Brice Johnson (North Carolina) AP Photo

Brice Johnson (North Carolina) AP Photo

La March Madness è al suo atto conclusivo, quell’insieme di passione ed interesse che attraversa tutti gli Stati Uniti, e non solo, che assegnerà il titolo NCAA è arrivata al suo culmine; da sabato 2 a lunedì 4 aprile all’NRG Stadium di Houston si giocano le Final Four, conclusione di una meravigliosa stagione di basket college. Le quattro squadre rimaste, raggiungono questo straordinario obiettivo dopo cinque mesi che erano cominciati con North Carolina come #1 della nazione, continuati con sia Oklahoma che Villanova capaci di raggiungere la testa del seeding, e con Syracuse che è stata certa di entrare nel tabellone principale solo alla sera del selection sunday. Già questi dati vi fanno capire che, almeno sulla carta, assisteremo ad una partita probabilmente molto combattuta, quella fra Sooners e Wildcats, e ad un altra che i bookmaker di Las Vegas danno con uno scarto in doppia cifra ovviamente a favore dei TarHeels nei confronti degli Orangeman. Ma la follia marzolina è chiamata in questo modo, proprio perché nulla è scritto e nulla è deciso fino al 40esimo minuto di ogni partita; e, se North Carolina è sicuramente la squadra favorita, dobbiamo ricordarci che ad ogni turno ‘Cuse partiva underdog e ha comunque vinto il suo regional, arrivando con pieno merito fra le quattro elette.

La “favorita”: North Carolina

North Carolina è decisamente la squadra più in forma, ha vinto tutte le partite del suo regional con un margine in doppia cifra, e sono 9 partite consecutive se consideriamo le ultime cinque della ACC. Anche nei rari momenti di difficoltà ha sempre mantenuto le idee chiare: giocare ad alti ritmi per non lasciare respiro agli avversari, spesso infatti è andata alla conclusione dopo soli 8/10 secondi di gioco.

Malachi Richardson (Syracuse) AP Photo

Malachi Richardson (Syracuse) AP Photo

Punti di forza sono i rimbalzi offensivi, ne sanno qualcosa quelli di Notre Dame, e la varietà del gioco offensivo, possono infatti affidarsi sia alle conclusioni in the paint di Brice Johnson, sia alle transizioni di Justin Jackson e anche nel tiro da oltre l’arco di Marcus Paige, 13 su 27 nei quattro matches del regional. Non sono la squadra più aggressiva difensivamente, ma coach Williams è decisamente un allenatore che legge alla perfezione il match; nella semifinale potrebbero trovare difficoltà contro la zona di Syracuse, è capitato spesso ai TarHeels in stagione, ma sono nettamente favoriti contro gli Orangeman.

La “sorpresa”: Syracuse

In realtà ogni passo fatto da Syracuse in questo torneo NCAA è una sorpresa, a partire dalla selezione, gli Orangeman infatti non erano certo sicuri di un posto nel grande ballo; fatto stà che sono la prima #10 a qualificarsi per una final four. Squadra decisamente imprevedibile, e capace di portentosi parziali, come hanno sperimentato sia Gonzaga che Virginia; guidati da un talento certo come Malachi Richardson grande protagonista della finale del Midwest Regional. Squadre della stessa conference, Syracuse e North Carolina si sono incontrate due volte in stagione e sono state due

Tyler Lydon, senza scarpa al "grande ballo" (AP Photo)

Tyler Lydon, senza scarpa al “grande ballo” (AP Photo)

vittorie TarHeels; ma paradossalmente proprio i due precedenti hanno dato più certezze a Jim Boeheim, infatti il 9 su 43 nelle triple di UNC nei due matches vorranno pure significare qualcosa per ‘Cuse. Squadra molto meno profonda dei TarHeels, Syracuse non può permettersi problemi di falli soprattutto nel reparto lunghi, infatti il solo Tyler Lydon può essere capace di fermare Johnson a rimbalzo. Già Lydon l’uomo che nella partita contro Virginia ha perso la scarpa e immediatamente piazzato una tripla, e se non è lo spirito di Cinderella questo…

La “solidità”: Villanova

 Jalen Brunson(Villanova) (AP Photo/Laurence Kesterson)

Jalen Brunson(Villanova) (AP Photo/Laurence Kesterson)

Forse Villanova è la squadra più completa, ma certamente è quella difensivamente più pronta, anche se ha costruito i successi contro Iowa e Miami con una spettacolare prova nel tiro da tre punti: 20 su 34, molto ma molto meglio del 39% tenuto in stagione. Contro Kansas, al contrario, i Wildcats hanno costretto gli avversari ad un 4 su 18 da oltre l’arco, che ha avuto un peso determinante sul risultato e contro i Sooners e contro Hield in particolare, sarà necessario ripetere questa applicazione difensiva. Leader di Villanova è probabilmente Ryan Arcidiacono, capace di mettere il 58% nelle triple in questo torneo ma anche di momenti di difficoltà come ha passato contro Kansas; per questo crediamo che i veri aghi della bilancia per i Wildcats siano in realtà Jalen Brunson e Josh Hart, il primo offensivamente e il secondo nella fase difensiva. Se North Carolina ora è la favorita, ricordiamo comunque che Villanova è la squadra con il record migliore delle quattro finaliste e che ha passato anche tre settimane come #1 della nazione.

“L’incognita”: Oklahoma

Isaiah Cousins (Oklahoma)-(AP Photo/Alonzo Adams)

Isaiah Cousins (Oklahoma)-(AP Photo/Alonzo Adams)

Se c’è una squadra che è capace di qualsiasi risultato, questa è sicuramente Oklahoma, e il motivo ha un nome e un cognome Buddy Hield. Il 22enne talento cristallino dei Sooners, ha praticamente ipotecato il titolo di migliore giocatore dell’anno da tempo e la prestazione da 37 punti nella finale del regional contro Oregon, è stata solo una ulteriore conferma. Ma l’affidarsi alla vena realizzativa di un solo giocatore è ovviamente un arma a doppio taglio, cosi come tirare il 40% dei propri tentativi da oltre l’arco può non essere la soluzione migliore, dal momento che si può essere letti troppo facilmente soprattutto per una squadra difensivamente attenta come Villanova. La difesa dei Wildcats sarà quella che ha tenuto a soli 59 punti l’attacco di Kansas , o sarà quella che ha concesso 14 triple nel precedente stagionale vinto dai Sooners per 78 a 55? Noi crediamo che ‘Nova possa avere la meglio per la capacità di forzare numerose palle perse, tallone d’Achille di Oklahoma, anche se Hield è un fenomeno e sarebbe sbagliato dimenticare altri giocatori di Oklahoma come Isaiah Cousins o Ryan Spangler.

Se per noi la finale sarà dunque North Carolina contro Villanova, non ci scostiamo per il pronostico conclusivo dalla maggioranza degli addetti ai lavori che, quasi all’unanimità, indica come favoriti i TarHeels, in attesa di riportare a Chapel Hill quel titolo che aspettano dal 2009.


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