kruger

Oklahoma è la prima finalista del regional West: nella sfida contro Texas A & M come nel primo tempo contro VCU i Sooners hanno dimostrato di non essere Hield-dipendenti, anzi ancor di più visto che contro i Rams Buddy poi esplose con 29 punti nel secondo tempo, e di poter davvero aspirare al titolo di NCAA. Sicuramente la vittoria appena ottenuta col risultato di 77-63 è un buon segnale da inviare a tutte le altre sette squadre che come lei continueranno a lottare per raggiungere il medesimo obiettivo. Andiamo a vedere come si sono svolti i quaranta minuti di questa sfida.

Inizialmente la partita pende verso Texas A&M che un po’ a sorpresa apre colpendo Oklahoma con quella che dovrebbe essere in realtà la carta vincente proprio di quest’ultima (e come vedremo le gerarchie torneranno presto quelle del pre-partita), ovvero il tiro dalla lunga distanza: la seconda tripla di Jalen Jones, terza della squadra, vale il 13 a 6 per gli Aggies che tengono ottimamente anche in difesa specialmente con il lavoro di tutta la squadra ed in particolare di Alex Caruso su Buddy Hield. La buona notizia per i Sooners però è che, come contro VCU, il supporting cast della stella bahamense è solido e non lascia che la squadra possa affondare alle prime difficoltà del proprio leader: otto dei primi diciotto punti di Oklahoma vengono dalla panchina e l’impegno difensivo dei Sooners guida un gioco in transizione che torna a funzionare e porta ad un parziale di 9-0 per il 24-18 Oklahoma che permette a Kruger di dare anche un po’ di riposo in panchina a Hield.

I Sooners continuano a guidare la partita, oltre che col proprio attacco, limitando Tyler Davis e tutti gli Aggies in pitturato -dove A & M ha dominato tutta la stagione- anche grazie all’ottimo lavoro difensivo di Khadeem Lattin, concedendo agli avversari pressoché nessuna seconda occasione offensiva e costringendo Texas A & M a sei palle perse dopo nemmeno quattordici minuti di gioco: così con un layup di Isaiah Cousins Oklahoma tocca il primo vantaggio in doppia cifra sul 32-22, il tutto nonostante solo cinque punti della squadra arrivino da Hield.

A & M un po’ per merito dell’avversaria che le concede solo tiri perimetrali e un po’ per demeriti propri non riesce per davvero a mettere più punti sul tabellone (quattro totali negli ultimi otto minuti di primo tempo) e con Buddy Hield -sul quale gli Aggies forse hanno concentrato fin troppe energie della propria difesa- che torna ad essere parte integrante dell’attacco dei suoi sia coi punti che con i passaggi i Sooners chiudono il primo tempo con un più che confortevole 45-26 guidato dai 14 punti di Woodard, mentre per Texas A & M le dieci palle perse a fronte di cinque assist fotografano bene un attacco da 35% dal campo che sembra già lasciare poche speranze alla squadra di Billy Kennedy.

A inizio secondo tempo ci viene ricordato come nessuna squadra al Torneo NCAA abbia mai recuperato dopo aver toccato più di diciotto punti di svantaggio all’intervallo, ma gli Aggies dopo la partita contro Northern Iowa possono certamente credere nei miracoli e quantomeno aprono eseguendo i giusti aggiustamenti, cercando più conclusioni in pitturato e con una difesa un po’ più attenta anche agli avversari senza il numero 24 sulla maglia ed in grado di causare palle perse, riuscendo così dopo nemmeno cinque minuti a tornare su un -11 che pare decisamente più affrontabile come svantaggio.

Oklahoma però non è UNI e oltretutto A & M non sfrutta per nulla le opportunità che ha ai liberi pur avendo il vantaggio di andare in bonus già dopo sette minuti di gioco e contro i Sooners è un attimo trovarsi ricacciati indietro come dimostrano due triple di Hield e Woodard che in trenta secondi rendono vani i primi dieci minuti del secondo tempo di una volenterosa ma di fatto inferiore Texas A & M. Forse gli stessi Aggies si rendono conto di tutta la vanità di un tentativo di rimonta simile e gli ultimi dieci minuti si protraggono piuttosto stancamente se non per qualche lampo dell’attacco degli uomini di Kruger che chiudono vincendo senza problemi.

Per Oklahoma top scorer e MVP Jordan Woodard autore di 22 punti, 17 e 10 rimbalzi invece per un Buddy Hield quasi in giornata libera e in generale ottime percentuali per tutta la squadra che approderà alle Elite 8 in grande fiducia; per Texas A & M davvero poche le note positive di quest’ultima partita stagionale al di fuori -a tratti- del freshman Tyler Davis, in particolare da segnalare tra le note negative le oscene percentuali al tiro sotto ogni punto di vista: 33% dal campo, 23% da tre e 54% ai liberi.