Preferite cominiare con “Il sardo silente facente” o con “S’è fatto un bel sonnellimo Mario!”?

Eduardo Lubrano

Eduardo Lubrano

Perché il telecommento agli Europei di Slovenia, che sono cominciati in modo meraviglioso per la nostra Nazionale ieri, sono iniziati in modo ahimè drammatico per la nostra emittente di Stato, la Rai, per quanto attiene ai commenti.
Intanto però devo dire che la regia slovena senza fare numeri particolari ci offre la possibilità di vedere le partite in TV come si deve: immagini pulite, niente replay mentre le squadre stanno giocando, niente inquadrature assurde.

Prima di tutto la partita iniziale di quelle che verranno trasmesse, Spagna-Croazia, è stata commentata da una persona sola, Franco Lauro, ed è stata una doppia iattura. Primo perché è stata una partita orribile, poi perché il nostro Lauro si è prodotto in una delle sue peggiori esibizioni. L’errore comunque è di chi lo ha costretto a commentare da solo una gara, cosa che credo non si faceva più dal dopo guerra. Comunque il Mario addormentato, così cominciamo in ordine cronologico dalla prima partita, è Mario Delas, giocatore croato, reo di essersi fatto portar via un rimbalzo da Marc Gasol. Va bene ma perché chiamarlo affettuosamente Mario? Mario chi? Un amico di Lauro? E poi questa ironia facile a che pro?

Ma questa è sola una delle prelibatezze verbali offerte dal commentatore Rai. Che ha detto per tutta la gara Fyrom-Macedonia, come se non sapesse che Fyrom vuol dire proprio Macedonia in inglese (Former Yugoslavian Republic of Macedonia). Sarebbe come chiamare l’Olanda Netherland Olanda…

E poi Sergio Llull apostrofato Luil. Ho cercato in giro su internet vare pronunce anche di telecronisti spagnoli : ho sentito Llull, Lul, Glul. Ma la i non c’è nel cognome quindi?

Poi la perla. “Le prime sei di questo europeo accederanno direttamente ai Mondiali di Spagna 2014 ma nel caso tra questa non mancasse la Spagna, ipotesi improbabile, allora sarebbe qualificata la successiva”….???????!!!!!!!!

Non poteva dire semplicemente ciò che ha detto Fanelli, e siamo a Russia-Italia, che “se la Spagna arrivasse tra le prime sei di questo Europeo al Mondiale spagnolo del prossimo anno andrebbe anche la settima?”

Non c’è dubbio che la coppia Fanelli-Michelini sia andata meglio eppure anche loro hanno detto, o nel primo caso non detto, alcune cose interessanti. Sull’inno italiano per esempio, hanno detto che tutti i 12 azzurri hanno cantato l’inno. Falso, il primo piano ha mostrato che l’unico che non cantava ma stava in silenzio a testa bassa era Marco Belinelli. Anche Travis Diener cantava e lui è italiano da poco. Meno male che Belinelli ha giocato una ottima partita.

Poi per tutto il primo quarto ad ogni canestro dei nostri Fanelli ha sciorinato una serie di statistiche del precampionato europeo assolutamente inutili “Nella pizza e fichi Cup, ha segnato due volte 17 punti…; nella Pippon Tournament ha preso 16 rimbalzi…”. SIAMO AGLI EUROPEI CHISSENEFREGA DI QUELLO CHE E’ SUCCESSO PRIMA!!!

Fanelli poi non si capisce perché, ha chiamato il lungo della Russia Savrasenko con una pronuncia che in anni di telefonate all’ambasciata russa per conoscere la giusta pronuncia e trasferte in Russia non avevo mai sentito: Savrascenco. E poi su un tiro da tre di Vitali ha detto “Tiro da tre di Vitali, fuori, ma lui è uno specialista”. Ma da quando? Nell’ultimo campionato Vitali, che sa fare molto bene altre cose, non è stato nemmeno nei primi 30 tiratori da tre. Chissò che statistiche aveva.

Infine Michelini che avrà certamente voluto fare una battuta. “Una volta la Russia aveva 8,9, 10 giocatori di due metri e 10 in nazionale”. Ah però! E chi giocava playmaker, guardia, ala piccola?