NEW YORK, NY - MARCH 18:  The Stephen F. Austin Lumberjacks bench reacts in the first half against the West Virginia Mountaineers during the first round of the 2016 NCAA Men's Basketball Tournament at Barclays Center on March 18, 2016 in the Brooklyn borough of New York City.  (Photo by Elsa/Getty Images)

Esultanza contenuta per SFA: i Lumberjacks conoscono il proprio valore (Photo by Elsa/Getty Images)

La seconda giornata di gare non ha mancato di regalarci un notevole upset e anche qualche conferma, andando a completare un quadro del secondo round che sicuramente tra le tante favorite della vigilia ci presenta un’invitata solo apparentemente fuori posto.

Naturalmente parliamo di #14 Stephen F. Austin che ha, è proprio il caso di dirlo, “regolato” #3 West Virginia con il risultato finale di 70 a 56. Come già si sapeva in sede di preview i Lumberjacks sono i dententori della più lunga striscia vincente della Division I, hanno già conosciuto il Torneo NCAA e sono forse gli unici nella nazione a riuscire ancor meglio di West Virginia in quello che ai Mountaineers riesce meglio, ovvero il pressing forsennato. Visto il valore della squadra di Huggins, la maggiore fisicità e la più alta competitività affrontata in stagione WVU pareva comunque poter sgusciare al secondo turno, ma i Lumberjacks e la loro difesa hanno superato ogni aspettativa: West Virginia è stata costretta a 22 palle perse, mentre dall’altra parte Jared Johnson di SFA ha definito il pressing di WVU né più né meno di quello che loro affrontano quotidianamente in allenamento ed in effetti così è parso, dato che i campioni della Southland hanno perso solamente sette palloni in tutta la partita.

Ottimo il lavoro svolto anche su Devin Williams che, nonostante i 17 rimbalzi, è stato limitato a 12 punti, con i primi dal campo giunti solamente a 10′ dal termine della gara. In una partita dalle percentuali orrende per entrambe le squadre sono stati importanti anche i tiri liberi in cui SFA ha avuto la meglio con un 29 su 39 guidato dal quasi perfetto 19 su 20 di Thomas Walkup, autore di 33 punti.

I Lumberjacks possono ora sognare in grande, ma il prossimo ostacolo sarà l’attacco di #6 Notre Dame, apparso in forma smagliante nella sfida vinta 70 a 63 su #11 Michigan: il 58% dal campo e il 53% da tre non si vedono tutti i giorni, ma le sedici palle perse commesse contro la non irreprensibile difesa di Michigan mettono molta preoccupazione in vista della sfida del secondo round. Michigan pur tirando parecchio peggio è rimasta in partita proprio grazie ai suddetti turnovers, ma gli Irish alla fine sono riusciti a chiudere i bulloni in difesa nei momenti più importanti, come quando hanno negato a Zak Irvin una facile conclusione per cercare di riportare i suoi in parità con 20” sul cronometro, togliendo ai Wolverines l’ennesimo aggancio nel finale di queste loro ultime partite. Per la compagine di Mike Brey da segnalare il perect game di V.J. Beachem, autore di 18 punti con un 7 su 7 al tiro che ha ben rappresentato il tipo di giornato occorsa agli Irish.

Nessun problema per #2 Xavier che ha battuto #15 Weber State 71 a 53: i Musketeers hanno aperto la partita con un parziale di 21 a 6 e l’hanno chiusa con un altro di 17 a 6; onore ai Wildcats per essere stati comunque in partita per buona parte dei venti minuti centrali, ma Xavier è davvero un’ottima squadra con molti elementi di valore: questa volta è stato James Farr a spiccare, il quale partendo dalla panchina ha sfruttato i 25 minuti di utilizzo mettendo a referto 18 punti e 15 rimbalzi.

Ora per i Musketeers l’ennesima Sweet Sixteen è ad un passo, ma prima dovranno superare l’insidiosa #7 Wisconsin: i Badgers nella sfida vinta 47 a 43 su #10 Pittsburgh, come avrete intuito dal risultato, hanno rispolverato un po’ di quella difesa che tanto cara fu a Bo Ryan e di conseguenza al suo discepolo Greg Gard.

In una partita della quale non riportiamo le percentuali per rispetto dei lettori Wisconsin è riuscita a trovare un po’ di ossigeno nel solito Ethan Happ, autore di 15 punti e anche 9 rimbalzi -che come immaginerete non sono mancati-, e nelle tre triple (su quattro di squadra) di Vitto Brown.

Entrambe le sfide che si sono andate costituendo con le partite della seconda giornate le vedremo domenica notte e chiuderanno il quadro delle semifinali del regional.