Si è chiuso domenica il girone di andata del campionato di Serie A2, con i primi verdetti della stagione che premiano le prime 4 squadre dei due gironi, promosse alle Final Eight di Coppa Italia di inizio marzo a Porto San Giorgio. Ci sembra giusto iniziare a fare il punto della situazione rispetto a quelle che erano le previsioni della vigilia, facendo i primi bilanci, consci del fatto che già a partire da domenica tutto può essere ribaltato, sia per le eventuali correzioni in corsa che la finestra di mercato permette sia perché, storicamente, è tra febbraio e marzo che si valuta la reale forza e consistenza delle squadre, anche e soprattutto quelle che saranno impegnate nelle finali di Coppa Italia che a volte hanno dato una spinta ma spesso hanno tolto risorse importanti. Partiamo dal girone Est, parlando di promosse e bocciate, rispetto alle aspettative e citando i giocatori che si sono messi più in evidenza.

Maarten Leunen (Foto di Marco Berti)

Analisi

Daniele Cinciarini, tra i migliori della Fortitudo capolista in fuga (Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Il girone Est si conferma difficile e probabilmente tecnicamente superiore anche se, almeno in questa prima parte, chiaramente sbilanciato e pericolosamente spaccato a metà. Sei squadre, pur tra alti e bassi, si sono dimostrate decisamente superiori alle altre ed i 4 punti di divario tra la G.S.A Udine, al sesto posto, e Ravenna ed Imola a braccetto al settimo è lì a dimostrarlo, così come proprio la posizione dell’Andrea Costa, per certi versi sorprendente rispetto alle previsioni della vigilia ed al percorso della squadra di Di Paoloantonio, dimostra come il girone rischi di essere livellato verso il basso con il serio rischio di trovarci ai playoff squadre con un record negativo. A guardare il bicchiere mezzo pieno, però, c’è da considerare il grande livello tecnico che le sfide tra le squadre di vertice hanno saputo offrire. Ci vengono in mente le sfide tra Treviso e Bologna, oppure il derby del Paladozza tra Fortitudo e Forlì, o ancora la vittoria di Bologna con Montegranaro. La sensazione, dopo 15 giornate, è che la sfida per la promozione diretta sia abbastanza chiusa ma la lotta per le posizioni di rincalzo per trovare la miglior griglia playoff si farà sempre più serrata ed avvincente, così come la battaglia per evitare i terribili playout di questa stagione (che salveranno solo 1 squadra su 4) con al momento 7 squadre racchiuse in due punti ed Imola e Ravenna che non possono certo vivere sonni tranquilli.

Promosse

Candussi è una delle note più positive nell’ottima prima parte di stagione della Tezenis (foto Pasquale Cotugno)

