Lituania – Francia 93-95 (19-22, 23-21, 29-21, 22-31)

Nicolas Batum, ancora caldo dopo i 35 punti segnati alla Serbia (Foto: FIBA.com)

Nicolas Batum, ancora caldo dopo i 35 punti segnati alla Serbia (Foto: FIBA.com)

La leggenda metropolitana che vuole la finale 3º/4º posto come una mera formalità tra squadre poco motivate e deluse per non aver raggiunto la finale “vera” si dimostra, ancora una volta, poco veritiera. Francia e Lituania danno vita a una partita entusiasmante e in bilico fino all’ultimo, una gara che, oltre a essere la rivincita della finale di Eurobasket 2013, se da una parte ha confermato l’alto livello delle due squadre, dall’altra ha sottolineato come, in un gioco da squadra come la pallacanestro, spesso paradossalmente sono i singoli fuoriclasse a risolvere le partite.
Ancora una volta, per la Francia ci hanno pensato Nicolas Batum e Boris Diaw, due campioni che una squadra pur infarcita di ottimi giocatori come la Lituania non ha. L’ala dei Blazers tiene in vita i transalpini per tutti i 40 minuti di gioco, mentre sono le magie del lungo degli Spurs nel finale a finire i lituani. Lituani che, dopo un avvio zoppicante (0/5 di Motiejunas nei primi 3 minuti, lituani a segno solo dopo rimbalzi offensivi), puniti da 7 punti di fila di Lauvergne splendidamente illuminato dai passaggi di Diaw, giocano di rincorsa tutto il primo tempo, sempre a contatto, ma mai in grado di sorpassare i francesi, ben guidati da un Batum particolarmente ispirato e da un Lauvergne che continua a farsi trovare pronto anche a qualche metro da canestro.
Valanciunas suona la carica per i suoi, che tornano in parità a pochi minuti dall’intervallo; poi, nella ripresa, una pioggia di triple di Seibutis, Juskevicius e Motiejunas (tornato in campo dopo quasi 17 minuti) ribalta la partita: la Lituania va a +4 (50-46) dopo due minuti e mezzo e ora è la Francia che prova a inseguire, nonostante qualche problema sotto canestro, dato che Collet è costretto spesso a giocare con Pietrus da centro per far rifiatare Lauvergne e per i problemi di falli di Gobert.

Jonas Valanciunas, il migliore tra i lituani (Foto: FIBA.com)

Jonas Valanciunas, il migliore tra i lituani (Foto: FIBA.com)

La Lituania, però, non sfrutta al meglio l’impasse dei transalpini: altre due triple, di Pocius e Jankunas, portano al massimo vantaggio (62-54), e poco dopo uno scatenato Seibutis tiene a bada da solo un timido tentativo di rimonta francese. Il divario, però, rimane minimo, e infatti bastano le fiammate di Diaw e Batum all’inizio dell’ultimo periodo per riaprire nuovamente la gara: complice qualche errore di troppo dei lituani in attacco, la Francia prima pareggia con Lauvergne e poi sorpassa con Diaw (75-77) a 4:30 dal termine. Valanciunas riporta avanti i suoi, ma due banali errori di Pocius vanificano tutto, mentre ora la Francia non sbaglia più un colpo: altre due magie di Diaw, che sembra un ballerino sul piede perno, danno il +4, e poi due liberi di Heurtel chiudono un parziale di 9-0, con la Lituania che non segna da quasi 3 minuti.
Nel basket, però, la partita non è davvero finita fino alla sirena finale: uno 0/2 dalla lunetta dello stesso Heurtel ridà infatti speranza alla Lituania, e gli ultimi 30 secondi durano una vita, con entrambe le squadre a commettere fallo per fermare il cronometro non appena un giocatore riceve palla. Dopo vari viaggi in lunetta, sul +3 Francia con 1.6 secondi sul cronometro tocca a Maciulis: l’ala ex Milano segna il primo e sbaglia apposta il secondo, ma il rimbalzo è francese e la partita finisce con la Francia a conquistare un podio mondiale per la prima volta nella sua storia.

Lituania: J. Valanciunas 25, A. Juskevicius 14, R. Seibutis 13. Rim (36): J. Valanciunas 9. Ass (12): R. Seibutis 4.
Francia: N. Batum 27, B. Diaw 15, T. Heurtel e J. Lauvergne 13. Rim (31): J. Lauvergne 9. Ass (12): B. Diaw 4.