Andrea Michelori (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Proger Pallacanestro Chieti – Virtus Segafredo Bologna 64-69 (11-19; 35-31; 51-48; 60-60; 64-69)
Le Furie lottano con le unghie e con i denti ma dopo 45 minuti si devono arrendere alla maggiore esperienza ospite. In un match che ha vissuto fasi alterne, le V nere hanno condotto agevolmente il primo quarto, le Furie hanno avuto un’ importantissima reazione in avvio di secondo periodo e, grazie ad un parziale di 11-0 si portano alla pausa lunga sul 35-31. I biancorossi sembrano provare a scappare toccando anche il +9 (50-41 dopo cinque minuti del terzo periodo) ma un antisportivo fischiato a Falluca sul finire del quarto, con gli arbitri che nella stessa situazione hanno fatto di due pesi due misure, ha dato agli ospiti l’opportunità di rifarsi prepotentemente sotto (51-48). Gli ultimi dieci minuti, caratterizzati da due attacchi poco incisivi, si è concluso sul 9-12 in favore degli ospiti, portando le due squadre sull’overtime. Proprio qui, la maggiore esperienza degli ospiti, guidati da un super Rosselli, ha fatto la differenza. I migliori realizzatori in casa Proger sono stati Allegretti (19 punti), Golden (14 punti), Decosey (12 punti) e Mortellaro (9 punti e 11 rimbalzi) mentre per la Virtus hanno risposto Umeh (23 punti), Rosselli (13 punti di cui sette nell’overtime) e Bruttini (8 punti e dieci rimbalzi).

CRONACA:
Alla contesa iniziale Chieti si presenta con Golden, Turel, Decosey, Sergio, Mortellaro, risponde la Virtus con Spissu, Umeh, Rosselli, Spizzichini, Bruttini.
Le Furie sono la prima squadra a realizzare, con Golden che è freddo dalla lunetta (09:26). La Virtus però è molto precisa dall’arco e trova le bombe di Umeh e Spizzichini. Gli ospiti inoltre, con delle buone ripartenze veloci provano da subito a dimostrare le loro velleità di vittoria. Bartocci, dopo quattro minuti dall’inizio dell’incontro, chiede un minuto di sospensione sul 4-10. In uscita dal timeout Chieti cerca di arginare la fuga Virtus con un generosissimo Golden ma è molto imprecisa dall’arco e la Virtus che prova da subito a scappare. Dopo dieci minuti il punteggio è di 11-19 per gli ospiti, con le V nere che godono di uno straordinario Umeh (8 punti).

Fallucca (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Le Furie non ci stanno e, grazie ad uno strepitoso Allegretti ed un Fallucca da stropicciarsi gli occhi, si rifanno prepotentemente sotto, con Ramagli che chiama subito timeout dopo un parziale di 9-0 in favore dei padroni di casa (20-19 a 07:38 dalla pausa lunga). Chieti prova ora a far male dalla linea dei sei metri e settantacinque, la Virtus risponde con la propria fisicità sotto le plance. I teatini provano ad allungare e con un tap in di Mortellaro (33-27) trovano il loro massimo vantaggio ad un minuto dalla pausa lunga, con Ramagli che chiama timeout. La Virtus riduce il gap ma si giunge all’intervallo sul 35-31 in favore dei padroni di casa. Top scorer Allegretti per le Furie (10 punti), Umeh per gli ospiti (10).

Alla ripresa delle ostilità la Virtus si dimostra sin dalle prime battute precisa dal perimetro e si riporta subito a contatto. Sul 38-37, dopo neanche 3 minuti dalla ripresa del gioco le V nere perdono Spizzichini che, in seguito ad un fallo si infortuna, abbandonando l’incontro. Il match si attesta sempre più sul filo dell’equilibrio finché un indemoniato Allegretti (17 punti) prova a portarsi i suoi sulle spalle, martellando i bolognesi dalla lunga distanza (46-41) a cinque minuti dall’ultimo mini intervallo. Decosey prima e Golden poi cercano di scavare un solco significativo e sul 50-41, coach Ramagli è costretto a chiedere un minuto di sospensione. La Virtus, che si trova in vetta alla classifica non per caso, prova a dare una netta sterzata all’incontro e, beneficiando di un antisportivo che ha scatenato le veementi proteste di un PalaTricalle colmo ai limiti dell’inverosimile, si riporta a sole tre lunghezze di distanza, arrivando al trentesimo sul 51-48.

