Partita da dominatore assoluto per Yanick Moreira (Foto: FIBA.com)

Partita da dominatore assoluto per Yanick Moreira (Foto: FIBA.com)

Australia – Angola 83-91 (22-17, 20-12, 23-34, 18-28)
L’aveva già dimostrato contro la Slovenia: l’Angola non è una squadra materasso. E visto che l’Australia, con Baynes, Dellavedova e Andersen tenuti a riposo, sembrava non averlo capito, gli angolani l’hanno ribadito prepotentemente, andando a vincere una partita sulla carta proibitiva, ribaltando un -15 all’intervallo grazie a un secondo tempo esaltante e con un Yanick Moreira a dir poco devastante (38 punti e 15 rimbalzi, di cui 10 in attacco).
L’Angola parte bene con le triple di Ndoniema e Costa, ma l’Australia, con in campo le seconde linee, raddrizza subito la gara grazie al talento del giovane Dante Exum, che ne mette 7 nel primo quarto. Col passare dei minuti le buone percentuali dell’Angola calano inesorabilmente e l’Australia inizia così a prendere il largo con le triple di Goulding. Tutto cambia, però, nella ripresa: Moreira inizia a fare quello che vuole a rimbalzo d’attacco contro l’immobile Jawai e riporta praticamente da solo i suoi a -5; l’Australia chiama timeout e il coach angolano toglie inspiegabilmente dal campo proprio Moreira; manco a dirlo, in un paio di minuti gli Aussie piazzano un 10-0 che li riporta a +15. Ma a quel punto coach Macedo rimette Moreira, che subito segna altri 10 punti quasi di fila e riporta l’Angola prima a -2 alla fine del terzo quarto, poi al pareggio a quota 65 e infine al vantaggio a metà dell’ultimo quarto (76-77).
L’Australia è nel pallone: troppo tardi per mettere i freddi titolari, coach Lemanis è costretto ad affidarsi agli inesperti Exum, Motum, Bairstow e Goulding nei tiratissimi minuti finali, e questo gli costa la partita. I suoi continuano a non difendere e a non andare a rimbalzo, mentre l’Angola non sbaglia quasi più un colpo, e anche quando sbaglia ci pensano Moreira e Mingas a tramutare in punti la caterva di rimbalzi offensivi conquistati. Ora l’Angola aspetta di sapere quale sarà il suo futuro nella competizione, mentre l’Australia cercherà di raccogliere i cocci, soprattutto psicologici, che questa evitabilissima sconfitta sicuramente avrà prodotto nei suoi giocatori.
Australia: C. Goulding 22, B. Motum 13, D. Exum 12. Rim (32): C. Goulding 6. Ass (21): D. Exum 6.
Angola: Y. Moreira 38, E. Mingas 16, R. Fortes 12. Rim (42): Y. Moreira 15. Ass (16): A. Costa 6.

Jim Alapag suona la carica (Foto: FIBA.com)

Jim Alapag suona la carica (Foto: FIBA.com)

Senegal – Filippine 79-81 dts (19-13, 5-24, 20-12, 20-15, 15-17)
Due squadre agli antipodi (le Filippine con soli tre giocatori oltre i 2 metri di statura, il Senegal con quattro giocatori sotto i 200 cm) danno vita a una partita che, pur non avendo niente in palio, risulta imprevedibile (esempio: Filippine vittoriose nella lotta a rimbalzo), tirata e tutto sommato divertente.
Le Filippine partono forte, con l’obiettivo di tornare a casa almeno con una vittoria nel carniere. Dopo i primi minuti, però, le percentuali iniziano a essere impietose, soprattutto da tre, mentre il Senegal prende vantaggio sfruttando al meglio la propria superiorità fisica e atletica. Le triple di Blatche, Dalistan e Alapag riportano però in partita i filippini e aprono un mortifero break di 19-0 che porta i filippini a +13 all’intervallo. Il Senegal ha il merito di non perdere la testa e di continuare a fare con pazienza quello che sa fare: complici le percentuali degli asiatici, che iniziano a calare, gli africani rosicchiano punto su punto fino ai minuti finali in cui, grazie a due seconde chance, riescono a pareggiare con una tripla di Ndoye. Nell’overtime, Dalmeida mette la tripla del vantaggio senegalese, ma uno “sfortunato” antisportivo di Ndour su Alapag rimette in partita i filippini. A due minuti dal termine Blatche commette il suo quinto fallo, ma poco male, perché Fajardo prima segna da sotto e poi subisce fallo a rimbalzo e aggiunge altri due punti dalla lunetta. Due tiri scriteriati dei senegalesi e i liberi di Alapag mettono poi di fatto la parola fine alla partita.
Senegal: M. Faye 20, G. Dieng e M. Ndour 13. Rim (38): G. Dieng 14. Ass (21): X. Dalmeida 14.
Filippine: A. Blatche e J. Alapag 18, J. Fajardo 15. Rim (45): A. Blatche 14. Ass (11): J. Alapag 4.