ARGENTINA-GRECIA 71-79 (16-28; 18-16; 17-20, 21-15)

fonte FIBA.com

La solita gara di grande sostanza di Nikos Zizis (fonte FIBA.com)

Nella sfida che valeva il primo posto del girone B, la Grecia conferma tutte le buone impressioni di questa prima fase del Mondiale vincendo, meglio di quanto non dica il punteggio, la sfida con l’Argentina. La versione greca di Katsikaris è esattamente quella che avevamo pronosticato alla vigilia: meno imprevedibilità offensiva ma squadra molto più quadrata ed efficace, anche e soprattutto nella propria metà campo.

Il coach greco ha affidato le chiavi della sua auto nelle mani sicure di Nick Calathes e Nikos Zizis, giocatori che si esaltano e completano a vicenda, facendo anche girare al meglio il motore della squadra. Il play dei Grizzlies entra in campo bello caldo mettendo insieme 10 punti con  4/5 dal campo e 3 rimbalzi, in un primo quarto in cui la Grecia segna 28 punti tirando con il 67% , ma soprattutto dominando sotto canestro, con un Bourousis da doppia-doppia con 16 punti e 15 rimbalzi. Nikos Zizis si dimostra invece il giocatore tremendamente efficace che abbiamo imparato a conoscere in Italia, costruendo insieme ad un Printezis silenzioso ma quanto mai efficace (15 punti con soli 8 tiri), il break che a cavallo dell’intervallo lungo fa scappare gli ellenici sul +19, dopo che faticosamente l’Argentina era rientrata fino al -5, grazie alle fiammate di Nocioni e alla solita monumentale gara di Luis Scola.

fonte FIBA.com

Scola ha cercato anche stasera di caricarsi tutta la squadra sulle spalle (fonte FIBA.com)

L’Argentina mostra tutti i limiti palesati finora, non convincendo fino in fondo e restando in partita solo quando la classe di Scola, l’agonismo di Nocioni e Campazzo e qualche fiammata di classe di Prigioni riescono a sorreggere i compagni. Bisogna ammettere che l’albiceleste non ha mai abbassato la testa, restando nel match fino alla fine e riuscendo a recuperare punto su punto, dopo il break a cavallo dell’intervallo, pur tirando con il 38% dal campo e prendendo 16 rimbalzi in meno.

Quando ha alzato l’intensità difensiva l’Argentina ha creato qualche grattacapo agli ellenici e grazie all’unico momento di sbandamento mentale di Bourousis è riuscita anche a rientrare fino al -4 a 7’ dalla fine. La Grecia però, proprio in questo frangente, ha dimostrato tutta la sostanza in più che ha questa squadra rispetto alla versione EuroBasket2013. Ancora Zizis e Calathes hanno preso in mano il timone, mentre Bourousis raffreddava i bollenti spiriti e riprendeva a dettare legge nel pitturato. Finisce 79-71, con la Grecia che fa festa per il percorso netto, anche se ad attenderla a Madrid ci sarà forse la squadra più indecifrabile e pericolosa di questi Mondiali, la Serbia di Djordjevic. L’Argentina di Scola dovrà invece iniziare a pensare a qualche soluzione per risolvere i problemi sotto canestro, altrimenti con il Brasile sarà quasi impossibile giocare.

ARG: Scola 17, Campazzo 10, Prigioni 10. Rim 25 (Scola, Herrmann 5); Ass 13 (Campazzo 5)

GRE: Calathes 18, Bourousis 16, Printezis 15. Rim 41 (Bourousis 15); Ass 13 (Zizis 5)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati