Tomas Kyzlink con Lele Rossi il giorno del raduno (foto Fabrizio Quattrini)

Tomas Kyzlink con Lele Rossi il giorno del raduno (foto Fabrizio Quattrini)

TREVIGLIO – Il nome di Tomas Kyzlink circola da almeno due anni sui taccuini degli scout di mezza Europa, da quando il ragazzo di Vyskov, classe ’93, si è messo in mostra durante il NIJT di Belgrado nel 2011. Per noi italiani, o almeno per quelli che hanno seguito l’avventura trionfale dei ragazzi dell’U20 in Lettonia,  il suo nome è diventato familiare durante la gara che Tomas con la sua Repubblica Ceca ha giocato contro di noi, perdendo ma mettendosi in luce, mostrando alcune delle sue doti e risultando il più pericoloso dei giocatori cechi, soprattutto con il tiro da fuori.

Adesso Tomas è approdato in Italia, per giocare nella nuova LNP Silver a Treviglio, dove con i suoi 20 anni sarà uno dei più giovani del roster. Sicuramente una scommessa quella fatta dalla società bergamasca, ma con raziocinio e con la consapevolezza che questo ragazzo ha grandi doti che potranno tornare utili, soprattutto nella seconda metà del campionato. Nel frattempo si è creata tanta curiosità intorno a questo ragazzo, che sembra uno con la faccia e la testa giusta, uno di quelli che lo vedi da come sta in campo che ha voglia di emergere e di dimostrare a tutti quanto vale. Lo abbiamo incontrato ieri pomeriggio al PalaFacchetti, e dal primo impatto ci ha subito fatto tanta simpatia. E’ lui che mi viene incontro e dice “Non ti posso far aspettare, mentre faccio la doccia e i massaggi. Facciamo prima l’intervista!”. Io ringrazio e parto subito all’attacco!

Prima di tutto benvenuto in Italia, Tomas, e grazie mille per questa intervista. A parte gli addetti  ai lavori non sei molto conosciuto qui da noi, quindi per prima cosa, presentati ai lettori di Dailybasket.it e ai nostri migliaia di followers sui social network. Chi è Tomas Kyzlink?

Ciao a tutti, sono Tomas Kyzlink, ho 20 anni e sono alto 198 cm. Dopo l’esperienza in Spagna questa è la mia seconda stagione lontano da casa e dalla mia famiglia. Mi piace giocare un basket energico e veloce, in attacco mi piace molto attaccare il canestro ogni volta che ne ho l’occasione. Riesco a difendere bene sia sulle point-guard che sulle ali piccoli, sempre con molta energia. Generalmente gioco da 2, ma a seconda delle esigenze della squadra posso giocare anche 3. Ho una buona attitudine a rimbalzo, sia offensivo che difensivo e mi piace molto giocare in transizione…insomma I love basketball, basketball is my life!

Questa è la terza volta che vieni in Italia, dopo 2 esperienze in tornei giovanili a Lissone e Rho. Immagino che ora avrai più tempo per visitare il nostro paese. Qual’è la tua impressione sull’Italia e hai già avuto l’opportunità di fare un giro in qualche città?

Kyzlink_treviglioOh si l’Italia è fantastica. Due settimane fa la mia famiglia è stata qui e abbiamo visitato Bergamo, Milano…Milano mi è piaciuta molto, soprattutto il centro, Piazza Duomo ma anche via Montenapoleone, con tanti negozi di alta moda. E poi ovviamente il vostro cibo, la pasta, la pizza, le insalate. Sono molto felice di vivere qui da voi, è tutto molto bello”.

Cosa pensi della squadra e dei tuoi compagni? Hai avuto modo di conoscerli meglio, anche fuori dal campo?

Siamo una squadra molto ben costruita, tanti ragazzi giovani con tanta energia ma anche giocatori tecnicamente molto forti. E poi fuori dal campo sono tutti molto simpatici, andiamo spesso a pranzo insieme e stiamo costruendo un bel gruppo. In questa pre-season abbiamo perso qualche partita di troppo, ma stiamo migliorando giorno dopo giorno dal punto di vista tattico e credo che a ottobre saremo pronti per il campionato

In Italia ti abbiamo conosciuto durante gli Europei U20, dove hai giocato contro l’Italia con un’ottima prestazione, soprattutto nel tiro da 3 punti. Ma gli scout in Europa dicono che proprio nel tiro da fuori tu debba migliorare, soprattutto per renderlo più costante.

Assolutamente, hai ragione. E’ una parte del mio gioco che devo migliorare. Solitamente nella scorsa stagione ho viaggiato intorno al 30% da 3 punti, e anche in questa pre-season sto avendo queste percentuali. Eppure contro l’Italia in particolare, ma in tutti gli Euriopei U20, ho avuto delle media molto più alte. Sinceramente non so spiegarmelo, anche perché io preferisco attaccare il canestro più che scegliere la soluzione da 3 o dalla media distanza”.

L’anno scorso hai giocato in Spagna, un’esperienza per certi versi non facile visto che hai anche dovuto cambiare città. Cosa è successo e reputi comunque importante per il tuo futuro anche questa esperienza spagnola?

