Nella notte di sabato ci ha lasciato Rick Majerus, uno dei più grandi allenatori contemporanei al college.
Il suo cuore, che durante la sua carriera lo ha tormentato più delle difese degli avversari, ha smesso di battere. Majerus aveva dovuto lasciare la sua ultima squadra Saint Louis in Agosto a causa delle sue condizioni di salute ed a metà novembre la sua università aveva confermato che non sarebbe tornato in panchina, dopo che Majerus aveva riportato i Billikens al Torneo NCAA dopo una lunga assenza e messo alle corde Michigan State. Personaggio istrionico e spiritoso, un cervello totalmente dedicato al basket in grado di creare capolavori come la corsa dei suoi Utah Utes sino alla finale NCAA nel 1998 con una squadra condotta da Andre Miller e Michael Doleac ma soprattutto dalle sue invenzioni in panchina. Considerato uno dei coach più bravi ad allenare i big men, cominciò la sua carriera a Marquette partendo dal basso, dopo una mediocre carriera da giocatore come walk on nei Golden Eagles (che allora si chiamavano Warriors), come assistente di Al McGuire di cui fu erede, nel college del Wisconsin allenò Doc Rivers a cui affibbiò il suo nick name. Passò poi a Ball State, dopo un’esperienza sfortunata coi Milwaukee Bucks, portandoli al torneo NCAA.
Poi la magica corsa con Utah dal 1989 al 2004 interrotta da un delicato intervento al cuore, dopo qualche stagione da analista per la ESPN tornò alla sua amata panchina nel 2007 a Saint Louis.
Consigliamo a tutti gli appassionati la lettura della sua autobiografia “My life on a napkin“, noi la divorammo in un viaggio intercontinentale… So long coach…