Corsi e ricorsi storico-sportivi.

All’alba della nuova stagione, con ogni probabilità rivivremo una delle più importanti rivalità cestistiche all’interno della Big 12: quella tra Kansas e Texas. Con questo non significa che il resto della carovana sia priva di altri motivi di interesse. Anzi. Ma la rivalità tra le prime due della classe sarà il leitmotiv del campionato arrivato ai nastri di partenza. Ed ecco che sinteticamente, esponiamo attraverso il nostro classico power ranking pre-stagione, i principali attori e i rapporti di forza tra le protagoniste.

Per le mani di Alexander the Beast, passano molte delle fortune di Kansas in questa stagione (foto cardinalsportszone.com)

Per le mani di Alexander the Beast, passano molte delle fortune di Kansas in questa stagione (foto cardinalsportszone.com)

Power Ranking

1. Kansas Jayhawks. Passano gli anni, e ritroviamo li in cima, ancora una volta Kansas, come favorita per la vittoria della conference. Forza di un programma cestistico, tra i primi della nazione per capacità di reclutamento e livello tecnico. Partiti Embiid e Wiggins, a Kansas arrivano Cliff Alexander e Kelly Oubre. Il primo sembra un personaggio uscito da un film della Marvel. È una sorta di piccolo Hulk, irrangiungibile per energia in campo, rimbalzista granitico e istintivo stoppatore. Quel tipo di giocatore che ti fa saltare dal cuscino del divano per la violenza delle proprie bimani. Oubre invece è l’altro freshman di alto pedigree. Ala davvero interessante – lo abbiamo seguito alla high school e riteniamo stupirà non pochi – e tiratore indefesso. È un 6-7 quindi, complesso rebus per i pariruolo che devono difendere su di lui. Del roster della scorsa stagione, tornano Perry Ellis e Wayne Selden Jr. A questi deve essere aggiunto l’interessante freshman Sviatoslav Mykhailiuk . Lui è 6-8. Kansas si configura cosi come davvero alta nel roster e con tante diverse combinazioni tecniche affidate alle mani sapienti di coach Self. A nostro avviso, sarà l’entrante Devonte Graham l’ago della bilancia per i Jayhawks, e prevediamo che lo stesso scalzi Frank Mason nella posizione di point guard designata, ben presto in stagione.

2. Texas Longhorns. Sorride coach Barnes e con lui, sorridono i tifosi di Texas: l’arrivo di Myles Turner rappresenta con buone probabilità, quella variabile in grado da sola, di bilanciare l’equazione della loro intera stagione. Questo perché ad un’ossatura praticamente integra rispetto alla scorsa stagione, si viene cosi ad aggiungere uno dei primi tre giocatori della nazione. E parliamo di un roster che conta ancora il playmaker Isaiah Taylor, e i lunghi Jonathan Holmes e Cameron Ridley. Quello che ci piace in particolare di questa squadra è la profondità del roster. Agli ultimi due giocatori citati si aggiungono in primis Javan Felix, Prince Ibeh. Citazione a parte per DeMarcus Hollarnd, miglior difensore perimetrale della squadra. I Longhorns appaiono davvero con le carte in regole per contendere a Kansas, lo scettro della conference.

3. Iowa State Cyclones. Non si è ancora spento l’eco delle vittore della scorsa stagione, e i Cyclones si presentano al nastro di partenza di questa, con mal celate – e giuste – ambizioni di tornare ad essere protagonisti. Certo, da un lato, sono partiti DeAndre Kane e Melvin Ejim; da un altro però sono rimasti George Niang e Dustin Hogue. A questi vanno aggiunti il transfer entrante Bryce Dejean-Jones, di cui continuano ad arrivarci reports entusiastici, e Monte Morris, anch’esso in rampa di lancio. Tra parentesi, a riguardo il primo, vi ricordate come sono bravi con i transfer ad Ames ? In sostanza, ad Iowa State hanno meno talento, ma sanno davvero come fare le cose per bene. Veramente bene. Secondo noi, chi vuole vincere la conference deve vedersela con i Cyclones. E occhio, radio Ames ci invita a tenere davvero d’occhio Jameel McKay. E cosi, come lo scorso anno vi avevamo annunciato l’esplosione di Joel Embiid, quest’anno facciamo lo stesso – anche se con le dovute proporzioni, ed in termini di giocatore rivelazione – con McKay.

Marcus Foster chiamato a tanti straordinari in questa stagione (foto rushthecourt.net)

Marcus Foster chiamato a tanti straordinari in questa stagione (foto rushthecourt.net)

4. Kansas State Wildcats. Puntata facile facile. Le nostre, come le fisches – e le speranze – di coach Bruce Weber sono puntate di nuovo sulla combo guard Marcus Foster ai nastri di partenza della nuova stagione. Quindi la domanda fondamentale sarà : “Chi il migliore complemento alla sua pallacanestro?”. Con ogni probabilità sarà l’entrante ed interessante transfer Justin Edward. A noi intriga tantissimo Stephen Hurt che seguiremo con molta attenzione. Complessivamente Wildcats con rotazioni tutte da stabilire da un lato, e dall’altro molto profondi. Nella scorsa stagione ottavi in attacco nella conference per Adj.Eff. Tendenti inoltre alla palla persa in attacco, deficitari a difendere il proprio tabellone (noni nella Big 12), e al 67% ai liberi. La condizione di salute di altre squadre dovrebbe permettere di stabilirsi nella parte alta della Conference. Battibili da tutti e anche pericolosi per tutti. Dove si fermerà l’ago della bilancia?

