Stanotte gara 4 (alle 3.30 italiane), già decisiva per gli Spurs dopo la redemption di Vince Carter in gara 3. Ma quanto rischiano davvero Tim Duncan e compagni?
Negli ultimi giorni della stagione regolare NBA, si è diffusa un’impressione condivisa da fan e opinionisti: nessuno voleva giocare contro i Grizzlies. Nella lotta per i playoff, infatti, i Memphis Grizzlies venivano percepiti come una squadra molto pericolosa, e alcuni hanno pensato che gli Oklahoma City Thunder e i San Antonio Spurs potessero tenere un occhio alla classifica cercando di evitare Memphis al primo turno. Com’è noto, i Thunder si sono “aggiudicati” il duello seconda-settima contro i Grizzlies, duello che – come previsto – è molto combattuto. Ma gli Spurs, che si sono guadagnati il duello prima-ottava contro i Dallas Mavericks, un po’ ironicamente hanno ottenuto un accoppiamento almeno altrettanto difficile.
L’emblema della serie tra le due texane è certamente il buzzer-beater di Vince Carter che ha messo a tappeto gli Spurs a Dallas e ha permesso ai Mavericks di andare in vantaggio 2-1 nella serie. I Mavs sono stati molto continui nelle tre partite, e hanno sfornato prestazioni che pochissimi appassionati e opinionisti sembravano aspettarsi. Ma quanto sono nei guai gli Spurs, sotto 2-1? Diamo uno sguardo più da vicino alla loro situazione.
Si inizia con gara 4, questa notte a Dallas. I Mavs, ai playoffs, hanno sempre un’atmosfera vivace tra le mura amiche, e hanno già dimostrato di poter competere alla pari con gli Spurs (malgrado la stagione regolare abbia dato indicazioni contrarie). Di conseguenza, le quote per la prossima partita si sono assottigliate, come a suggerire un’altra partita punto a punto. In generale, una testa di serie numero 1 ha quote molto favorevoli anche in trasferta contro l’ottava, e per ora gli Spurs mantengono un certo margine, con la vittoria questa notte quotata a 1,50 rispetto al 2,40 per i Mavericks. Questo riflette lo status, la continuità e l’eccezionale stagione degli uomini di Gregg Popovich. Tuttavia, il divario nella quota è molto sottile per un match-up prima-ottava, e suggerisce che persino i bookmaker e i pronostici più avanzati stanno considerando la possibilità che i Mavericks continuino a tenere aperta questa serie. (Fonte: Gioco Digitale)
Ma quali sono le informazioni a supporto di questo assottigliamento delle quote? O forse il margine più stretto è semplicemente la conseguenza del fatto che i Mavs sono in vantaggio per 2-1 e si inizia a pensare a un potenziale upset? Certo, è difficile effettuare valutazioni con un campione di sole tre partite, ma alcune indicazioni statistiche sono preoccupanti per gli Spurs. Il dato più preoccupante in assoluto è quello della media dei punti a partita degli “Speroni”, scesa da 105,4 nella stagione regolare a 96,7 nei playoffs. Tendenza non inusuale nella post-season, quando le difese si fanno più arcigne, ma che diventa preoccupante se si pensa da dove sono venuti a mancare questi punti: i role player di San Antonio sono infatti scomparsi. Marco Belinelli, Patty Mills e Danny Green, complessivamente 30,7 punti a gara in questa stagione, sono scesi a 11,7 in queste prime tre gare di playoffs, ed è molto difficile chiedere al solito terzetto della vecchia guardia, composto da Tim Duncan, Manu Ginobili e Tony Parker, di tenere a galla la barca da solo. Nelle file dei Mavs, invece, le statistiche corrispondenti sono più simili a quelle registrate in stagione regolare, anche se certamente Devin Harris e Dirk Nowitzki hanno dato un contributo straordinario nelle tre sfide. (Fonte: ESPN)
È quindi abbastanza chiaro che questa è diventata una serie molto imprevedibile, se non addirittura leggermente orientata in favore degli uomini di Rick Carlisle. Ma a confortare i tifosi dei neroargento accorrono i dati storici, che vedono una testa di serie numero 1 ancora fortemente favorita in qualsiasi serie. A dire il vero, questo argomento era già stato approfondito prima dell’inizio dei playoffs 2014, dal momento che delle cinque vittorie dell’ottava classificata nelle ultime 60 serie di primo turno (dal 1984), ben due si sono verificate nelle ultime tre stagioni. E quest’analisi va oltre, rilevando che, in quello stesso lasso di tempo, le teste di serie della NBA hanno perso solo l’8% delle serie di primo turno, cifra significativamente inferiore rispetto a tutti gli altri principali sport americani. La differenza tra la prima e l’ottava classificata in NBA, dunque, sembra essere maggiore di quanto si possa supporre, il che naturalmente rende un upset meno probabile. (Fonte: USA Today)
Insomma, quanto sono davvero nei guai gli Spurs? I numeri più ragionevoli sembrano suggerire che possano ancora trovare un modo per uscire vincitori dalla serie, poiché rimangono favoriti per gara 4 a Dallas e le probabilità, storicamente, sono ancora dalla loro. Finora il verdetto del campo, tuttavia, ha messo a nudo molte lacune dei vicecampioni in carica, e se i Mavericks questa notte esulteranno di nuovo potremmo prepararci ad assistere al terzo upset prima-ottava in quattro anni.