DeMar DeRozan, guardia dei Toronto Raptors e All Star NBA

DeMar DeRozan, guardia dei Toronto Raptors e All Star NBA (getty images)

E’ stata una serie lunghissima, giocata da due squadre reduci da due gare 7, piena di colpi di scena, combattutissima nei primi episodi della serie e molto meno negli ultimi, anche a causa dei tanti, troppi, infortuni, che hanno limitato entrambe le squadre, ma alla fine a festeggiare sono i Toronto Raptors che accedono così alla prima finale di Conference della loro storia. I canadesi, come anche i Miami Heat, ieri, si sono ritrovati a disputare la partita più importante dell’anno senza pezzi importanti. Da una parte mancava Jonas Valanciunas e c’era un DeMar DeRozan (28 punti) alle prese con seri problemi a un dito), dall’altra mancavano Chris Bosh e Hassan Whiteside e a pagare pegno sono stati proprio i ragazzi di coach Spoelstra. L’intuizione di gara 6. questa volta, non ha funzionato: Justise Winslow, nonostante una buona partita, non è un centro di ruolo e lo small ball “estremo” giocato da Miami non ha portato i risultati sperati. Il computo finale dei rimbalzi dice 50-30 in favore di Toronto. I “Raps” hanno dominato sotto le plance con Patterson e Biyombo e i 20 rimbalzi offensivi di squadra conquistati dai canadesi, alla fine, hanno pesato eccome.

Eppure Miami, nonostante le difficoltà al tiro da 3 punti (7/25 di squadra) e lo scarso apporto della panchina (18 punti complessivi) ha giocato una grande partita per tre quarti e a 12 minuti dalla fine della partita aveva solamente sei punti da recuperare agli avversari. Tutti i membri del quintetto base hanno chiuso in doppia cifra con i soliti Wade e Dragic a guidare la truppa, con 16 punti a testa. Toronto, che ha fatto gara di testa per tutto il match, ha sfruttato la maggior freschezza atletica e soprattutto la spinta di un pubblico caldissimo. Non è una caso che a decidere, con una prestazione super da 35 punti, 7 rimbalzi e 9 assist (5/7 da 3) sia stato quel Kyle Lowry che lontano dalle mura amiche spesso ha faticato. E’ lui uno dei protagonisti assoluti del quarto periodo di puro dominio tecnico ed emotivo messo in piedi dai Raptors. Per spiegare bene cosa è successo basta citare il parziale degli ultimi 12 minuti, un 30-11 in favore dei padroni di casa che non ammette repliche.

Senza Valanciunas Toronto si prepara ad affrontare Cleveland: per la prima volta non avrà il fattore campo a disposizione, ma può gongolare per la crescita di Biyombo e soprattutto per la fiducia ritrovata da parte di Lowry e DeRozan, per fermare Lebron e compagni i due All Star dovranno giocare una serie di altissimo livello su entrambi i lati del campo e Carroll dovrà difendere fortissimo (per quanto possibile) su James, altrimenti l’avventura per la squadra di Casey finirà qui.

(2) Toronto Raptors – (3) Miami Heat: 116-89 (4-3)


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