio capitano.

Il match inizia, come prevedibile, con un livello di intensità molto elevato anche figlio di una fisicità importante dei due quintetti in campo. Treviso riesce a sfruttare alla perfezione la sua versatilità, alternando Tessitori dal pitturato ed il duo Wayins-Burnett dal perimetro, scavando un primo solco sul 14-7 di metà primo quarto. A quel punto, come nel migliore dei romanzi, sale in cattedra Fantinelli, che con sette punti consecutivi guida i suoi ad un parziale di 9-0, rimettendo in equilibrio l’incontro, ed il primo quarto che si chiude 23-20 per i trevigiani.

Mentre Treviso continua a sparacchiare da 3 – mantenendosi sotto il 30% oltre l’arco – la Fortitudo si aggrappa a Rosselli e Fantinelli, che continuano ad essere un rebus irrisolto per la difesa della De Longhi. La partita continua così a restare in bilico per l’intero secondo quarto, con nessuna delle due squadre in grado di spostare l’inerzia dalla propria parte, come confermato dal 39-39 che chiude il primo tempo.

Al rientro dall’intervallo Bologna è più pronta e reattiva, ed approfittando di un tecnico a Wayns riesce a portarsi sul +6, 50-44.  I ragazzi di Menetti reagiscono, alzando l’asticella difensiva ed appoggiandosi ad un monumentale Tessitori restano attaccati alla partita, non riuscendo però a scalfire la leadership di una Fortitudo in controllo emotivo e tattico dell’incontro, con il terzo quarto a chiudersi su una bomba di Imbrò, e i bolognesi avanti 58-64.

Con il passare dei minuti Treviso perde lucidità, permettendo a Bologna di ampliare il divario attorno alla doppia cifra (75-66) a poco più di 5’ dalla fine dell’incontro. I trevigiani continuano a pagare delle percentuali deficitarie dal campo e l’incapacità di contenere un esuberante Cinciarini – entrato in campo al posto di un acciaccato Fantinelli – e il redivivo Hasbrouck. Un timeout di Menetti risulta provvidenziale a ritrovare lucidità, mentre Alviti centra due bombe consecutive che riportano Treviso ad un’incollatura. Bologna è però più esperta e spietata, punendo ogni errore dei trevigiani, con la bomba di Hasbrouck (22 punti per lui) a chiudere la partita, per l’ 86-75 con cui Bologna sbanca il Palaverde.