Marcus Smart (Foto: celticszone.com)

Marcus Smart (Foto: celticszone.com)

Infortuni – Non è stata certo una tra le notti di gioco più felici, quella andata agli archivi poche ore fa. Al di là di quanto successo in termini di risultati, a tenere banco sono state due brutte notizie. Ricky Rubio e Marcus Smart, infatti, nelle partite rispettivamente giocate da T’wolves e Celtics contro Magic e Pacers, hanno subito infortuni abbastanza preoccupanti alla caviglia. Sia per il play iberico che per il rookie biancoverde, sembra siano da escludere fratture che avrebbero potuto condizionare non poco la stagione dei due giocatori di cui sopra. Se per Rubio, però, il trauma distorsivo appare tutto sommato di lieve entità, quello subito da Smart pare possa essere più serio. I primi rumors parlano di uno stop per il #36 quantificato in alcune settimane. Anche il suo compagno di squadra, Rajon Rondo, è alle prese con qualche piccolo (ma consueto ahilui) problema fisico. Nulla di grave, fortunatamente. Il play #9, sul quale circolano con sempre maggiore insistenza le voci su una sua possibile partenza sponda Lakers, come d’altronde già approfondito nei giorni scorsi sul nostro sito, dovrà saltare la partita di questa notte contro Chicago allo United Center a causa di un piccolo intervento volto a rimuovere una vite impiantata nella mano fratturata una quarantina di giorni fa. Infine, anche David Lee, ala-centro dei Golden State Warriors, dovrà fermarsi per altre due settimane (dopo aver già saltato qualche gara ad inizio stagione) a causa di una ricaduta al tendine posteriore del ginocchio destro. Auguri.

Nash chiarisce il suo stato di salute – I ricorrenti problemi alla schiena lo hanno costretto ad alzare bandiera bianca. Le voci incontrollate sui suoi presunti problemi di salute lo hanno spinto a fare chiarezza. Steve Nash, la cui carriera è ormai al capolinea, ha voluto informare i fans sul proprio stato fisico tramite un lungo post pubblicato sulla propria pagina Facebook. In sostanza, lo straordinario play canadese, ha posto l’accento su quanto i problemi di salute, alla schiena nello specifico, lo abbiano condizionato in questi ultimi anni di carriera e su quanto abbia dovuto lavorare per far fronte ad una situazione molto difficile da affrontare. Stando a Nash, persino Gary Vitty, storico preparatore atletico dei Lakers, non ha voluto spingere il giocatore sulla via del recupero a tutti i costi, ma lo ha voluto esortare ad ascoltare il suo corpo, quel corpo le cui esigenze hanno prevalso sulla volontà di Nash di continuare a giocare. Forse, a partire da oggi, le speculazioni su quanto capitato ad uno dei giocatori più geniali di tutti i tempi, si spegneranno una volta per tutte.

Indiana su A.J. Price – Ruota tutto intorno agli infortuni. I recenti k.o. che recentemente hanno letteralmente azzoppato i Pacers, hanno spinto la franchigia dell’Indiana verso il mercato dei free agent. Proprio in quest’ottica, è arrivata nel pomeriggio di ieri la firma di A.J. Price, point-guard che in 6 partite di pre stagione con i Cleveland Cavaliers ha fatto registrare una media di 7.2 punti e 1.5 assist per partita in 13.3 minuti medi di impiego. Non sarà certo un rinforzo in grado di migliorare sensibilmente una franchigia le cui ambizioni di titolo sono state irrimediabilmente spazzate via dall’infortunio occorso in estate a Paul George durante uno scrimmage con USA Team e dalla rinuncia a Lance Stephenson accasatosi agli Charlotte Hornets, ma è una mossa necessaria per rimpolpare un roster messo a nudo dai recenti k.o. di George Hill, C.J. Watson ed il neo-Pacer, Rodney Stuckey.

Ish Smith ai Thunder – L’unica franchigia in grado di contendere lo scettro di squadra più sfortunata di questo inizio di stagione agli appena citati Pacers, sono i Thunder, privi ancora a lungo di Kevin Durant, Russel Westbrook ma non solo. Problemi fisici in serie che hanno spinto Sam Presti ad esercitare la hardship rule per mettere sotto contratto Ish Smith senza dover tagliare, così, un giocatore. Oklahoma conta adesso, grazie a questa operazione, 16 giocatori a roster.