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FORTITUDO BOLOGNA – La squadra di coach Boniciolli chiude con autorità al PalaDozza la serie contro Agropoli, rischiando pochissimo nelle due sfide bolognesi e confermando una supremazia nella serie che già i due episodi in terra campana avevano evidenziato. La Effe ha sempre avuto in mano l’inerzia della serie grazie alle giocate di Daniel e Flowers, all’ottimo apporto di Candi ed Italiano, la difesa di Raucci che ha cancellato (a parte gara-2) Roderick, senza dimenticare capitan Carraretto che come previsto ha tirato fuori la sua grande esperienza. Adesso la sorte ha preparato un quarto contro Agrigento che potrebbe spalancare le porte della semifinale ai biancoblu, soprattutto se Amoroso sarà quello di gara-4.


ALLE TANTISSIME GARE 5 – Ottavi di finale in A2 alquanto equilibrati e combattuti tra sorprese delle formazioni senza il vantaggio fattore campo come Agrigento (contro Mantova) e Bologna che fa fuori Agropoli ma anche ben 5 serie per il quale servira’ il quinto e finale atto per decretare quali disputeranno i quarti sin dal prossimo fine settimana. Trieste, Siena, Roseto, Casale e Trapani ribaltano situazioni difficili riportando l’inerzia positiva a proprio favore. Importanti i recuperi principalmente di Siena, Roseto e Trapani che ribaltano le serie dal 2- 0 a proprio svantaggio e viaggiando in casa di Imola, Ferentino e Brescia con meno pressione che le avversarie avranno sicuramente di fronte ai propri, seppur caldi, pubblici amici. Assolutamente da non perdere tra domani e giovedi la chiusura di queste serie mai cosi combattute sin dal primo turno di post season. E siamo solo agli ottavi….Roseto

LA BELLA GIOVENTU’ – Quella di Trieste che regala 70 mila euro alla società per il premio degli Under 22 ma anche una gara-5 in trasferta giovedi sera, nella serie forse più equilibrata ed incerta di questi ottavi di finale. Sono proprio i giovani di Dalmasson, i vari Bossi, Coronica, Baldasso e Pipitone, in campo insieme a Prandin a cavallo di fine primo quarto ed inizio secondo, che permettono a Trieste di prendere definitivamente in mano l’inerzia del match, cambiando la partita soprattutto difensivamente, mettendo le mani su tutte le linee di passaggio ed aggredendo, anche fisicamente, Tortona che per quasi 8′ non segna dal campo mettendo a referto solo 3 tiri liberi ed uscendo anche mentalmente dalla partita. Alla fine per Trieste spiccano i 20 di Nelson ed i 13 di Pecile, oltre ai 12 di un Bossi, ma sono da rimarcare anche tutti i giocatori a referto, compresi i punti dei giovanissimi Gobbato e Ferraro.

DOWNS

Terrence Roderick con coach Paternoster (BCC Agropoli - Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Terrence Roderick con coach Paternoster (BCC Agropoli – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

BCC AGROPOLI – Un down solo per il risultato, non certo per lo spessore della stagione dei “delfini” campani, capaci di arrivare secondi ad Ovest, partecipare alle FinalEight di Coppa Italia e lottare fino all’ultimo contro la Fortitudo. Purtroppo la sorte non è stata benevola con coach Paternoster e lo ha privato di uno dei suoi moschettieri (Johnatan Tavernari) alla vigilia dei playoff, senza contare le condizioni fisiche al limite di Carenza, che di fatto hanno costretto il coach lucano a giocare con un roster ridotto all’osso un ottavo di finale che già si annunciava complicato. Resta la magnifica stagione che conferma la cresciata esponenziale di una società che passo dopo passo è arrivata nel basket che conta e ci vuole rimanere.

ALLA FORMULA PLAY OFF – Va bene dare l’opportunita’ a 16 squadre (8 per ogni girone) di lottare per l’unica promozione disponibile con possibilita’ di incassi e visibilita’ ma partire sin dal primo turno con potenziali 5 gare in dieci giorni e’ alquanto crudele. Tante squadre non sono infatti del tutto attrezzate come organici ed infatti su quasi tutti i campi nelle gare 4 si e’ visto poco spettacolo con formazioni stanchissime che gia’ nelle terze frazioni mancavano di lucidita’ con una marea di errori e palle perse. In certi frangenti si assiste pure a squadre che camminano invece di correre. E pensare che chi passa il turno continuera’ con questi ritmi “Nba” giocando ogni 48/72 ore potenzialmente sino al 23 giugno in un eventuale gara 5 di finale. Non il massimo dello spettacolo anche in virtu’ delle temperature che a giugno faranno diventare i nostri palasport delle fornaci.

A cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini


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