Joel Barry II (North Carolina) AP Photo

Joel Barry II (North Carolina) AP Photo

“La strada finisce qui”, è la scritta che compare ai lati del parquet del NRG Stadium di Houston il palcoscenico della finale NCAA; ed infatti per le due squadre arrivate a questo atto conclusivo il cammino in questo torneo terminava qui in Texas. Ed almeno in questa edizione la “March Madness” ha effettivamente incoronato le due squadre più meritevoli: se per North Carolina il ruolo di favorita era già scritto in preseason, Villanova se lo è guadagnato strada facendo, infatti nel ranking di preseason i Wildcats partivano dalla posizione #11 e solo verso la fine del 2015 si sono affacciati nella top ten. Finale senza una netta favorita dunque, anche se i TarHeels si facevano leggermente preferire da quasi tutti gli esperti; e i primi minuti del match sono all’insegna dell’equilibrio alle due triple iniziali di North Carolina fanno seguito

Daniel Ochefu (Villanova) AP Photo

Daniel Ochefu (Villanova) AP Photo

5 punti consecutivi di Ryan Arcidiacono e dopo 5′ lo score è 9-9. Nonostante i TarHeels come sempre facciano la voce grossa sottocanestro, Daniel Ochefu non si fa intimorire e il suo lavoro in post realizza notevoli profitti quantificabili in un +5 per i Wildcats. Sono le triple dei TarHeels, 3 in 90″ e 7 su 9 nei primi 20′, a rovesciare l’inerzia del match ed a riportare avanti North Carolina sul 27 a 23. Che la partita sia equilibrata lo dimostrano gli 8 cambi di vantaggio dei primi 17′, anche se uno scatenato Joel Berry segna 12 punti consecutivi per i suoi e da il via ad un 12-5 negli ultimi

Phil Booth (Villanova) Vincent Carchietta-USA TODAY Sports

Phil Booth (Villanova) Vincent Carchietta-USA TODAY Sports

180″ che manda al riposo i TarHeels in vantaggio 39 a 34. Al ritorno in campo le mani delle due squadre sembrano un poco raffreddate, un solo canestro per parte nei primi 3′, ma soprattutto per UNC il solo segnare è Brice Johnson mentre 5 punti in un amen di Phil Booth, uscito dalla panchina, rimandano avanti i Wildcats 49 a 46 a 12′ dalla conclusione. Lavorano durissimo nel pitturato Ochefu e Darryl Reynolds per Villanova e anche per Johnson diventa dura andare a bersaglio; sono quindi Arcidiacono e Chris Jenkins a mandare sul +7 ‘Nova. Cambia il solista per UNC ed è Marcus Paige a trovare punti preziosi e a ricucire parzialmente  il minibreak; anche se ora anche Arcidiacono è in striscia e manda sul 65 a 57 i suoi a meno di 6′ di gioco. Coach Williams allunga la difesa a tutto campo mettendo molta pressione sui portatori di palla di ‘Nova che

Kris Jenkins (Villanova) AP Photo

Kris Jenkins (Villanova) AP Photo

faticano a costruire buone giocate per i compagni; mentre Barry ritrova la via del canestro smarrita per oltre 16′ della ripresa e con 3′ sul cronometro il parziale dice 67 a 64 Wildcats. E’ ancora Booth a dare ossigeno ai suoi, ma è ancora Paige, 21 punti per lui in serata, a ridurre lo svantaggio per i TarHeels che arrivano all’ultimo giro di lancetta sul -1. Finale da fare tremare i polsi: liberi per Booth, straordinario con i suoi 20 punti, che non sbaglia e ancora Paige che cattura un rimbalzo su un suo errore e segna un canestro vitale per UNC. Ancora liberi, questa volta per Hart, e ancora due centri per i Wildcats a 13″ sul cronometro, azione decisiva e tripla impossibile nuovamente di Paige per un insperato pareggio. Ma mancano 5″ e questo breve lasso di tempo basta per lanciare Kris Jenkins nella storia delle finali NCAA: scarico di Arcidiacono e buzzerbeater del #2 in casacca blu, 77 a 74 e dopo 31 anni il miracolo si ripete Villanova è campione NCAA. Partita a dir poco bellissima, dura, intensa come solo sui campi del basket college si può vedere, e dopo coach Massimino anche Jay Wright può andare a tagliare la sua retina, assolutamente meritata.