Ultima giornata della fase a gironi e ultimo appuntamento con questa rubrica, che esaurisce la sua funzione col diminuire del numero di partite dagli ottavi di finale in poi. Ecco quindi tutto quello che è successo nella giornata della prima fase, quella in cui, in molti casi, si decideva il dentro/fuori dalla competizione.

Nikkhah Bahrami e il suo Iran hanno fatto sudare freddo la Francia nel finale (Foto: FIBA.com)

Nikkhah Bahrami e il suo Iran hanno fatto sudare freddo la Francia nel finale (Foto: FIBA.com)

Gruppo A
Dopo l’inutile (ai fini della classifica) e in ogni caso scontata Brasile-Egitto, in cui i brasiliani giocano letteralmente al massacro doppiando quasi gli avversari, la Francia si gioca la qualificazione con l’Iran, che si dimostra allo stesso tempo sia inferiore qualitativamente, sia superiore come mentalità, mettendo un bel po’ di strizza ai francesi con una pur vana rimonta nei minuti finali. In serata, invece, solita prova di forza della Spagna, che regola la Serbia senza troppi problemi.
Brasile – Egitto 128-65
Iran – Francia 76-81
Serbia – Spagna 73-89
Classifica: Spagna 5-0; Brasile 4-1; Francia 3-2; Serbia 2-3; Iran 1-4; Egitto 0-5.

Blatche, Fajardo e Pingris: eliminati ma felici per la vittoria (Foto: FIBA.com)

Blatche, Fajardo e Pingris: eliminati ma felici per la vittoria (Foto: FIBA.com)

Gruppo B
Senegal-Filippine, partita di “culto” per i tanti simpatizzanti che queste due squadre si sono guadagnate durante il Mondiale, conta in realtà poco o nulla, con gli africani già qualificati e gli asiatici già eliminata. Ciò nonostante, ci vuole un supplementare per dare la prima vittoria mondiale ai filippini, segno che entrambe queste squadre hanno interpretato nel mondo giusto il torneo. Nelle altre due gare, la Croazia si gioca teoricamente la qualificazione con Porto Rico, ma la partita è praticamente una pura formalità, mentre in serata la sfida tra Grecia e Argentina assegna il primo posto ed è vinta nettamente dai greci pur con qualche brivido nel finale.
Senegal – Filippine 79-81 dts
Croazia – Porto Rico 103-82
Argentina – Grecia 71-79
Classifica: Grecia 5-0; Croazia, Argentina 3-2; Senegal 2-3; Porto Rico, Filippine 1-4.

Oguz Savas e la sua Turchia hanno chiuso al secondo posto nel girone (Foto: FIBA.com)

Oguz Savas e la sua Turchia hanno chiuso al secondo posto nel girone (Foto: FIBA.com)

Gruppo C
La gara di apertura tra Finlandia e Nuova Zelanda vale la qualificazione, e i neozelandesi provano in tutti i modi a fare quello che hanno fatto i finlandesi il giorno prima contro la Turchia: suicidarsi. Non gli riesce, però, perché i finnici dal -20 rimontano solo fino al -2, e così la Nuova Zelanda entra tra le migliori 16 del Mondiale. In serata, Turchia e Repubblica Dominicana si giocano il secondo posto, ma non c’è storia e i turchi controllano la partita dall’inizio alla fine. Rimane fuori con un po’ di amaro in bocca l’Ucraina, che chiude al quinto posto ma con lo stesso record della terza e della quarta, e conclude il suo Mondiale impegnando gli USA per quasi tre quarti di gioco.
Finlandia – Nuova Zelanda 65-67
Ucraina – USA 71-95
Turchia – Repubblica Dominicana 77-64
Classifica: USA 5-0; Turchia 3-2; Repubblica Dominicana, Nuova Zelanda, Ucraina 2-3; Finlandia 1-4.

La disperazione della panchina slovena dopo la rimonta della Lituania (Foto: FIBA.com)

La disperazione della panchina slovena dopo la rimonta della Lituania (Foto: FIBA.com)

Gruppo D
Succede quasi di tutto nell’ultima giornata del Gruppo D, ma alla fine a qualificarsi sono le squadre “favorite”. In apertura l’Australia compie lo stesso errore della Slovenia il giorno prima, sottovalutando un’Angola decisa a giocarsi fino in fondo le sue minime speranze di qualificazione e mandando in campo una squadra infarcita di seconde linee. Risultato? Vittoria dell’Angola negli ultimi minuti grazie a un Yanick Moreira alla partita della vita, ma vanificata un paio d’ore più tardi dalla facile vittoria del Messico senza Ayón sulla Corea del Sud. In serata, Lituania-Slovenia è equilibrata, ma con gli sloveni a condurre, per 30 minuti; poi Dragic&Co. si bloccano completamente, tanto da rimanere a secco per 9 minuti, segnando l’unico canestro del quarto a 47 secondi dal termine, mentre la Lituania ribalta la partita coi fratelli Lavrinovic e si guadagna il primo posto.
Australia – Angola 83-91
Corea del Sud – Messico 71-87
Lituania – Slovenia 67-64
Classifica: Lituania, Slovenia 4-1; Australia 3-2; Messico, Angola 2-3; Corea del Sud 0-5.

