UPS

Coach Ramondino ha rimesso a posto Casale (Foto Claudio Devizzi Grassi)

IL GRANDE MOMENTO DELLE PIEMONTESI – Grande momento in campionato per le tre squadre piemontesi. Di Biella abbiamo già detto tanto settimana scorsa e la squadra di Carrea domenica ha superato, nonostante una grande sofferenza anche l’ostacolo Treviglio, ma sono soprattutto Casale e Tortona a salire agli onori della cronaca questa settimana. La squadra di Ramondino, reduce da un periodo di grande brillantezza con 3 vittorie nelle ultime 4 gare disputate prima del match contro Agrigento, sfata il tabù Moncada, sempre vincente al PalaFerraris e lo fa con una gara davvero convincente che ha annichilito i siciliani. Cinque giocatori in doppia cifra (Tolbert 16, Martinoni 15, Di Bella 12, Blizzard 11, Tomassini 10), sempre in vantaggio, 44-28 il computo dei punti in area, +2 il saldo delle palle recuperate e la sensazione di una squadra che ha davvero trovato la sua dimensione, dimensione fatta di 9 giocatori in rotazione – un solo giocatore oltre i 30’ e nessuno sotto i 15’ -, che potrebbe ora proiettare la compagine di coach Ramondino tra le ‘grandi’ (prime 8) di questo girone Ovest di Serie A2.

Greene, uno dei segreti del gran campionato di Tortona (2017 © Foto Alessio Brandolini)

Settima vittoria consecutiva, quarta in trasferta (Legnano, due volte a Roma e Trapani), secondo posto in solitaria: serve aggiungere altro per descrivere il magic moment di Tortona? La squadra di coach Cavina sta compiendo un vero miracolo sportivo costruito sulle basi di una Società solida, capace di programmare e di ottimizzare al massimo le proprie risorse, affidandosi e fidandosi del suo condottiero. Coach Cavina, infatti, ha saputo costruire fin da questa estate una squadra capace di comprendere appieno la sua dottrina. Una squadra esaltata dal talento dei suoi USA, Greene e Cosey (34.0 punti, 6.3 rimbalzi e 6.5 assist in coppia), guidata dall’esperienza dei senior Garri e Ricci e spinta dai giovani e meno giovani Cucci, Alviti, Sanna, Mascherpa e Conti, capaci di mettere sul parquet grinta e determinazione, ulteriormente responsabilizzati dalla partenza di Reati. E dopo questo filotto di vittorie, sarà ancora più esaltante mettersi alla prova al cospetto della capolista Biella!

Jordan Parks (foto di Danilo Scaccabarossi)

JORDAN PARKS (Alma Trieste) / QUENTON DECOSEY (Proger Chieti) – Due giocatori con percorsi diversi, tra gli Ups di giornata ad Est. Parks è ormai il leader della Alma di coach Dalmasson, che sbanca Forlì e vola in vetta alla classifica in coabitazione con Bologna e Treviso. In una partita dal punteggio basso ne mette a referto 30, con il solito campionario di tiri da sotto, dalla media, schiacciate, oltre al solito contributo a rimbalzo, chiudendo con 11/13 al tiro e 7 carambole, per un 37 complessivo di valutazione. Decosey forse avrebbe cambiato prima squadra se avesse saputo che sarebbe bastato così poco per diventare subito protagonista. Reduce da una stagione da 9 punti e 4 rimbalzi a partita, è  l’uomo in più della Proger nella sfida salvezza del Palaruggi mettendone a referto 22 con il 50% al tiro, conditi da 11 rimbalzi e 3 palle recuperate. Probabilmente non il giocatore giusto per il sistema di gioco di Treviso, ma forse l’uomo della Provvidenza per coach Bartocci e Chieti

Forza Frasso, ti aspettiamo tutti (Foto: Tania Calini)

MATTEO FRASSINETI (Europrmotion Legnano) – Una menzione speciale per uno, anzi per il giocatore più sfortunato della Serie A2. Matteo “Frasso” Frassineti ha già chiuso venerdi sera la sua stagione dopo l’ennesimo infortunio di questa fase della sua carriera. Un giocatore che ha questo livello, sia la scorsa stagione che nelle poche partite giocate quest’anno, ha dimostrato di essere più di un lusso ma che purtroppo coach Ferrari ha potuto utilizzare veramente con il contagocce. Tredici partite la scorsa stagione, prima del grave infortunio al ginocchio a fine dicembre, undici gare quest’anno, con uno stop di 20 giorni a gennaio prima del grave infortunio al gomito di venerdi sera che ha chiuso la sua stagione. Da tutta la redazione di Dailybasket un grosso “in bocca al lupo” sperando di rivedere il “Frasso” in campo sin dalla palla a due della prossima stagione.

DOWNS

UCC Assigeco Piacenza (foto di Marco Berti)

ASSIGECO PIACENZA  – Dopo un inizio molto promettente, Piacenza ha smarrito la via. E la bella squadra che vinceva spesso, divertendo e segnando punti a raffica (88 contro Roseto, 94 con Imola, 81 con Ferrara), ha lasciato il posto a quella timida, insicura, uscita perdente in 6 delle ultime 7 gare disputate. I playoff sono ancora alla portata della compagine di coach Andreazza ma la sconfitta casalinga contro Ravenna, alla vigilia di una doppia e delicata trasferta a Chieti e Forlì, rischia di far ‘girare’ il campionato dell’Assigeco che potrebbe trovarsi improvvisamente coinvolta nella bagarre salvezza. Situazione a cui potrebbe non essere preparata. Servirà quindi che i suoi uomini più esperti – e ce ne sono parecchi! -, mettano sul parquet concentrazione e determinazione per permettere ai due USA (4/18 dal campo in coppia contro Ravenna), Jones, appena rientrato dall’infortunio, ed Hasbrouck, di ritrovare la giusta verve per riprendere il cammino interrotto.

Contro Recanati l’ultima gioia della Unieuro…era il 27 Novembre (Ph Massimo Nazzaro)

UNIEURO FORLI’ Ennesima sconfitta per la squadra di coach Valli a cui non sembra bastare la ‘girandola’ di giocatori entrati e usciti da uno spogliatoio che appare oggi più simile ad una foresteria che ad una squadra in cerca d’identità. Seppur di pochi punti, spesso all’ultimo respiro, a volte immeritatamente, Forlì perde: e sono 12 consecutive. Serve tornare al 27 novembre per trovare l’Unieuro vincente, poi il buio più totale che l’hanno relegata all’ultimo posto con soli 8 punti in classifica. E si fa sempre più dura: non resta che aggrapparsi ai nuovi arrivi, Johnson, Amoroso, Adegboye, per tenere accesa la speranza salvezza, anche se forse sarebbe più corretto mettere un punto definitivo e cercare il giusto equilibrio all’interno di un roster che ad oggi non ha forse raccolto quanto potrebbe.

a cura di Michele Coppo e Fabrizio Quattrini


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