Remer Treviglio-Tezenis Verona 81-76 dts (serie 3-2)

Caroti decisivo nel finale (foto Pasquale Cotugno)

E’ la Remer Treviglio a spuntarla sulla Tezenis Verona dopo 45′ di autentica battaglia che hanno chiuso una serie che non passerà alla storia per la sua bellezza ma che ha regalato infinite emozioni, come quelle che ha riservato l’ultimo capitolo. Probabilmente l’esito finale è anche quello più giusto perché Treviglio nel corso delle cinque gare si è dimostrata più squadra di una Tezenis che, a parte gara-1, ha sempre sofferto in attacco dove si è dovuta spesso affidare alle prodezze dei singoli, come stasera quando senza one man show finale di Ferguson probabilmente la gara sarebbe finita prima. La squadra di Vertemati, invece, dopo aver trovato nella serie serate importanti da Palumbo e D’Almeida, la porta a casa dentro una partita orribile al tiro, con Roberts e Caroti a combinare per 7/35, sorretta per oltre 40′ dai rimbalzi di Borra e dalle giocate di Nikolic e capitan Pecchia ma che nel momento decisivo ha dato di nuovo la palla a Roberts e Caroti venendo ripagata con gli interessi, con il play toscano a mettere le due bombe decisive. Verona si lecca le ferite per un’altra stagione interlocutoria e da domani sarà già tempo di bilanci. Per la Remer invece il campionato continua e da domani sarà tempi di pensare a Treviso. Stasera però si può festeggiare un altro capitolo storico per la Blu Basket.

Ferguson (foto Pasquale Cotugno)

LA PARTITA – Partenza bruciante di Treviglio (7-0) a cui Verona oppone 4 ferri scheggiati e molta difficoltà a muovere il pallone. Per fortuna di Dalmonte la Remer apre 1/6 da 3 punti sbagliando quei tiri aperti che in gara-4 avevano fatto la differenza ma la squadra di Vertemati ha già 4 rimbalzi offensivi a metà primo quarto e soprattutto forza Verona a tirare 1/8 in 6′ di gioco toccando il +9 su un gioco in transizione di Pecchia. La Tezenis segna solo dai 6.75, resta aggrappata con i denti alla partita e quando Vujacic e Ferguson si mettono in proprio rientra ad un solo possesso, restando in scia ad una Remer uscita meglio dai blocchi ma troppo imprecisa al tiro. Ed infatti Treviglio continua l’emorragia offensiva per oltre 5 minuti a cavallo della prima pausa, consentendo a Verona di mettere quasi di inerzia la testa avanti per la prima volta nel match su due liberi di Ferguson. La gara, come previsto, non è spumeggiante e si mantiene in equilibrio con tanti errori da entrambe le parti e percentuali intorno al 30% anche se Verona sembra adesso più reattiva e concentrata (5 rimbalzi offensivi nel secondo quarto) e con tre bombe in fila di Severini, Amato e Vujacic tocca il suo massimo vantaggio (28-31). Treviglio sembra meno aggressiva in difesa e mostra un senso di urgenza in attacco mancando di fluidità, riuscendo comunque ad impattare prima della pausa lunga.

Pecchia rimbalzo (foto Pasquale Cotugno)

E’ la Tezenis ad uscire meglio dagli spogliatoi, con Candussi che si iscrive al match con 5 consecutivi e costruisce un break di 9-2 che fa rimettere la testa avanti a Verona, mentre Caroti e Roberts dall’altra parte continuano a litigare con il ferro. Vertemati abbassa il quintetto e gioca senza regia ed è l’energia di capitan Pecchia (6 punti quasi in fila) a provare a dare la scossa a Treviglio che, dentro le montagne russe di una gara che non sembra trovare padrone, rimette la testa avanti sul 45-40 ma manca un paio di opportunità per spezzare l’equilibrio. Il quintetto atipico di Vertemati mette in difficoltà l’attacco di Verona e Treviglio prova ad allungare sul +9 in avvio di ultimo quarto e sembra mettere le mani sul match ma non ha fatto i conti con Ferguson che diventa l’attacco di Verona e con 15 punti consecutivi tiene in vita la Tezenis. Il finale è vietato ai malati di cuore, entrambe le squadre pasticciano e pesa alla fine il 1/2 di Caroti dalla lunetta mentre dall’altra parte Severini appoggia il lay-up dell’0vertime a 2″ dalla sirena. Il supplementare si gioca solo di nervi con due squadre ormai sulle ginocchia ma il più fresco sembra Ferguson che continua il suo show personale tenendo Verona davanti a 90″ dalla sirena. Treviglio è poco lucida, con Nikolic zoppicante sono Caroti e Roberts a provare a prendersi la squadra sulle spalle ed è proprio il play di Cecina che dopo 7 errori dalla grande distanza mette le due triple che portano Treviglio in semifinale.

Mitja Nikolic (foto Pasquale Cotugno)

MVP – Gli occhi sono riempiti alla fine dalle urla e le lacrime di Lorenzo Caroti che entra nell’ultimo minuto dell’overtime con 0/7 da 3 ma ha gli attributi per prendersi, e segnare, gli ultimi due tiri. La Remer però arriva lì grazie alla grande serata di Mitja Nikolic (22 punti e 6 rimbalzi), l’unico a fare canestro dalla grande distanza, ma anche a fare una grande partita difensiva soprattutto quando Vertemati propone quintetti bassi, mettendoci anche un infortunio al ginocchio che lo ha accompagnato per quasi metà partita. Oltre a lui una grande spinta l’ha data capitan Pecchia, ormai pienamente recuperato, che con le sue accelerazioni e la sua garra è stato l’anima di Treviglio nei momenti più complicati come sul finale di terzo quarto, chiudendo con 16 punti e 12 rimbalzi per 30 di valutazione.

Remer Treviglio-Tezenis Verona 81-76 dts (19-14; 12-17; 16-11; 13-8)

TRE: Nikolic 22, Pecchia 16, Roberts 14. Rim 42 (Borra 13); Ass 15 (Roberts 6)

VER: Ferguson 31, Vujacic 11, Candussi 9. Rim 46 (Udom 14); Ass 6 (Vujacic 3)


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