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Zdovc e i suoi possono gioire per l’approdo ai quarti (fiba.com)

Repubblica Dominicana – Slovenia: 61-71 (15-15; 13-23; 20-16; 13-17)

Repubblica Dominicana e Slovenia fanno il loro ingresso sul parquet del Palau Sant Jordi con l’imperativo comune di dover cambiare molto a livello di approccio e risultati rispetto alla loro ultima uscita nella fase a gironi: i dominicani sfilacciati e inconsistenti visti contro la Turchia e la sterile Slovenia del crollo epico nel quarto finale della partita contro la Lituania non possono permettersi di ripercorrere i propri, claudicanti, passi nella fase ad eliminazione diretta.

Ad iniziare meglio è, a sorpresa, la Repubblica Dominicana che, nonostante un Garcia fuori dopo 1’30” con due falli, inizia subito attaccando con efficacia l’area avversaria, grazie alla scorribande di Feldeine, Baez e Sosa, guadagnando viaggi in lunetta e punti. D’altro canto la Slovenia inizia con un Dragic sottotono, incapace di dare ritmo ad un attacco meccanico e strabordante di errori. I dominicani toccano anche il +5, ma nel finale di primo quarto la Slovenia comincia a chiudere le maglie in difesa e a costringere gli avversari a prendere qualche jump shot di troppo. Anche l’attacco degli uomini di Zdovc sembra ritrovare linfa con l’entrata di Klobucar e il primo quarto si chiude così sul 15 pari.

La Slovenia prosegue però nei suoi problemi al tiro ed un Feldeine particolarmente aggressivo ed efficace punisce gli avversari con 7 punti consecutivi che danno ai suoi altrettante lunghezze di vantaggio. Con la situazione in salita per gli sloveni avviene il primo cambio nell’inerzia  della partita: rientrano i Dragic Bros., ma a capovolgere la situazione è uno Slokar che con 7 punti e dando i primi riferimenti in area, aprendo il campo per i compagni, guida il parziale di 17-2 che chiude il primo tempo sul +10 per gli europei.

Nel secondo tempo la Repubblica Dominicana continua a perpetrare attacchi di dubbia qualità, accumulando palle perse che consentono alla Slovenia di attaccare in velocità, la lotta a rimbalzo è a netto vantaggio degli sloveni e anche Goran Dragic sembra tornare in partita: con 8 punti guida i suoi fino al +15. Illuminatasi la sua stella la selezione slovena sembra però spegnersi a livello di gioco e i dominicani ne approfittano per cambiare le carte in tavola e, guidati da Feldeine e Jack Martinez, si riportano sul -6.

La Slovenia, con ancora l’incubo della partita con la Lituania, finisce completamente nel pallone, con attacchi senza ritmo, mentre i dominicani trovano in Feldeine e Martinez i giocatori dal motore instancabile che possono regalare occasioni extra e movimento all’azione offensiva. In una partita che si avvicina al finale punto a punto, è però la maggiore qualità degli sloveni a fare la differenza, con qualche colpo di classe dei Dragic (Zoran in primis), di Lorbek e con Zupan che sarà anche sordo, ma è capace di vedere un gran basket. Gli uomini di coach Antigua si perdono invece sul più bello, non trovando apporto da Garcia, gestendo male i possessi decisivi e peccando di imprecisione e disattenzione nei momenti chiave, vedasi Martinez violentemente stoppato in area da Zoran Dragic. Esce in lacrime ma a testa altra la selezione dominicana, mentre sono quarti per la Slovenia, ma il gioco espresso e la prossima sfida con Team USA lasciano poco spazio ai festeggiamenti.

Rep. Dominicana: Feldeine 18; Martinez 12; Baez 9 Reb. (33): Martinez 11 Ast. (6): Feldeine 3

Slovenia: Z. Dragic 18; G. Dragic 12; Slokar 9 Reb. (38): Slokar 6 Ast. (12): G. Dragic 6