Al termine del calendario stagionale della Big 12, connotato da un innegabile aumento della competitività generale e in attesa di sciogliere il nodo dell’espansione numerica della Conference, è andata in scena la scorsa notte la finale del torneo nella quale ha prevalso Iowa State 70-66, su una Kansas in piena difficoltà nel secondo tempo in difesa.

coach Hoiberg sorride, la sua Iowa State ha battuto Kansas nella finale del torneo (photo veidoo.com)

coach Hoiberg sorride, la sua Iowa State ha battuto Kansas nella finale del torneo (photo veidoo.com)

Ancora una volta le palle perse dei Jayhawks hanno pesato come macigni (12), e questo lo ribadiamo è un campanello d’allarme anche per il torneo NCAA. Primo tempo in cui i colori di Kansas hanno prevalso in lungo e in largo: 37 a 23 il parziale a loro favore. Nella ripresa i giocatori di coach Self hanno portato il loro vantaggio nel punteggio ad un confortante +17 in teoria. Abbiamo scritto in teoria, perché proprio questo vantaggio è sembrato la chiave mentale dell’incontro. Da un lato i giocatori di Kansas sono sembrati calare nella propria intensità. Dall’altro lato i giocatori di coach Hoiberg hanno cominciato a giocare in attacco con urgenza e quest’ultima è diventata la parola chiave della seconda frazione. Urgenza per i Cyclones di ritornare in partita. Urgenza per Kansas di frenare l’emorragia di canestri che gli avversari hanno cominciato a segnare negli ultimi 10 minuti di partita, specialmente con questi ultimi che attaccavano il canestro con continuità. E cosi a sentire l’urgenza di un cambio tattico è stato coach Self e la sua scelta è ricaduta su una inusuale – per lui e per l’importanza della gara – zona 3-2.

Se da un lato questo cambiamento difensivo ha azzerato la facilità con cui i Cyclones andavano a canestro e il ritmo con cui attaccavano lo stesso, dall’altro i Jayhawks, bloccati da un sistema difensivo che non era proprio nelle loro corde, hanno sofferto ad andare a rimbalzo con i giocatori di coach Hoiberg che sgattaiolavano con abilità dietro le loro linee create dalla zona, procurandosi dei vitali tiri liberi. L’aver abbassato il numero dei possessi gara, ha permesso a Kansas di tornare in partita in attacco e portare il deficit di punteggio ad un possesso di differenza, senza poter comunque impattare sull’andamento della gara. E deve essere sottolineato nell’economia della contesa, come sia completamente mancato ad Iowa State il loro tiro da tre punti, per tutto merito dei giocatori di Kansas abili nel difendere sui potenziali tiratori avversari. I Cyclones hanno vinto tirando 2-16 dal campo da tre, quando in stagione nelle partite di Conference hanno registrato una percentuale di realizzazione del 39%. A livello di singoli, non è bastato a Kansas un Wayne Selden da 25 punti. Quest’ultimo è uscito anzitempo per i 5 falli commessi ed è stato coinvolto nella frustrazione della squadra a livello difensivo. Il suo compagno Frank Mason ha registrato un terribile 1-8 da 2 punti nella partita. Dall’altra parte della barricata George Niang è stato il miglior realizzatore con 19 punti, in una squadra in cui 4 giocatori sono andati in doppia cifra per punti segnati.

Ed ora attendiamo di conoscere la composizione del tabellone NCAA e le teste di serie assegnate alle papabili protagoniste.