Ottavi di finale:
Repubblica Dominicana – Slovenia
USA – Messico
Nuova Zelanda – Lituania
Turchia – Australia
Francia – Croazia
Spagna – Senegal
Serbia – Grecia
Brasile – Argentina

Ottimo Mondiale, quello finora disputato da Ioannis Bourousis (Foto: FIBA.com)

Ottimo Mondiale, quello finora disputato da Ioannis Bourousis (Foto: FIBA.com)

MVP. Grande prova di solidità per Ioannis Bourousis, che domina l’area contro l’Argentina segnando 16 punti, catturando 15 rimbalzi e piazzando 3 stoppate, risultando determinante per la vittoria greca che vale il primo posto nel girone.

LVP. Se sei il leader di una squadra, devi accettare questo ruolo nel bene e nel male. E se, da leader, il tuo atteggiamento in campo contro squadre di livello evidentemente più basso è di irritante supponenza, allora quando arriva una sconfitta per mano di una Nazionale “tua pari” e, soprattutto, grazie alla tua impalpabilità quando la palla scotta, non rimane altro da dire che “ben ti sta”. Tutto questo per dire che Goran Dragic, stella della Slovenia, dopo aver sonnecchiato contro Corea del Sud e Angola negli ultimi due giorni – squadre, evidentemente, non ritenute degne dell’impegno di sua maestà –, ha trovato pane per i suoi denti contro la Lituania, scomparendo completamente negli ultimi 10 minuti dopo una gara tutto sommato discreta (12 punti e 4 assist). Due punti segnati da un’intera squadra in un solo quarto, per giunta quello decisivo, sono roba che neanche al minibasket; e se è vero che in campo si va in 5, è anche vero che, nei momenti di difficoltà, il leader deve caricarsi la squadra sulle spalle. Caro Goran, la speranza è che tu vinca con la Repubblica Dominicana e poi faccia da sparring partner con gli USA, sentendoti, per una volta nella tua vita, angolano o coreano.

Yanick Moreira, devastante contro l'Australia (Foto: FIBA.com)

Yanick Moreira, devastante contro l’Australia (Foto: FIBA.com)

Losing Effort. Certo, la sua Angola ha vinto la partita, ma alla fine è rimasta fuori dagli ottavi di finale: per questo si può parlare di losing effort per Yanick Moreira, che vince da solo (o quasi) la partita con l’Australia con una prestazione mostruosa da 38 punti, 15 rimbalzi (di cui 10 offensivi) e 17/24 al tiro, per 45 di valutazione.

Isaac Fotu, protagonista nella vittoria contro la Finlandia (Foto: FIBA.com)

Isaac Fotu, protagonista nella vittoria contro la Finlandia (Foto: FIBA.com)

The Unexpected. La Nuova Zelanda ha battuto la Finlandia con una bella prova di squadra, ma soprattutto un giocatore è emerso, uno che nelle prime gare non era andato male, ma neanche così bene: si tratta di Isaac Fotu, ala ventunenne di 203 cm, che gioca a Hawaii, nella NCAA. Il suo bottino parla di 18 punti con 7/9 dal campo e 8 rimbalzi catturati per 23 di valutazione: sicuramente un bel prospetto per qualche squadra europea di buon livello.

The Stat. Ancora una volta, tiro da tre: 14 triple a segno sono un bel bottino, soprattutto se arrivano con soli 25 tentativi. Il problema è quando, nonostante una prova balistica di così alto livello, arriva una sconfitta. No, stavolta non stiamo parlando della Finlandia, ma dell’Australia, che cerca di affondare l’Angola con i suoi cecchini dall’arco ma soccombe essa stessa dimenticandosi completamente di difendere in contropiede e, soprattutto, a rimbalzo offensivo (ben 21 rimbalzi catturati in attacco dagli africani).

On Fire. C. Goulding (AUS, 22 pts, 6 reb, 6/12 3FG), E. Mingas (ANG, 16 pts, 9 reb, 3 stl),  M. Faye (SEN, 20 pts, 5 reb), G. Dieng (SEN, 13 pts, 14 reb, 5 ast, 4 stl, 3 blk), J. Alapag (PHI, 18 pts, 4 reb, 4 ast), A. Blatche (PHI, 18 pts, 14 reb), G. Lee (FIN, 17 pts, 5 reb), L. Barbosa (BRA, 22 pts, 5 ast), R. Neto (BRA, 14 pts, 10 ast), A. Varejao (BRA, 15 pts, 10 reb), I. Elgammal (EGY, 16 pts, 5 ast), T. Moon (KOR, 16 pts), H. Hernández (MEX, 16 pts, 11 reb), J. Harden (USA, 17 pts, 5 ast), H. Haddadi (IRN, 22 pts, 15 reb), S. Nikkhah (IRN, 23 pts, 4 ast), M. Kamrani (IRN, 17 pts, 5 ast), T. Heurtel (FRA, 15 pts, 4 ast), B. Bogdanovic (CRO, 23 pts), J. Barea (PUR, 20 pts), O. Savas (TUR, 15 pts, 6 reb), F. García (DOM, 18 pts), N. Bjelica (SRB, 19 pts, 10 reb), P. Gasol (SPA, 20 pts), R. Rubio (SPA, 12 pts, 4 reb, 6 ast, 7 stl, 7 perse), L. Scola (ARG, 17 pts, 5 reb), N. Calathes (GRE, 18 pts, 5 reb, 4 ast), I. Bourousis (GRE, 16 pts, 15 reb, 3 blk).