Mentre aumentano vorticosamente le X segnate sul calendario del basket NCAA, vediamo di sintetizzare con la nostra Top 10 quanto è emerso fino ad ora in stagione, sottolineando come sia la difesa in particolare a segnare la maggior differenza rispetto allo scorso campionato:

Coach Wright ha tante ragioni per sorridere (photo phillyinfluencer)

1.Villanova. Il miglior attacco della nazione che è già una forma d’arte sportiva a nostro modesto avviso. Il modo in cui eseguono i loro giochi, un sistema confezionato ad arte per quel roster li ha portati finora a segnare 1.30 punti per ogni possesso nella BE, andando raramente in lunetta rispetto ai loro tentativi dal campo e con un lavoro a rimbalzo offensivo molto sotto la media nazionale. Un attacco del genere oscura anche la loro brutta difesa che permette agli avversari di segnare 1.10 punti a possesso sempre nella loro Conference. Se non fosse per la sconfitta contro Butler il loro ruolino di marcia sarebbe immacolato. Per vincere il torneo NCAA prima si dovrà bussare alla loro porta.

2. Purdue. La sorpresa della stagione in lungo in largo. I loro miglioramenti offensivi sono stati enormi rispetto alla scorsa stagione e attualmente per efficienza offensiva sono la terza squadra della nazione pur navigando nella non semplice Big 10. Nella loro Conference tirano con il 44% da tre e se migliorano il lavoro a rimbalzo offensivo possono diventare protagonisti anche nel torneo NCAA. Al momento hanno un record di 19 vinte consecutive.

3. Virginia. La migliore difesa della nazione ha superato anche l’esame Duke di recente. Un pò snobbata dal recente AP Poll, Virginia pur non avendo una dimensione offensiva tra le migliori 30 della NCAA, rimane una delle squadre più solide in assoluto. Eseguono la pack line in modo svizzero. Signori, anche per il torneo NCAA si passa da loro.

4. Michigan State. Può fare specie vederli in questa posizione nella nostra Top 10, ma la squadra di coach Izzo, sembra aver superato lo scoglio rappresentato dalla sconfitta contro Ohio State. Le loro statistiche si mantengono in linea per essere tra le protagoniste nel rush finale della Big10. Tirano con il 40% da tre e lavorano benissimo a rimbalzo offensivo. In entrambi i lati del campo sono deficitari in termini di palle perse: in pratica sono ultimi nella Conference sotto le rispettive voci. Se sistemano questi due aspetti, per noi restano una delle squadre protagoniste. In più sono allenate da una delle migliori menti cestistiche della nazione. Parleremo sicuramente di nuovo di loro.

Coach Cronin ha portato di nuovo Cincinnati in vetta alla AAC (photo sbnation)

5. Cincinnati. Prosegue imperiosa anche la marcia della squadra di coach Cronin, al momento ha un record di 14 vittorie consecutive, grazie ad una favolosa difesa che ha tenuto i rivali di Conference a 0.83 punti segnati per possesso offensivo, ed è eccellente anche il loro lavoro a rimbalzo offensivo. Il calendario delle prossime partite nella AAC prevede 5 gare in trasferta, ma Cincinnati appare al momento la favorita per vincere anche il torneo della loro Conference.

6. Texas Tech. La sorpresona della stagione nella Big 12. La squadra di coach Beard ha un record di 7 vinte e 3 perse al momento e ha fatto sensazione con le vittorie contro Kansas, West Virginia e Texas in particolare la squadra di coach Beard, ha ottenuto questo record grazie alla migliore difesa della Conference e la terza migliore della nazione per efficienza difensiva. Aspetto questo che bilancia il paradossale peggior attacco della Big 12 per efficienza offensiva. In particolare i Red Raiders, sempre nella Big 12 sono la squadra che perde più palloni, quella che segna meno da tre e quella che subisce più stoppate. Hanno il vantaggio di ricevere sia Oklahoma che Kansas in casa tra le prossime partite in programma.

7. Ohio State. La squadra di coach Holtmann, sta giocando una grandiosa stagione. La recente sconfitta contro Penn State ha interrotto una striscia di 8 vittorie consecutive. I Buckeyes per efficienza difensiva sono i migliori nella Big 10, mentre lo scorso anno erano gli ultimi nella stessa statistica. In attacco realizzano con continuità, registrano poche palle perse e sono i migliori realizzatori all’interno dell’area avversaria. Hanno in programma 3 trasferte difficili specialmente il prossimo 7 Febbraio contro Purdue, ma per il momento sono una delle sorprese della stagione.

8. Arizona. La squadra di coach Miller è in linea con le statistiche della scorsa stagione, e al momento di scrivere queste righe, ha un record di 9 vinte e 2 perse (si sono infranti contro il muro di Washington lo scorso sabato). Mentre in attacco si può parlare per efficienza del sesto attacco della nazione, è in difesa che la squadra manifesta i propri problemi. In particolare, considerando le partite della Pac12, la media delle palle perse degli avversari con le loro percentuali da tre, affossano l’ottimo lavoro a rimbalzo. USC e Washington al momento sono le avversarie più credibili dei Wildcats.

9. Auburn. Coach Perl, dopo 3 anni di intenso lavoro, ha impiantato in modo definitivo nel core dei Tigers, una pallacanestro imperniata sull’alto numero di possessi, sui tiri da tre e sulle poche palle perse e ha cominciato a ricevere i primi dividendi. Il risultato è che la squadra ha il miglior record nella Southeastern Conference, e considerando le migliori rivali in classifica, ha il vantaggio di ricevere Kentucky in casa. A parte a rimbalzo difensivo, dove vanno male, i Tigers impongono molte palle perse e difendono benissimo sui tiri da tre avversari.

10. St.Mary. Pur giocando nella WCC, e quindi lontano dai principali riflettori della nazione, St. Mary sta giocando un’ottima stagione, ha un record di 18 vinte consecutive, ha già battuto Gonzaga e la riceverà in casa il prossimo 10 Febbraio.