David Stern, Commissioner della NBA, e Richard Scudamore, Direttore Generale della Premier League

NBA e la Barclays Premier League hanno tenuto un incontro prima del meeting Business e Sport organizzato dai dirigenti delle leghe

Il Commissioner NBA David Stern e il Direttore Generale della Barclays Premier League Richard Scudamore hanno preso parte ad un incontro aperto in qualità di relatori giovedì scorso presso NBA House a Covent Garden, Londra, alla presenza di figure di primo piano provenienti dal mondo dello sport e dell’economia.

La discussione, intitolata “Dal locale al globale: le sfide per il successo” ha visto Stern e Scudamore dibattere sullo sviluppo della NBA e della Barclays Premier League nel corso degli ultimi anni e sui punti in comune delle due leghe, oltre alle sfide che periodicamente affrontano i rispettivi marchi per diventare il più possibile globali. Stern e Scudamore, che insieme hanno oltre cinque decadi di esperienza a capo dell’industria sportiva, hanno anche condiviso i loro personali punti di vista sullo sviluppo dei giocatori, sulle iniziative comuni, sulla struttura della gestione, sulla suddivisione ed il lascito degli introiti. Focalizzandosi sulla continua globalizzazione delle rispettive leghe e dell’industria sportiva in generale, la discussione ha cercato di analizzare le strategie più adeguate per ogni lega all’interno del complesso territorio del mondo sportivo.

L’incontro, mediato dal giornalista della BBC Mark Pougatch, ha offerto degli spunti interessanti attraverso le ambizioni globali condivise da entrambe le leghe, mentre ha evidenziato le differenze tra le due organizzazioni e offerto una piattaforma per uno scambio di idee ed obiettivi.

Sia Stern che Scudamore hanno parlato delle sfide da affrontare per il mantenimento del fondamentale mercato locale oltre a come poter aumentare la crescita delle rispettive leghe a livello internazionale. Tutti i personaggi intervenuti hanno convenuto dell’importanza di mantenere una fan base locale legata alla propria squadra e le sue radici e che il successo a livello globale può derivare solo da una forte appartenenza e seguito a livello locale. Questi hanno anche messo in luce la volontà di assicurare che le squadre reinvestano risorse nelle proprie comunità e nei programmi di sviluppo focalizzati sullo sport e su uno stile di vita sano.

David Stern ha detto: “Il gioco inizia in ognuno dei 30 mercati locali di ogni squadra. Se perdi la connettività con i tuoi fan locali e col significato che una squadra possiede verso la comunità…non hai una base solida per rappresentare il tuo marchio e crescere a livello internazionale.”

Richard Scudamore sostiene: “E’ essenziale che noi mostriamo cosa lo sport può fare a livello locale perché penso che sia realmente un obbligo per noi. Lo sport è molto di più dei 90 minuti durante cui, nel nostro caso, le squadre si affrontano. E’ molto di più; possiede un ruolo molto più ampio ed è importante che ci focalizziamo su questo.”

Disquisendo delle sfide relative all’espansione del marchio all’estero Stern ha detto, “Devi guardare fuori dai tuoi confini e supportare la diffusione a livello globale del marchio giocando gare in mercati o zone differenti.” Aggiunge, “Nel futuro, si vedranno dei cambiamenti di strategie a causa dei Campionati del Mondo FIFA e dei Giochi Olimpici in Brasile, con un focus particolare verso l’America Latina, Ma non si possono assolutamente ignorare paesi come Indonesia, Malesia, Vietnam ed il Sud-Est Asiatico.”

Scudamore riconosce anche l’importanza della crescita della lega a livello internazionale, ma attraverso altri aspetti rispetto al modello NBA. Egli sostiene “E’ determinante andare all’estero, bisogna andare in altri paesi e cercare di ricreare la stessa esperienza che si trova nei mercati locali. Questo non è legato solo all’esperienza della partita; è anche l’esperienza intorno alla comunità, intorno a ciò che lo sport può fare perché, nel mondo, attualmente le persone non vedono immediatamente il potere dello sport in termini di sviluppo, integrazione e coesione sociale.”

All’evento era presente un pubblico di soli invitati di influenti dirigenti sportivi e di leader del mondo del business compresi:

  • Louis Susman, Ambasciatore US in UK
  • Stan Kroenke, Proprietario dei Denver Nuggets e azionista di maggioranza dell’Arsenal FC
  • Clayton Bennett, Proprietario degli Oklahoma City Thunder
  • Ian Ritchie, CEO, Rugby Football Union
  • Jerry Colangelo, Presidente di USA Basketball
  • Patrick Vieira, ex nazionale francese e Football Development Executive del Manchester City Football Club
  • Jordi Bertomeu, CEO Euroleague Basketball

Ufficio Stampa NBA Italia