Spagna – Senegal 89-56 (23-17, 18-11, 21-15, 27-13)

Una sfida il cui risultato sembra già scontato ancora prima della palla a due. Una Spagna che gode dei pronostici degli addetti ai lavori, un po’ perché a qualcuno il gioco della nazionale di coach Orenga piace di più rispetto a quello statunitense, sia perché non sempre gli USA conquistano la simpatia del pubblico e quindi viene più facile scommettere sulla squadra padrona di casa.

Pau Gasol, ancora miglior marcatore per la Spagna (FIBA.com)

Pau Gasol, ancora miglior marcatore per la Spagna (FIBA.com)

Il Senegal arriva agli ottavi dopo aver conquistato il 4° posto nel gruppo B, dietro a Grecia, Croazia e Argentina, avendo sempre mostrato grande atletismo e reattività, senza tralasciare le prove degne di nota di Gorgu Dieng (18 punti e 11.4 rimbalzi di media a partita). La partita, però, parte in modo decisamente più equilibrato rispetto ai pronostici, frutto di una grande prestanza dei senegalesi e di qualche errore di troppo della squadra iberica, mortifera solamente con Rubio e Gasol. Dieng gioca poco e maluccio nel primo tempo, e quindi salgono di livello giocatori come Faye, Badji e Ndiaye, per sopperire ai mancati punti e rimbalzi forniti fino ad oggi dal rookie dei Wolves. La Spagna, nelle prime due frazioni di gioco non è brillante come suo solito, ma riesce comunque a mantenere la leadership della gara grazie ad alcune giocate dei singoli che dimostrano di quanta qualità possa disporre Orenga e di come una panchina così lunga riesca a non far perdere efficacia al quintetto sul parquet.

Mouhammad Faye, top scorer del Senegal con 12 punti (FIBA.com)

Mouhammad Faye, top scorer del Senegal con 12 punti (FIBA.com)

Episodio tanto curioso quanto unico nel secondo quarto, quando Pau Gasol ha subito fallo sotto canestro, facendo passare la palla nell’anello dal basso, per poi vederla rientrare dall’alto; il canestro è stato convalidato e gli arbitri non ne hanno voluto sapere di ricontrollare la scena con l’instant replay, per la grande “gioia” di coach Sarr. Più passano i minuti e più il distacco si amplia, fino al 62-43 che chiude il terzo quarto, dove la Spagna mette la freccia e diventa imprendibile per gli africani, facendo salire in cattedra Reyes e Calderon.

Il parziale del secondo tempo è impietoso, facendo registrare un 48-28 in favore degli spagnoli e, di conseguenza, un +33 finale; la partita finisce 89-56 e la Spagna incontrerà dunque la Francia mercoledì 10 per guadagnarsi un posto in semifinale.

José Calderon, molto preciso al tiro (FIBA.com)

José Calderon, molto preciso al tiro
(FIBA.com)

Per gli iberici, all’ordine del giorno ci sarà da riconfermarsi partita dopo partita, facendo di tutto per portare a casa il Mondiale in casa propria, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe a discapito di Team USA. Adesso il gioco si fa duro, e sarebbe un errore non tenere in seria considerazione la Grecia che, nonostante le assenze di Spanoulis e Schortsanitis, ha dimostrato fino a questo momento di saper giocare una grande pallacanestro e di non temere nessuno; sarà bello vedere se i pronostici verranno rispettati oppure se ci dovessero essere delle piacevoli sorprese dalle outsider. Stay tuned.

Spagna: P.Gasol 17, J.Calderon/F.Reyes/S.Ibaka 11, M.Gasol 9. Rim (33): S.Ibaka e M.Gasol 6. Ass (21): R.Rubio 6.
Senegal: M.Faye/A.Badji 12, H.Ndiaye/G.Dieng 6, X.Dalmeida 5. Rim (37): G.Dieng, A.Badji e I.Thomas 7. Ass (9): X.Dalmeida 4.