Sappiamo tutti molto bene che l’NBA è strutturata in modo da permettere alle squadre meno competitive di trovare attraverso il Draft, giocatori molto interessanti su cui ripartire e costruire una squadra competitiva. Il fenomeno del tanking: cioè la possibilità, attraverso una stagione da poche vittorie, di avere una scelta nelle prime posizioni al Draft successivo c’è ed è presente da sempre. Questo fenomeno però può portare ad avere squadre, che nel corso della stagione regolare, mettono in campo quintetti pieni di giovani da sviluppare o addirittura che fanno riposare i veterani sistematicamente, generando così partite non proprio competitive. In America parlare di perdere volutamente è impossibile non è nella loro cultura, ma questo fenomeno condiziona sicuramente alcuni risultati.

In una stagione come quella attuale, dove le squadre che sono fuori dalla corsa playoff e alla ricerca di una ricostruzione più o meno rapida sono ben otto (Magic, Nets, Hawks, Bulls, Mavericks, Kings, Grizzlies e Suns) Adam Silver (Commissioner della lega) ha deciso di guardare attentamente le prestazioni di queste squadre da qui alla fine della regular season, per evitare di falsare la competizione e soprattutto la corsa di chi è alla ricerca di un posto nei playoff. Silver ha parlato così ai microfoni del Dan Patrick Show: “Il tanking è una strategia legittima per costruire una squadra di successo, ma sempre all’interno delle regole della lega. Questo procedimento aldilà delle regole non può far parte di questo gioco“. Di recente il Commissioner aveva anche multato Mark Cuban, istrionico proprietario dei Dallas Mavericks, di ben 600 mila Dollari perché durante una chiacchierata nel podcast House Call with Dr. J ha ha “confidato” alla leggenda NBA Julius Erving che perdere è forse la soluzione migliore per i suoi Dallas Mavericks. Cuban ha voluto essere molto chiaro: “Mi sono fermato con i miei giocatori, gli ho spiegato i piani futuri della franchigia e che non faremo più, dopo questa stagione, del tanking“. Parole non gradite da Silver che poco dopo ha multato Cuban.

Difficile pensare che queste “contromisure” di Silver possano portare queste squadre a cambiare i loro piani, alla fine in NBA questo tipo di cose ci sono sempre state. Va detto però che per la quantità di squadre, come detto in precedenza, con pochissime vittorie all’attivo in questa stagione, un controllo maggiore è giusto per la lega, per i tifosi e per lo spettacolo, ma resta sempre molto difficile capire se una squadra sta giocando al 100% oppure no; sono situazioni complesse da decifrare e queste squadre potrebbero sempre “nascondersi” dietro la loro poca competitività per giustificare le sconfitte. Staremo a vedere se da qui alla fine della stagione ci saranno altri provvedimenti da parte di Silver.