Anche i pessimisti più accaniti delle ultime settimane, arrivati a temere il gioco corri e tira delle Filippine, potranno tornare nei ranghi dei tifosi, e tra chi era e resta convinto che l’obiettivo minimo – il secondo posto nel girone con qualificazione al pre-olimpico – è a portata di mano. L’Italia batte le Filippine 108-60 nella partita d’esordio e recupera, seppure contro un avversario modesto, la fiducia necessaria per guardare avanti.

Il Gallo ritrovato, la notizia più bella (Foto © Fiba)

Davanti al presidente filippino Duterte, al guru del calcio cinese – Marcello Lippi, seduto a fianco a Petrucci – e contro uno dei cestisti più pagati del ricco campionato nazionale – il pivot naturalizzato filippino Andray Blatche – per gli azzurri è tutto facile fin dai primi minuti. E i più in forma sono in bella mostra fin dal primo quarto: subito 10 punti per Datome, 9 per Hackett, 8 per Gallinari. La pioggia di tripla, per allontanare lo spettro del 22% delle ultime sei consecutive sconfitte, inizia subito grazie a una buona circolazione di palla, e all’assenza di pressione difensiva da parte degli avversari. A fine gara registriamo un ottimo 48% (15/31), con un Gallinari quasi perfetto (4/5) e 16 punti totali.

Dal secondo quarto spazio a Della Valle, che va a corrente alternata ma realizza 17 punti in 17 minuti (come Datome), mentre per Gentile (6) – ora che i tenori sono tornati a cantare, non è la partita ideale per brillare. Bene Biligha, anche perché Blatche gioca troppo lontano da canestro, e anche Tessitori che nel terzo quarto trova persino una tripla sulla sirena. Il vantaggio tocca il +39 nel secondo quarto, +47 nel terzo, anche perché Sacchetti non esagera con il turnover, presentando al ritorno dalla pausa lo stesso quintetto iniziale: Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari e Biligha.

Abass e Filloy trovano spazio solo nell’ultimo quarto, Brooks gioca invece metà gara e si conferma più prezioso quando sulle sue spalle non pesano responsabilità eccessive. Dall’altra parte, le percentuali sono disastrose ( 39% dal campo e 13% da tre) e l’unico capace di metterci in difficoltà è stato Jaymar Perez. Così negli ultimi minuti, con le seconde linee in campo e un Tessitori dominante sotto le plance, gli Azzurri toccano il +50 (alley-oop Della Valle-Abass) e chiudono 108-62. L’appuntamento è lunedì 2 settembre alle 9:30 contro l’Angola per blindare il secondo posto, dopo la sconfitta simile subita dagli africana contro la Serbia (59-105).

                                                                                                                                           Nicola Accardo