Delirio all’Agsm Forum: la Tezenis vince senza problemi anche gara-4 con Udine (83-57) e torna così in serie A dopo esattamente 20 anni. La stagione termina con un trionfo per i gialloblù (anzi, non è ancora terminata perché ci sarà la sfida tra le vincenti delle due finali per decidere chi è campione dell’A2) proprio nell’anno in cui i favoriti per la promozione erano altri. Mille altre volte ci aveva provato a salire la Scaligera, ma mai era arrivata nemmeno in finale: in 12 stagioni di A2 (di cui 10 di gestione Pedrollo) al massimo era arrivata la semifinale e, a livello di trofei, era stata vinta soltanto la Coppa Italia di A2 nel 2014/15. Proprio quell’annata avrebbe dovuto essere quella della promozione, ma la stagione si concluse con l’amaro 1-3 con Agrigento nei quarti di finale dei playoff dopo aver dominato in lungo e in largo la regular season. E, siccome la storia prende e la storia dà, alla guida di quella squadra c’era proprio Alessandro Ramagli che, tornando a Verona poco più di un anno fa, ha chiuso il cerchio.

Promozione meritatissima, pubblico caldissimo e numerosissimo (due sold out in altrettante gare di finale con Udine) dopo un inizio di stagione in sordina nella quale la squadra è cresciuta, nonostante diversi incidenti di percorso. Infortuni e covid ne hanno rallentato l’ascesa, gli innesti di Spanghero, Tommasini e Casarin hanno allungato le rotazioni dopo che Ramagli era rimasto senza playmaker (Penna e Caroti out) e nel girone di ritorno la Tezenis, nonostante 3 punti di penalizzazione, ha raggiunto il secondo posto in classifica che ha conservato nella fase ad orologio e alla vigilia dei playoff. I primi due turni sono stati sofferti, sia con Mantova che con Pistoia, tanto che in entrambe le serie si è dovuto ricorrere a gara-5. La finale che vedeva Udine favorita, è “girata” in gara-2 dopo che Udine aveva vinto in extremis gara-1: nella seconda partita al Carnera è arrivato il buzzer beat di Anderson (MVP delle finali) che ha messo la tripla della vittoria. Gara-3 di venerdì ha avuto storia sino all’intervallo, poi Udine non ne aveva più ed è letteralmente crollata nel quarto quarto e gara-4 di ieri in pratica non c’è mai stata: Verona avanti di 10 a fine primo quarto, di 18 all’intervallo lungo e di 20 alla fine del terzo, per poi dilagare nella frazione conclusiva (+27 il massimo vantaggio sul 77-50).

Alla sirena finale si è scatenata la festa con tutto (o quasi) il pubblico gialloblù in campo a festeggiare e ad abbracciare i propri beniamini: la premiazione infatti è stata ritardata proprio perché è stato necessario “liberare” il campo per la consegna della Coppa, alzata ovviamente da capitan Rosselli.

L’ultima partita in A della Scaligera è datata 27 aprile 2002, ironia della sorte, con Udine: poi il fallimento e lenta rinascita, iniziata proprio nell’estate di 20 anni fa con la fondazione della Sanzeno Basket, nata grazie alla famiglia Vicenzi e al lavoro di Marco Bertelli, Achille De Angelis, Gianfranco Paiola e James Tirelli (questi ultimi due ancora oggi nell’organico della Tezenis).