Clutch.

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La finale dell’East Regional vedrà contrapposte due delle ben quattro squadre di queste Elite 8 provenienti dalla ACC, ovvero #1 North Carolina, già favorita della vigilia e vincente su #5 Indiana nella notte, e #6 Notre Dame che, sebbene sia giunta alla seconda Elite 8 consecutiva, era molto meno pronosticata per arrivare a questo punto della stagione, raggiunto con una emozionante vittoria ai danni di un’altra sorpresa di questo torneo, ovverosia #7 Wisconsin. Andiamo a vedere come si è giunti a questa prossima finale del regional che regalerà un accesso alle Final Four, con una sfida tra due squadre che si sono già incontrate due volte in stagione spartendosi equamente vittorie e sconfitte, sebbene l’ultima sfida durante il torneo della ACC parrebbe lasciare poco spazio a sorprese (vinse North Carolina 78 a 47 sugli Irish).

La partita più attesa era naturalmente quella che vedeva North Carolina contrapposta agli Indiana Hoosiers di Tom Crean, tuttavia i quaranta minuti di azione di per sé non hanno regalato molte emozioni dato che quello di UNC è stato un vero e proprio clinic su ambo i lati del campo con i Tar Heels che hanno impiegato sì e no dieci minuti per toccare un vantaggio in doppia cifra che gli Hoosiers di fatto non sono mai riusciti ad accorciare, rimanendo sempre ad almeno dieci lunghezze di distanza dal 27 a 17 firmato da due liberi di Brice Johnson con ancora 9:49 sul cronometro del primo tempo fino al 101-86 finale. Se a livello di emozioni questa non sarà forse stata la partita più indimenticabile del Torneo, molto probabilmente (insieme a quella di Villanova su Miami) possiamo considerarla la prima partita in cui una delle grandi favorite ha davvero lanciato un segnale di superiorità rispetto al gruppo delle rimanenti in corsa per il titolo: i Tar Heels hanno dominato nel punteggio, nei punti in pitturato (34 a 20) e anche nelle percentuali dal campo tirando eccezionalmente bene i propri jump shots in assoluto (20 su 41) e ancor più dalla lunga distanza, dove hanno concluso con un 55% alquanto insolito dato che il tiro da tre dovrebbe risultare uno dei loro principali problemi. La squadra di Roy Williams ha agilmente controllato una partita contro l’avversaria più insidiosa tra quelle capitate alle numero 1 dei vari regional, tanto puntando sulle proprie certezze quanto trovando nuove armi nel proprio arsenale, compreso un Marcus Paige meritevole del titolo di MVP della partita con 21 punti (con sei triple a referto) e sei assist, dimostrando una ritrovata forma che potrebbe destare non poche preoccupazioni negli avversari. Per UNC, che ha mandato tutto il quintetto in doppia cifra, ennesima doppia doppia di Johnson (il più classico dei 20+10) e 15+9 per Meeks, entrambi felici banchettatori nel pitturato avversario. Per Indiana solo Bryant oltre i cinque rimbalzi (8 e 12 punti) e non sono bastati l’impegno di Ferrell e Williams (25 e 21 rispettivamente) anche perché forse ad Indiana sarebbe servito maggiormente un altro approccio a livello difensivo, di difficile attuazione però contro una North Carolina così.

Come detto sarà la compagna di conference Notre Dame a provare a fermare UNC come già fatto in regular season a South Bend: difficile che la cosa si ripeta, ma in ogni caso la seconda Elite 8 consecutiva è già qualcosa di straordinario ed insperato e di certo gli Irish comunque proceda il loro torneo rimarranno nella memoria come la squadra che più emozioni è riuscita a regalarci nel corso delle proprie partite, con quella contro Wisconsin che non ha fatto eccezione.

Dopo un primo tempo conclusosi sul 23-19 Badgers decisamente giocato sui ritmi preferiti da Wisconsin e dominato dalla difesa degli uomini di Greg Gard che ha tenuto l’attacco degli Irish ad un rivedibile 7 su 29 dal campo costringendolo simultaneamente a commettere sette turnover, la squadra di Brey ha ritrovato la verve offensiva nel secondo parziale, dimostrandosi squadra difficile da contenere per quaranta minuti.

Dopo aver danzato in equilibrio sul filo della parità le due squadre, entrambe giunte alle Sweet Sixteen con un canestro allo scadere, non potevano che regalarci l’ennesimo finale al cardiopalma del Torneo: dopo una tripla di Vitto Brown per il 56-53 Wisconsin a 28” dal termine è Demetrius Jackson l’uomo della Provvidenza per Brey, prima con un layup che accorcia le distanze con 19” da giocare e poi con una rubata ai danni di Nigel Hayes conclusa da un altro layup che dà il +1 ai suoi con quattordici secondi rimanenti. Bronson Koenig avrebbe l’opportunità di regalare un’altra vittoria ai suoi, ma fallisce il layup e VJ Beachem dalla lunetta firma il 59-56 con soli 4” che lascia a Wisconsin solo la speranza di un pareggio allo scadere, ma è nuovamente Jackson ha rubare palla, questa volta a Koenig, e regalare il definitivo accesso alle Elite 8 ai suoi dalla lunetta, fissando il risultato sul 61-56 finale. Per Notre Dame 16 + 6 assist + 3 rubate di Jackson, che indubbiamente ha colto il momento migliore per dare il meglio di sé, e 19 punti di un V.J. Beachem in grandissima forma in questo torneo NCAA. Per Wisconsin buone prestazioni di Happ e Showalter, ma contributo pressoché nullo della panchina (quattro punti complessivi) e problemi al tiro per Koenig (3 su 12 dal campo) e, ma purtroppo non è una sorpresa in questa stagione, Nigel Hayes (4 su 12).

Come "rubare" un posto alle Elite 8

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