Francia – Croazia 69-64 (7-15, 16-7, 23-12, 23-30)
È la Francia la seconda qualificata ai quarti di finale, dove incontrerà verosimilmente la Spagna dopo il -24 subito nella fase a gironi. A farne le spese una Croazia che, partita discretamente, ha giocato due quarti da incubo prima di risvegliarsi, troppo tardi, negli ultimi 10 minuti.
Ci vogliono quasi due minuti per vedere il primo canestro, una tripla piedi per terra di Gelabale, e, se da una parte sarà bene o male l’unico canestro ben costruito dalla Francia nel primo quarto, dall’altra è il giusto preludio a un primo tempo che probabilmente entrerà nei record negativi della competizione: 45 punti segnati in totale (di cui solo 7 dalla Francia nel primo quarto e altrettanti dalla Croazia nel secondo), 32% al tiro per entrambe le squadre, 8 palle perse per la Francia e 5 per la Croazia.
In effetti, i croati volano (si fa per dire) finché vola Bojan Bogdanovic, che segna i primi 9 punti su 11 dei suoi; poi, alla distanza, complice anche l’uscita del nuovo giocatore dei Nets per rifiatare, l’attacco croato esaurisce totalmente il brio iniziale: nessuno si muove, pochi passaggi, tanti palleggi e anche quando viene trovato un giocatore libero per un buon tiro, questo viene sbagliato. La Francia, al contrario, esce alla distanza, tanto che il secondo quarto è quasi l’esatta copia in negativo del primo. L’ingresso di Gobert dà un minimo di scossa ai transalpini, ma è Evan Fournier a dare la vera svolta alla partita: il giocatore dei Nuggets inizia come peggio non potrebbe, con un airball, una palla persa e un altro errore da tre, ma poi si rifà ampiamente firmando da solo il parziale di 7-0 che porta al sorpasso francese (19-18).
Nel secondo tempo non cambia granché, almeno all’inizio: tra un errore al tiro e una palla persa da parte di entrambe le squadre, la Francia si porta a +5, Simon segna finalmente da tre, ma subito gli risponde Diaw. Da lì inizia il break francese di 16-3 che, dopo quasi 9 minuti di gioco, dirà +16 sul tabellone. Sembra finita, anche se non bisogna mai dire “mai” con la Croazia. E, soprattutto, con Bojan Bogdanovic. È lui a segnare 7 punti quasi di fila che iniziano a ridurre il divario tra le due squadre; dopodiché, inizia a dargli man forte anche Tomic e finalmente si inizia ad assistere a una partita di basket. La Croazia rosicchia punto su punto, ma una tripla di Heurtel a due minuti e mezzo dalla fine riporta i francesi a +9. Markota sbaglia, ma Bogdanovic ancora non si dà per vinto, e con altri 8 punti si riporta prima a -6 (a 80 secondi dal termine), e poi addirittura a -2 (66-64) a 50 secondi dalla fine. Finisce qui, però, la rimonta croata, perché la gestione del finale non potrebbe andare peggio: Diot li favorisce sbagliando una tripla, ma sbaglia anche Bogdanovic, mentre segna Heurtel, mandato in lunetta a 16.8 secondi dal termine. Dopo il timeout, il tiro costruito per Simon non è di certo la migliore delle opzioni e, dopo il suo errore, l’1/2 di Batum ai liberi mette definitivamente la parola fine alla partita.
Una partita poco più che orrenda per 30 minuti, ma che si è almeno parzialmente risollevata con gli ultimi 10 minuti di puro agonismo, a cui però, di fatto, hanno partecipato solo Bogdanovic e Tomic. Non pervenuti tutti gli altri (20 punti in totale), compreso Dario Saric, che dopo un’ottima fase a gironi ha deluso alla prima gara dentro/fuori. Molti alti e bassi anche per la Francia, che rischia di buttar via quanto costruito nei primi 30 minuti, ma può in parte consolarsi con la buona prova di squadra e con i 13 punti di un Evan Fournier che finora aveva deluso parecchio nelle prime partite.
Francia: N. Batum 14, E. Fournier 13, M. Gelabale 11. Rim (36): M. Gelabale 6. Ass (15): B. Diaw 5.
Croazia: B. Bogdanovic 27, A. Tomic 17, K. Simon 6. Rim (37): D. Saric 7. Ass (10): O. Lafayette 6.