Sembrerà retorico e forse sbagliato ma la squadra decisamente promossa in questa prima parte di stagione è senza dubbio la Fortitudo Bologna di Antimo Martino. Squadra forte, fortissima, che a nostro avviso potrebbe anche giocare senza troppi problemi nella attuale Serie A, che era attesa al ruolo di protagonista ma in pochi si aspettavano un dominio tale. 14 vittorie ed un unico passo falso in quel di Piacenza, ma soprattutto la netta sensazione di giocare un basket ed un campionato diverso, anche in condizioni a volte di emergenza. Martino si sta confermando un coach di qualità, riuscendo a gestire un gruppo ed una piazza complessa, ed in pochi ricordano che abbia giocato la prima parte di stagione senza Mancinelli (solo 5 presenze), il giocatore tatticamente più importante di Bologna. La forza delle Effe sta in un gruppo esperto e profondo capace di trovare ogni settimana ma anche in momenti diversi della gara protagonisti diversi. Su tutti sicuramente da segnalare la stagione di Leunen ma anche di Cinciarini, relegato ad un ruolo di complemento ma in grado di viaggiare ad oltre 13 punti di media ed il 40% da 3 punti. Promosse a pieni voti anche Tezenis Verona e XL Extralight Montegranaro. La squadra di Dalmonte era data tra le favorite ma una partenza shock (2 vittorie nelle prime 6 giornate) aveva fatto pensare ad un’altra stagione deludente ed invece Verona ha saputo cambiare marcia infilando 9 vittorie consecutive che l’hanno spinta fino al terzo posto finale, trascinata da un Candussi alla sua miglior stagione nella categoria, da un Ferguson che ha trovato in Amato il suo alter-ego perfetto ed un Mattia Udom perfetto equilibratore di una squadra lanciatissima chiamata ora alla conferma nel girone di ritorno. Chi invece si è già confermato rispetto alla bellissima stagione passata è la Poderosa Montegranaro. La società marchigiana si presentava al via vogliosa di dimostrare e dimostrarsi di poter stare stabilmente tra le grandi della categoria, con un mercato oculato ma che strizzava l’occhio ad una crescita tecnica, confermata in pieno dal campo. Partenza sprint, una fase centrale complicata (con 4 sconfitte in 6 partite a novembre) e poi il finale scoppiettante con 4 vittorie consecutive che valgono il quarto posto provvisorio solo per la classifica avulsa. La Extralight si è dimostrata squadra molto equilibrata, difensivamente una spanna sopra tutte, ed in grado di tenere alto il livello di gioco sia in casa che in trasferta, tanto da essere la migliore (insieme a Bologna) lontano da casa in tutta la Lega. Se la Poderosa riuscisse a migliorare il record casalingo, mantenendo alto il rendimento in trasferta, sognare diventa più che lecito, senza dimenticare la Coppa Italia da giocare in casa.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Bocciate

Stagione difficile per Cortese (foto Pasquale Cotugno)

Vista la pesante spaccatura che il girone sta proponendo non è semplice indicare le squadre bocciate in questa prima fase, anche se considerando le aspettative della vigilia qualche nome possiamo farlo. Ed il primo che ci viene in mente è quello della G.S.A. Udine, partita come una delle rivali più accreditate della Fortitudo Bologna ma che si è sgonfiata in fretta con una partenza molto complicata (1 sola vittoria nelle prime quattro uscite) mettendo a rischio anche la posizione di Cavina. La società ha però dimostrato più controllo e sagacia, lasciando il tempo al coach di Castel San Pietro di lavorare e far crescere la squadra. Udine sembra tutt’ora la squadra più attrezzata per il secondo posto ma deve decisamente alzare il suo livello di gioco lontano dal Carnera, dove il record è da playout più che da promozione (2 vittorie e 5 sconfitte), oltre a trovare maggiore equilibrio tra uno starting five che sta tutto sommato reggendo il colpo ed una panchina profonda ma che sta faticando a mantenere alta l’intensità. Guardando dalla parte opposta della classifica ci si aspettava qualcosa in più dalla Bondi Ferrara e dalla Bakery Piacenza. La squadra estense, dopo l’ottima stagione passata ed il restyling societario, si presentava al via rinnovata solo in parte e con una coppia di americani tra le più forti della categoria ma se Isaiah Swann ha più che confermato la bella impressione che aveva lasciato a Treviso lo stesso non si può dire per Mike Hall, vero ago della bilancia di una squadra che ha vissuto e sta vivendo la stagione su pericolose montagne russe e che le sole 2 vittorie nelle ultime 10 giornate relegano al momento in zona playout. Il taglio di Hall e l’arrivo di Florin Campbell segna una decisa rottura con il passato, sperando che anche la classifica inizi a migliorare. Sebbene neo-promossa, la Bakery aveva fatto un mercato d’attacco, chiaro segnale di ambizioni più da playoff che da salvezza, con i colpacci Green e Crosariol che si andavano ad innestare su un gruppo solido ed esperto. La partenza non era stata deludente (50% di vittorie dopo 6 giornate) ma 3 sconfitte consecutive hanno messo in mostra i nervi della dirigenza che non hanno dato più tempo a Coppetta puntando su un nome pesante come Di Carlo, per invertire la rotta. Il cambio al momento non sta pagando, con l’ex coach di Capo D’Orlando che viaggia con lo stesso record del predecessore. Il girone di ritorno si aprirà con 4 gare su 5 contro avversarie dirette e dirà molto delle ambizioni della Bakery.

