Al termine della prima giornata sia per il gruppo E che per il gruppo F, vediamo di capire cosa è successo a Lubiana negli ultimi due giorni.

 

Kristaps Janicenoks vede la qualificazione agli ottavi a portata di mano (Foto: kasajauns.lv)

Kristaps Janicenoks vede la qualificazione agli ottavi a portata di mano (Foto: kasajauns.lv)

Gruppo E
La seconda fase del gruppo E inizia quasi con uno spareggio per l’assegnazione del quarto posto, con la sfida tra Lettonia e Ucraina che in pratica, un po’ a sorpresa, dura meno di un quarto a causa della pioggia di triple dei lettoni (15/29) e della lentezza degli ucraini. Più equilibrata, sia rispetto alla prima gara, sia rispetto alle aspettative generali, la gara tra Belgio e Serbia, con quest’ultima a condurre il gioco ma con i belgi mai arrendevoli e sempre a contatto nel punteggio fino ai minuti finali. In serata, invece, il big match tra Francia e Lituania ha visto la vittoria di Kleiza e compagni, che hanno saputo imbrigliare alla perfezione Tony Parker mettendo in seria difficoltà l’attacco francese.

Lettonia – Ucraina 85-51
Belgio – Serbia 69-76
Lituania – Francia 76-62

Classifica: Serbia 6, Lituania, Francia 5, Lettonia, Ucraina 4, Belgio 3

 

Gruppo F

Spanoulis penetra nella difesa spagnola (Foto: actualidades.es)

Spanoulis penetra nella difesa spagnola (Foto: actualidades.es)

Anche il gruppo F si apre con una gara senza storia, con una Finlandia lontana parente di quella vista durante la prima fase, costretta ad arrendersi fin dalle prime battute a una Croazia che sta salendo di tono partita dopo partita (brutta notizia per l’Italia, che l’affronterà sabato). Molto più interessante la seconda partita, con la Grecia che, consapevole di dover vincere tutte le partite per approdare ai quarti, inizia nel migliore dei modi battendo la Spagna in una gara tirata fino alla fine. Equilibrio anche in serata, ma finale ben diverso da quanto gli italiani avrebbero sperato: è infatti la Slovenia a infliggere il primo dispiacere all’Italia, chiudendo solo negli ultimi minuti una gara controllata quasi fin dall’inizio.

Finlandia – Croazia 63-88
Grecia – Spagna 79-75
Slovenia – Italia 84-77

Classifica: Italia, Slovenia, Croazia 5, Spagna, Grecia, Finlandia 4

 

Goran Dragic, spina nel fianco della difesa azzurra (Foto: afpbb.co.kr)

Goran Dragic, spina nel fianco della difesa azzurra (Foto: afpbb.co.kr)

MVP. È certamente l’ultimo che noi italiani avremmo voluto vedere in questa categoria, ma è innegabile che il protagonista della vittoria slovena contro l’Italia sia Goran Dragic (22 punti, 6 assist), vero incubo per la difesa azzurra soprattutto nell’ultimo quarto, quando ha preso per mano i suoi compagni conducendoli alla vittoria. Ma non si può non menzionare anche Vassilis Spanoulis, che ha fatto bene o male lo stesso contro la Spagna, chiudendo la sua gara a quota 20 punti.

LVP. Quando il peso specifico delle partite inizia ad aumentare, sono i campioni i primi che devono emergere per portare alla vittoria la propria squadra. Ed è proprio quello che non sono riusciti a fare Tony Parker, José Manuel Calderón e Marco Belinelli. Il francese è stato ben “ingabbiato” dalla difesa lituana e ha chiuso con 11 punti e 1 solo assist; lo spagnolo ha giocato la peggior partita del suo Europeo, con 5 punti, 2 assist e 2/7 dal campo; l’italiano, infine, è incappato in un’altra pessima giornata al tiro (1/8 da due, 2/7 da tre), pur chiudendo in doppia cifra e servendo 4 assist (tutti, però, nei primi minuti).

Marc Gasol è la chiave per la Spagna (Foto: lavanguardia.com)

Marc Gasol è la chiave per la Spagna (Foto: lavanguardia.com)

Losing Effort. Marc Gasol ha mostrato lampi di onnipotenza cestistica contro i pur esperti lunghi greci, chiudendo con 20 punti e 5 rimbalzi con 6/9 al tiro. Il suo problema, però, sono stati i falli, già 3 nel terzo quarto, il che ha costretto il suo allenatore a tenerlo seduto per buona parte del primo tempo e a concentrare il suo impiego nella ripresa.

The Unexpected. Che Goran Dragic potesse essere l’MVP di giornata, in qualche modo ce lo si poteva anche aspettare, ma che ad ambire, legittimamente, allo stesso titolo potesse essere anche il suo fratello gemello è più sorprendente. Non che Zoran Dragic fosse andato male finora, ma quello che ha mostrato contro l’Italia è andato, purtroppo, al di là di ogni previsione: 15 punti, 11 rimbalzi, 7/10 al tiro e una forte presenza a supporto del fratello nei decisivi minuti finali. Citazione anche per Damien Rudez, che dal suo ingresso in campo ha girato la partita contro la Finlandia a suon di triple (5/8, per 17 punti totali).

On Fire. K. Janicenoks (LAT, 14 pts, 4/4 3FG), M. Meiers (LAT, 11 pts, 10 reb, 5/5 FG), W. Mukubu (BEL, 16 pts, 6 reb, 3 ast, 6/8 FG), N. Krstic (SRB, 17 pts, 5 ast), S. Markovic (SRB, 15 pts, 3/4 3FG), J. Valanciunas (LIT, 13 pts, 6 reb, 6/6 FG), R. Seibutis (LIT, 15 pts, 4/6 FG), A. Ajinca (FRA, 10 pts, 6 reb, 5/8 FG), B. Bogdanovic (CRO, 15 pts, 5 reb), A. Tomic (CRO, 11 pts, 7 reb, 5/5 FG), R. Fernández (SPA, 20 pts, 4 ast), V. Claver (SPA, 9 pts, 11 reb), B. Nachbar (SLO, 13 pts, 6 reb), A. Gentile (ITA, 20 pts, 7/12 FG), L. Datome (ITA, 16 pts, 6 reb, 4/6 3FG), M. Cusin (ITA, 10 pts, 5 reb, 3 blk).