Marco Belinelli dopo essere uscito dal contratto con gli Atlanta Hawks, firma fino alla fine della stagione con i Philadelphia 76ers. Lo conferma lui stesso attraverso il suo profilo Twitter con un post molto semplice ma inequivocabile: trust the process. Dopo le avventure poco felici con i Sacramento Kings e gli Charlotte Hornets “il Beli” torna in una franchigia con obiettivo di playoff. Poco felice anche l’avventura appena finita con gli Hawks, che nelle ultime partite prima della trade deadline lo aveva tenuto fuori dalle rotazioni con l’intento di cederlo. Tentativo che non si è concretizzato, così gli Hawks in accordo con Marco hanno deciso di separare le proprie strade raggiungendo l’accordo con un buyout. Atlanta è una delle peggiori squadre della lega con soltanto 17 vittorie, ultimo posto a Est e senza nessun tipo di obiettivo, se non quello di ricostruire attraverso il Draft.
Una firma molto interessante quella con i 76ers. Belinelli infatti troverà una situazione probabilmente a lui congeniale dove, in uscita dalla panchina, potrà avere minuti di livello come backup di J.J. Redick o di Robert Covington. Troverà inoltre una squadra giovane e con moltissimo talento, che nella Eastern Conference è attualmente all’ottavo posto e con una striscia di tre vittorie consecutive. Il giocatore italiano in stagione, nonostante le difficoltà degli Hawks, stava viaggiando a 11.4 punti e 1.8 triple di media a partita. Inoltre con il 93% della lunetta, risulta uno dei migliori tiratori di liberi di tutta l’NBA. Con la sua esperienza derivante dalle sue undici stagioni già passate nella lega, potrà essere a Phila un esempio per molti dei giovani presenti a roster.
La firma sarà comunque fino a fine stagione; il suo contratto da 6.6 milioni di Dollari finirà nella prossima estate. Quattro mesi di tempo per convincere Philadelphia a puntare su di lui e finalmente trovare un po’ di continuità. Belinelli infatti, nelle ultime sei annate ha cambiato per ben sette volte squadra, e come già sottolineato in precedenza le ultime avventure non sono state positive. Non ci resta che attendere e vedere come si adatterà l’ex Spurs all’ennesimo cambio di realtà, e se sarà decisivo nell’aiutare i Sixers a centrare l’obiettivo dei playoff dopo tanti anni di delusioni.