E’ stata comunque un’esperienza fantastica. Ho giocato nella prima e nella seconda divisione ed ho sempre trovato un ambiente molto professionale e gente che lavorava tecnicamente sempre al massimo livello, forse il top in Europa. Non ho giocato molti minuti ma comunque la reputo un’esperienza bellissima dal punto di vista sia tecnico che umano, che mi sarà di grande aiuto per il futuro”-

Tomas durante lo Slam Dunk Contest al NIJT di Belgrado nel 2011 (foto euroleague.net)

Tomas durante lo Slam Dunk Contest al NIJT di Belgrado nel 2011 (foto euroleague.net)

Il tuo nome è apparso per la prima volta sui taccuini degli scout e degli allenatori europei durante il NIJT di Belgrado nel 2011. Da quel giorno hai preso coscienza del fatto che il tuo status era cambiato ed eri considerato uno dei prospetti europei più interessanti del ’93?

Quella è stata la mia prima esperienza all’estero, la prima volta che entravo in contatto con giocatori di altri paesi e giocavo in un paese straniero. Non è stata una bella esperienza per la mia squadra che è arrivata ultima, ma per quanto mi riguarda ho giocato bene, mi sono messo in mostra e, si è vero, da allora qualcosa è cambiato e lo sento. Se ho mai pensato di giocare gli Europei in Slovenia? No, no, assolutamente. Non avevo la possibilità di farlo, ma sicuramente uno dei miei obiettivi è quello di lavorare duro per essere pronto a dare il mio contributo per la Repubblica Ceca durante le qualificazioni per i prossimi Europei in Ucraina

Per quanto riguarda il tuo stile di gioco, ho potuto vedere in queste partite di pre-season che ti stai applicando molto per inserirti nel sistema di gioco, ma soprattutto sono rimasto molto impressionato dalla tua attitudine difensiva, dalla tua energia e da come stai lavorando per integrarti difensivamente, soprattutto considerando la grande importanza che riveste nel sistema di gioco di Vertemati questo aspetto.

Beh diciamo che tutti gli allenatori sono contenti quando una squadra difende forte!!! A parte gli scherzi, hai ragione, Adriano ci tiene particolarmente e il suo sistema di gioco parte da una grande attenzione difensiva. Difendere non è in generale difficile, se ci metti tanta energia e voglia riesci ad essere un buon difensore. Quello che è difficile è imparare a difendere di squadra, tutti insieme. Stiamo lavorando bene e siamo sulla buona strada per migliorare questo aspetto

Ho notato anche di come il tuo cammino nell’integrazione nel sistema offensivo sia stato particolarmente rapido, di partita in partita è migliorata la tua intesa con i compagni, ma la cosa più interessante è che stai migliorando anche nella lettura e nella scelta delle soluzioni offensive.

Si è vero mi sto integrando nel sistema di gioco, ma siamo ancora in fase di “lavori in corso”. Stiamo facendo vari esperimenti e stiamo provando tante cose, e dobbiamo ancora lavorare molto per conoscerci sempre meglio e migliorare gli automatismi offensivi”.

Avete avuto una pre-season forse non come vi aspettavate, con qualche sconfitta di troppo. Però questa è una squadra tutta nuova e guardando il bicchiere mezzo pieno, bisogna dire che l’intesa, sia offensiva che difensiva, sta migliorando partita dopo partita. Sarete pronti per la prima palla a due?

Mancano ancora 10 giorni, ma già oggi mentalmente siamo pronti per la prima partita. Poi è ovvio, dobbiamo ancora migliorare tanto, soprattutto in difesa, e questo si fa con tanto allenamento, ripetendo i movimenti, allenandosi, allenandosi e ancora allenandosi. In attacco stiamo lavorando tanto dal punto di vista tattico, stiamo provando tante cose, ma soprattutto dobbiamo migliorare l’aspetto mentale. Dobbiamo migliorare l’attenzione ed essere concentrati durante tutta la gara, senza rischiare di prendere break che ci mettono in difficoltà. Dobbiamo lavorare ancora duramente ma sicuramente arriveremo pronti alla prima giornata

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione e dove credi possiate arrivare come squadra?

“So che Treviglio ha una grande tradizione, il pubblico è molto competente e l’ambiente qui al PalaFacchetti è fantastico. L’obiettivo è sicuramente molto ambizioso, sappiamo che i nostri tifosi sono molto calorosi e che ci daranno sempre un grande supporto. Noi giocheremo sempre con la voglia di vincere e di puntare in alto. Molto in alto, anche tra le prime quattro”.

Tomas, questa è la tua seconda esperienza all’estero, sei ancora molto giovane ma dove ti vedi tra 5-6 anni? Sogni gli USA, come tutti quelli che iniziano a giocare a basket, oppure pensi di poter fare una grande carriera in un top team in Eurolega?

Lo sappiamo tutti che gli Stati Uniti, come dici tu, sono il sogno di tutti i ragazzi che iniziano a giocare a basket. Lì giocano i più forti giocatori del mondo, quello è il top, e tutti ambiscono al top. Andare in America sarebbe un sogno ma realisticamente io spero di poter fare bene per poter arrivare in un top team di Eurolega e potermi mettere in mostra qui in Europa, e poi chissà magari arriverà anche il sogno NBA”.

E nei suoi occhi, mentre ci saluta con un gran sorriso, si legge il desiderio e la voglia di rendere questo sogno lontano, il più possibile realizzabile. Una realizzazione che passa per forza di cose da questa nuova esperienza italiana, in una città come Treviglio che ha nella BluBasket uno dei suoi fiori all’occhiello, che con la sua tradizione e il calore del PalaFacchetti cercherà di spingere Tomas e i suoi compagni sempre più lontano. Good luck Tomas!


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