5. Oklahoma Sooners. Molti indizi prodromi ci fanno propendere a prevedere una stagione positiva per i sooners. Sono ben 4 i giocatori partenti della scorsa stagione di ritorno al via di quella che ci apprestiamo a vivere. Buddy Hield, Isaiah Cousins, Ryan Spangler, rappresentano dell’ottimo – non eccelso – materiale tecnico-umano, sul quale aggiornare un play book già positivo e già efficacemente sostanziato nello scorso campionato: quinti in attacco e secondi in difesa nella conference per efficienza. Da valutare l’apporto dell’entrante transfer TaShawn Taylor. Coach Kruger poi rappresenta un assegno in bianco quando si tratta di far stillare fino all’ultima goccia di talento dal roster che ha disposizione. Sooners spigolosi per tutti. Per noi parteciperanno di nuovo al torneo NCAA.

6. Baylor Bears. Lo confessiamo: non siamo estimatori del lavoro degli ultimi anni di coach Drew. Lo siamo di più della persona. E più di singoli talenti, quello che ci spiazza dei Bears – tasto che abbiamo già toccato in altre sedi – è la situazione generale del programma. Certo di talento da quelle parti ne è passato parecchio e i risultati non sono stati proporzionali ad esso. La squadra in questa stagione, Kenny Cherry a parte, appare tutta da scoprire. Certo il big man Rico Gathers, può supportare la causa, ma oltre a lui, il roster appare privo di muscoli e taglia li davanti. Però più che al talento di quest’anno, non ci convince molto come detto in apertura, la salute dell’intero programma. Magari questa stagione può passare rapidamente, ma ai nastri della prossima, con un altro anno sulle spalle, sarà arrivato il momento per coach Drew di tirare le somme?

7.Oklahoma State Cowboys. Cowboys il sogno appare finito. Dopo la stagione di enormi attese, la scorsa, travolta anche da una buona dose di sfiga, dal nervosismo latente di Marcus Smart e da una panchina apparsa da un certo punto in poi davvero corta. Per la prima volta rispetto agli ultimi anni la squadra sarà ogni sera nelle mani del senior Le’Brian Nash e finalmente, capiremo la sua reale dimensione di pallacanestro. Ed è sicuramente una splendida notizia il ritorno in campo di Michael Cobbins oltre alla permanenza del tiratore Phil Forte. Segnaliamo inoltre la presenza nel roster di Anthony Hickey – scrivetevi il nome da qualche parte- , potenzialmente un difensore d’elite. Ancora una volta ad affossare la loro stagione, potrebbe essere una panchina davvero corta. Il sogno appare davvero svanito.

8. West Virginia Mountaineers. Una delle incognite più intriganti della stagione appare fin da ora West Virginia. La squadra appare ancora, perfettamente in grado di far salire ogni sera il carattere fumantino di coach Bob Huggins. Juwan Staten ne è la stella, e dopo l’esplosione della scorsa stagione (18.1 punti di media), è atteso ad un’altro grande campionato. Dietro di lui il solido Devin Williams, il freshman Elija Macon, tra i giocatori più interessanti. Molte tessere si devono incastrare per potere concretizzare una stagione positiva, ed i Mountaineers al momento ci sembrano inferiori anche a Oklahoma State. Ma giusto sottolinearlo, era imprevedibile anche il salto triplo di Staten. Cosi West Virginia potrebbe risalire di qualche posizione nella classifica di fine stagione. Al momento il torneo NCAA appare un traguardo molto lontano.

9. Texas Tech Raiders. Stagione di sofferenze quella che attende Texas Tech. La squadra ha un tasso medio di talento di poco superiore a quello di TCU, ma è più profonda e guidata dalla sapienza cestistica di coach Tubby Smith. Il nostro ha un compito improbo: il solo Robert Turner appare l’unico in grado di battagliare per far punti e produrre pallacanestro. Ben 5 i freshmen a roster. Per loro probabile qualche vittoria contro le prime nel corso del cammino della stagione.

10. TCU Horned Frogs. Risulta difficile sostenere il diritto di cittadinanza di TCU in questa difficile conference. La squadra di Trent Johnson appare del tutto impreparata per talento e profondità per cancellare quel record di 0-18 prodotto nella scorsa stagione. Sono 3 i senior presenti nel roster: Kyan Anderson, Amric Fields e Trey Zeigler. Dietro di loro, solo bricioline di pallacanestro. Magari la classica vittoria emotiva da raccontare ai nipoti, potrebbe scappare durante la stagione. Ma al momento, dopo i 6 mesi di luce, sembrano arrivati i 6 mesi di buio da quelle parti.