I titolari possono portarti lontano nella NBA, ma allo stesso tempo non possono fare tutto! Ed ecco che in in una lega piena di quintetti di altissimo livello, per alcune squadre la panchina diventa fondamentale. Second-unit è il termine che usano aldilà dell’Oceano, e lo usano per definire che apporto da il “nucleo” di giocatori che viene utilizzato in uscita dalla panca.

Le statistiche abbondano nello studio di questo tipo di contribuzione all’interno di una squadra, e se iniziamo questa analisi guardando quale panchina nella NBA produce più punti ed in media viene più utilizzata dobbiamo viaggiare fino in California e fermarci nella capitale: Sacramento. Proprio i Kings, che di certo non sono una corazzata, hanno però una second-unit da 45.9 punti di media e che viene utilizzata per 22.6 minuti di media all’interno di una partita. Ovviamente vanno approfonditi: i titolari dei Kings, per scelta tecnica dell’allenatore Dave Jaeger, vengono  utilizzati con un minutaggio limitato per permettere ai giovani presenti a roster di restare più tempo in campo e di avere uno sviluppo più rapido. Ad esempio Buddy Hield, giocatore al secondo anno, uscendo dalla panchina segna 12.6 punti di media. Una squadra sicuramente non competitiva cha ha però qualità e quantità dai giocatori che non partono nello starting five.

Un nome su tutti quando si parla di uscita dalla panchina è sicuramente Lou Williams. In stagione sta viaggiando a 23.3 punti e 5.4 assist di media. Giocatore che ha trovato da anni la sua dimensione in questo ruolo, una macchina da canestri capace di comandare l’attacco dei Clippers quando i titolari vanno a rifiatare per alcuni minuti. Apporto fondamentale che gli è valso un rinnovo di contratto con la squadra di Los Angeles da tre anni per un totale di 24 milioni di Dollari: un vero affare! Non a casa la panchina dei Clippers è la quinta migliore della lega per punti segnati con 41.3 a gara.

Un’altra serie di numeri molto interessanti riguardano i Golden State Warriors e la loro second-unit. Golden State come sappiamo bene in attacco è a dir poco sensazionale infatti segna 116.2 punti a partita con 11.7 triple di media. La panchina invece a livello offensivo non è sfavillante: 2.1 triple a gara (ultima nella lega) e ventesima per punti segnati con 33.4. Ma se andiamo a vedere il Net Rating è il secondo della lega con 8.1. Ovviamente i numeri dei titolari degli Warriors “schiacciano” quelli dei panchinari, ma l’apporto qualitativo di questi ultimi, più del solo quantitativo, e di altissimo livello.

Una squadra che invece mantiene una statistica in prima posizione sia nello starting five che con la second-unit sono i Los Angeles Lakers; infatti il Pace della squadra di Luke Walton è il numero uno della lega con 103.4. Prima posizione in questa statistica, che descrive il numero di possessi in 48 minuti di gioco, anche con la second-unit con un valore di 102.5.

Squadra che ha un interessante e decisivo contributo dalla panchina sono anche i Toronto Raptors. Miglior Defensive-Rating (100.7), miglior Net-Rating con 8.7, 20.8 minuti di impiego e 40.7 punti di media. Numeri di alto livello e giocatori in grande crescita. I Raptors infatti, nei minuti in cui Kyle Lowry è seduto, in questa stagione posso contare sul contributo di due giocatori che possono adattarsi bene al ruolo di point-guard come: Fred VanVleet e Delon Wright. Il primo, dopo non essere stato selezionato nel Draft del 2016 ed aver firmato un contratto successivamente alla Summer League di quella estate con Toronto, sta trovando spazio e sta avendo buoni numeri in quasi 19 minuti di utilizzo (8.0 punti e 3.1 assist di media); il secondo invece, selezionato alla posizione numero 20 del Draft 2015 proprio dai Raptors, sta iniziando a far vedere il suo valore e in 21 minuti di impiego a gara sta viaggiando a 8.3 punti e 2.1 assist di media.

I Cleveland Cavaliers tanto criticati e rivoluzionati hanno complessivamente numeri non così disprezzabili derivanti dalla propria panca: 109.3 e quarto Defensive-Rating della lega e 41.8 punti di media. Queste statistiche tengono conto ovviamente anche della prima parte di stagione in cui il roster dei Cavs era completamente diverso. Detto questo, con tutti i cambiamenti arrivati prima della trade-deadline, a mio modo di vedere questi numeri possono essere destinati a migliorare. Gli innesti di Jordan Clarkson, Rodney Hood e Larry Nance Junior affiancati a veterani che sono rimasti come Kyle Korver e Jeff Green, possono rendere ancora più efficace questa second-unit.

Come vediamo da questi numeri alcune squadre possono contare su un contributo molto importante e qualitativo dalle proprie panchine. Alcune realtà come i Kings sono fuori dalla corsa playoff, ma se prendiamo come esempio i Toronto Raptors o la qualità della second-unit di Golden State possiamo capire come dei roster già così competitivi, nei momenti caldi della stagione in cui vincere conterà ancora di più che adesso, potranno contare su giocatori che pur non partendo titolari riescono a mantenere un livello in campo molto elevato. Questi fattori e questi numeri potrebbero fare la differenza anche nella post season.