I migliori stranieri

Isaiah Swann senza dubbio la luce più brillante di Ferrara (Foto di Marco Berti)

Che potesse essere un marziano per la categoria lo si era ipotizzato alla vigilia della stagione ma in pochi si aspettavano che Maarty “Martino” Leunen potesse incidere in questo modo sulla stagione della Fortitudo Bologna. Le sue cifre dicono poco del suo livello di gioco (anche se viaggia a 12.6 punti a partita, con soli 7 tiri di media ed il 50% da 3, oltre agli 8.3 rimbalzi ad allacciata di scarpe), Leunen ha aperto la stagione dominando letteralmente la Supercoppa e non è un caso se il suo livello di gioco si è sempre alzato oltre la media contro gli avversari più forti, come Treviso, Forlì e Verona, facendo capire che la missione per cui è approdato a Bologna è in corso e si chiuderà solo alla fine della stagione. Se, come già detto, la stagione di Ferrara al momento è rivedibile, non è certo colpa di Isaiah Swann che sta giocando la migliore pallacanestro da quando è arrivato in Italia. Già nella storia del campionato per la sua serata da 65 di valutazione il 2 dicembre scorso, l’ex Treviso nel solo mese di dicembre è stato capace di viaggiare a quasi 32 di media con oltre 5 assist e 5 rimbalzi a partita, numeri tra l’altro non troppo lontani dalle sue medie stagionali che lo pongono senza ombra di dubbio tra i migliori del girone di andata ed è a lui che Ferrara dovrà aggrapparsi per uscire dalla crisi di fine anno. Dentro una stagione al momento positiva, se si guarda la posizione in classifica, della Le Naturelle Imola c’è senza dubbio l’ottima prima parte di stagione di BJ Raymond, forse non più al proprio prime fisico ma ancora in grado di dominare tecnicamente le partite e di produrre al momento una stagione da oltre 19 di media, andando sempre in doppia cifra (minimo i 10 punti contro Treviso, high stagionale i 31 contro Verona), aggiungendo anche quasi 7 rimbalzi a partita per una valutazione complessiva che supera i 23 di media.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

I migliori italiani

Pierpaolo Marini ormai giocatore di primissimo livello (foto di Marco Berti)

Non sono da meno ai giocatori stranieri e molti si stanno imponendo come i migliori in assoluto della categoria. E’ il caso, ad esempio, di Pierpaolo Marini per lunghi tratti della stagione il leader offensivo della Unieuro Forlì, al pari di Lawson e Melvin Johnson. L’ex Roseto e Treviglio sta mantenendo i livelli già alti raggiunti a Jesi nella passata stagione (oltre 14 punti di media, 4 rimbalzi e 3 assist a partita), confermandosi giocatore di grande livello e forse pronto per palcoscenici più prestigiosi, dove ricoprirebbe un ruolo diverso ma, nel giusto contesto, sicuramente importante. Nella strana stagione del progetto Roseto (squadra che gioca bene e diverte ma pubblico non troppo felice del matrimonio con la Stella Azzurra) brilla più degli altri il talento di Nicola Akele, prodotto del vivaio di Venezia ma presto emigrato negli States dove ha prima completato l’High School e poi ha all’attivo un’ esperienza in NCAA a Rhode Island. Anche se non più Under, alla prima stagione in Italia sta mettendo in mostra numeri da fenomeno, viaggiando a oltre 13 punti e quasi 7 rimbalzi a partita con un paio di prestazioni da segnalare come i 34 punti e 10 rimbalzi contro Ravenna oppure la doppia-doppia da 17 e 14 rimbalzi contro Ferrara. Chi invece si sta rilanciando alla grande, dopo una stagione in chiaroscuro a Treviso, è Gherardo Sabatini che a Piacenza sta giocando con grande continuità, tanto da essere andato in doppia cifra ben 13 volte con una media superiore ai 13 punti ed oltre 5 assist a partita, entrambi i dati al momento suo high in carriera. Dentro il suo ottimo avvio di stagione anche la chicca del 39 di valutazione con cui ha battuto a domicilio Treviso, togliendosi forse qualche sassolino dalle scarpe.


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