Doc Rivers, Paul Pierce, Kevin GarnettMentre imperversano le Finals NBA, il resto dei team non sta solo a guardare chi uscirà vincitore dalla sfida tra gli Spurs e gli Heat, ma si stanno già impegnando per costruire il futuro della propria franchigia magari per di essere al posto delle due finaliste in uno degli anni a venire.

Mercato. La principale notizia di mercato che sta tenendo banco nelle ultime ore è la vicenda che vede coinvolti i Los Angeles Clippers e i Boston Celtics. Sembra ormai finita completamente l’era targata Big Three (poi divenuti Big Four prima di perdere Ray Allen nella passata estate) in maglia biancoverde. A Boston si pensa al futuro. Un futuro che potrebbe non vedere coinvolto neanche Doc Rivers, il coach molto corteggiato dai Clippers. Ma quelli di Los Angeles dai Celtics non vorrebbero solo il coach, ma anche i due veterani perno di questi ultimi anni: Kevin Garnett e Paul Pierce. I Clippers difatti vorrebbero acquisire tutto il terzetto, con ovviamente Rivers che dovrebbe ottenere il “rilascio” dai Celtics per potersi trasferire eventuale alla corta di Sterling, che sembrerebbe disposto a cedere DeAndre Jordan ed eventualmente Butler, richiesto dalla controparte, con un paio di scelte al draft più soldi, ma non Eric Bledsoe. Il nodo che sta difatti trattenendo la trattativa dal decollare è proprio il desiderio di non privarsi in questo modo del forte play, quest’anno secondo di Paul. Quindi lo scenario che si sta parando dinanzi è quello di rinunciare a Pierce e prendere solo il pacchetto Rivers-Garnett con DeAndre Jordan, scelte e soldi pronti sul piatto. Stando però alle ultimissime notizie sembra che i Celtics vogliano necessariamente Bledsoe come priorità nella trade, anche per cautelarsi in attesa del recupero di Rondo. Si attendono sviluppi. I Clippers starebbero pensando anche all’ipotesi suggestiva Dwight Howard.

Bledsoe rimane comunque il nome più caldo perché ritenuto in grado di poter avere una propria squadra da condurre, senza essere limitato ancora a fare la riserva. Non solo Boston lo ricerca, i Magic ad esempio sono un’altra di quelle squadre che punta forte su di lui per iniziare il nuovo ciclo. A tal proposito per soddisfare la dirigenza dei Clippers si sta inserendo un terzo team nel possibile scenario di scambio, molto probabilmente perché nessuna combinazione di nomi di quelli nel roster del team della Florida stuzzica i losangelini. Il terzo team prescelto è Indiana, che non è frettolosa di cedere Granger, anzi, ma è pronta a farlo se arrivasse la giusta occasione. L’abbozzo di proposta sarebbe quello di mandare Bledsoe ai Magic, Afflalo si accaserebbe nell’Indiana e Granger arriverebbe alla corte del nuovo coach dei Clippers. Ovviamente questa è solo un’ idea che deve assolutamente essere completata con l’inclusione di scelte e forse di giocatori di secondo piano per portare al giusto equilibrio nella trade. Sebbene Afflalo sia un ottimo giocatore, in linea con il progetto Pacers, il suo contratto e lo squilibrio con il possibile partente Granger, stanno facendo titubare Indiana.

Per un play di riserva in probabile rampa di lancio, ve ne è un altro anch’egli corteggiato ma che resterebbe secondo playmaker anche in un’eventuale nuova squadra. Si parla di Will Bynum, che va a scadenza coi Pistons e potrebbe essere un buon rinforzo per molte squadre. Detroit lo vorrebbe trattenere essendo un elemento nella rotazione, ma l’interesse dei Lakers e dei Knicks potrebbe essere l’ultimo decisivo tassello per alimentare la volontà di cambiare aria del giocatore.

General Manager. Dopo la dipartita di Masai Ujiri, direzione Canada, anche il suo vice ai Nuggets si accaserà altrove, facendo il definitivo scatto di carriera. Difatti Pete D’Alessandro sarà il nuovo GM dei Kings, andando a sostituire Geoff Petrie. Molto probabilmente le prime mansioni saranno quelle di valutare con dirigenza e staff, la situazione dei migliori due giocatori del club ovvero Cousins ed Evans.

Coach. Quest’anno il mercato legato agli allenatori è molto vivo, le panchine che ad oggi hanno un nuovo proprietario sono numerose e ben presto si aggiungerà anche quella di Memphis. I Grizzlies negli ultimi giorni hanno sentito anche Alvin Gentry e dal colloquio effettuato sembra che le quotazione dell’ex allenatore dei Suns si siano alzate a dismisura. Niente è ancora ufficiale ma le due parti si sono molto avvicinate.

Nel frattempo le squadre che hanno già ufficializzato il nuovo head coach stanno muovendosi per rimpolpare il comparto assistenti. Una di queste è Atlanta che dopo aver messo saotto contratto già Snyder come assistente di Budenholzer, ora ha ufficilizzato anche l’arrivo di Darvin Ham. Quest’ultimo proviene da Los Angeles sponda Lakers.

Lakers. A proposito dei gialloviola, è notizia quasi certa che i Lakers non punteranno ad una sign and trade con Howard. Questo farà in modo che il giocatore per arivare al massimo salariale dovrà necessariamente rimanere con loro e nel caso non lo faccia sarà un semplice free agent. Ovviamente la mossa va anche a discapito dei Lakers che potrebbero perdere Howard senza ricavarvi nulla. Possibile causa di tale scelta è anche il fatto che si pensa che Dwight abbia già scelto l’ipotesi di un approdo ai Rockets e i losangelini non avrebbero in mente nessun tipo di guadagno che non si chiami Harden (incedibile) da poter chiedere in contropartita.

Rockets. Rimanendo in ambito Rockets, Houston ha reso formale la decisione di non esercitare le team option dei contratti di Brooks e Delfino. La formalizzazione è avvenuta quando la dirigenza dei “razzi” ha comunicato direttamente agli agenti dei giocatori la decisione presa. Questa mossa serve a liberare ulteriore spazio salariale per i free agents da firmare in estate.

Draft. Circola da tutte le parti il nome di Muhammad, che negli ultimi tempi è stato accostato a numerose franchigie senza però trovare vere conferme dai diretti interessati. Questa volta è il turno dei T-Wolves e della loro scelta numero 9.  In giornata si terrà il provino che potrebbe essere decisivo per chiarire le idee a Minnesota che nel frattempo sta monitorando anche Caldwell-Pope.

Jazz e Warriors. Marvin Williams e Brandon Rush saranno ancora giocatori rispettivamente di Utah e Golden State. I due hanno entrambi esercitato la player option e resteranno ancora per un anno nei loro team a meno che non finiscano coinvolti in qualche trade.

Per due giocatori che restano ancora nel contratto, due ne escono. Si tratta di CJ Watson e di Andre Iguodala. Il primo ha deciso di divenire free agent, liberandosi dai Nets, per sondare il mercato, mentre l’ala dei Nuggets è alla ricerca di un pluriennale.