Decosey Proger (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

L’ultimo periodo di gioco si apre con Umeh freddo dalla lunetta (2/2 e 50-51) ma Chieti, grazie alle ripartenze guidate dai piedi veloci di Golden, si riporta a sei lunghezze di vantaggio, costringendo coach Ramagli a chiedere un altro minuto di sospensione. Rosselli realizza subito il meno quattro (56-52) ma un gioco sterile dei teatini in fase offensiva costringe coach Bartocci a chiamare un immediato timeout. Negli ultimi minuti il match, nonostante i numerosissimi errori offensivi commessi da una parte e dall’altra, è ricco di pathos: la bomba di Umeh riporta il match sulla parità più assoluta (58-58 a due minuti e quarantatré dal termine dell’incontro), Rosselli&co mettono il naso avanti con un tap in di Bruttini ma Decosey è lesto a rimediare con una bella penetrazione. A 3 secondi dal termine Rosselli ha la tripla della vittoria ma la palla viene sputata dal ferro: si va all’overtime sul punteggio di 60-60.

Guido Rosselli (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Nei cinque minuti finali però, è la banda di Ramagli a prevalere, guidata dalla stella di Rosselli (autore di sette punti in 3 minuti), fin qui sottotono. Le Furie, sempre sotto, riescono ad andare a segno solo con un tap in di Mortellaro e con Allegretti, preciso dalla lunetta, troppo poco per pensare di portare a casa il risultato. Dopo quarantacinque minuti di gioco il verdetto finale è di 64-69 per gli ospiti, con le V nere che riconquistano la vetta solitaria a 32 punti.

PROGER PALLACANESTRO CHIETI 64: Golden 14 (5/12 da 2, 0/4 da 3, 4/4 ai liberi), Mortellaro 9 (4/8 da 2, 1/2 ai liberi), Allegretti 19 (3/5 da 2, 3/5 da 3, 4/5 ai liberi), Fallucca 8 (1/2 da 2, 2/4 da 3), Turel 0 (0/1 da 2, 0/4 da 3), Venucci 0 (0/3 da 3), Zucca 2 (1/2 da 2), Sergio 0 (0/3 da 3), Decosey 12 (5/14 da 2, 0/2 da 3, 2/2 ai liberi).
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 69: Spissu 9 (3/11 da 2, 1/10 da 3), Umeh 23 (7/11 da 2, 2/6 da 3, 3/3 ai liberi), Spizzichini 5 (1/1 da 2, 1/2 da 3), Rosselli 13 (3/7 da 2, 2/6 da 3, 1/2 ai liberi), Michelori 8 (3/3 da 2, 2/4 ai liberi), Oxilia 2 (1/3 da 2, 0/1 da 3), Penna 1 (0/2 da 2, 0/4 da 3, 1/2 ai liberi), Bruttini 8 (3/7 da 2, 2/2 ai liberi).
PROGER PALLACANESTRO CHIETI: 19/44 da 2, 5/25 da 3, 11/13 ai liberi, 49 rimbalzi catturati (di cui 15 offensivi), 18 assist.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: 21/45 da 2, 6/29 da 3, 9/13 ai liberi, 40 rimbalzi catturati (di cui 12 offensivi), 12 assist.

LE INTERVISTE:

Bartocci (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Coach Bartocci, nonostante la sconfitta dei suoi ragazzi, vede il bicchiere mezzo pieno: “Bologna è una squadra davvero solida, nei momenti decisivi è venuta fuori la loro maggiore qualità. Noi abbiamo perso un po’ di lucidità nelle esecuzioni offensive dei minuti finali ma a livello difensivo abbiamo disputato una partita più che egregia, perché far segnare sessanta punti alla Virtus, miglior attacco del campionato, vuol dire che abbiamo difeso molto bene. Nei momenti decisivi, dal punto di vista offensivo siamo rimasti fermi, chiudendoci in pick ’n roll centrali e di conseguenza non siamo più riusciti a muovere più pallone. Quando perdi ai supplementari sono i dettagli a fare la differenza, il nostro errore è stato quello di fermarci,  ingabbiandoci da soli in situazioni statiche e sterili. Peccato per la nostra mancanza di continuità, loro sotto quest’aspetto sono stati decisamente più bravi. Abbiamo inoltre fatto un enorme sforzo per tenerli sotto ritmo, sono stati bravi a correre e realizzare in contropiede ma alla fine abbiamo pagato dal punto di vista energetico. Non reputo questo un passo indietro, Decosey è arrivato da poco e deve ancora inserirsi, stasera ha fatto più fatica ma il problema è che non è stato il solo a soffrire, specie in fase offensiva. Giocarsela alla pari con la prima in classifica e perderla ai supplementari non è assolutamente un dramma o un passo indietro, siamo già carichi per il prossimo match casalingo contro l’Assigeco”.

Marco Allegretti (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Marco Allegretti, deluso dal risultato dopo una prestazione di spessore, dichiara invece: ”Siamo stati molto concentrati e fisici per più di  trentacinque minuti ma alla fine eravamo davvero cotti, non siamo abituati a giocare questo tipo di partite. Abbiamo peccato di costanza e nel nostro momento di maggior stanchezza loro sono stati bravi a premere il pedale sull’acceleratore. Nel supplementare, poi, abbiamo sicuramente peccato d’inesperienza. Loro sono una squadra molto attrezzata e noi, presi dall’ansia, abbiamo affrettato qualche conclusione e perso palloni di troppo e queste sono situazioni che, soprattutto quando affronti la prima della classe, purtroppo paghi. Finché siamo riusciti a correre e limitarli siamo stati avanti, ma quando sono iniziate a mancare concentrazione e cattiveria non siamo riusciti a rientrare”.

Alessandro Ramagli (foto Serra\Virtus Pallacanestro Bologna)

Coach Ramagli invece, avendo nuovamente raggiunto il primo posto in solitaria, afferma raggiante: “Non era affatto un match semplice, siamo scesi in campo con la giusta determinazione e l’abbiamo vinta grazie  agli attributi:in situazioni del genere saltano gli schemi e quindi bisogna caricarsi dal punto di vista emotivo, della solidità mentale e poi magari devi fare affidamento agli uomini giusti nel momento giusto. Ritengo che questo sia stato un risultato molto importante, ero convinto che sarebbe stata dura e nel corso della partita è diventata durissima ma quando si è in campo si gioca, non c’è tempo per piangere e quando si scende sul parquet con la giusta determinazione e con i giusti attributi per lo meno si esce a testa alta. Dispiace per il parziale subito a cavallo tra primo e secondo quarto ma con gli infortuni di Michelori, Bruttini e Spizzichini perdi i riferimenti e cominci a cercare di capire chi sia in campo e se una squadra che si accorge di questo, in un campionato così impegnativo, ti azzanna con tutte le sue forze, cercando di metterti sotto. Non penso però che quello sia stato il nostro unico blackout, siamo andati sotto anche di nove punti ma quando hai dei forti valori interni e sai mettere in campo il carattere, questo ti può portare a giocartela fino all’ultimo secondo, così è stato e secondo me siamo stati premiati in una partita dove non voglio parlare di eroi perché nello sport, per me, eroi non ce ne sono ma siamo stati davvero bravi a venirne a capo, dimostrando salute mentale e carattere”.


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