Blab ad Indiana

Blab ad Indiana

Uwe Konstantin Blab lo si può affiancare a Detlef Schrempf, furono i primi due tedeschi nella NBA scelti lo stesso anno e dalla stessa squadra, ma la storia, ed il suo finale, è piuttosto diversa da quella del tedesco di Seattle.

Blab nasce a Monaco in Germania nel 1962 e sino a 13 anni non ha la pallida idea di cosa sia il basket quando in un cinema vede Flubber e si chiede come cavolo si giochi quello sport ed assieme alla sorella comincia a praticarlo, a 17 anni è veramente alto e gioca in una squadra locale ma il suo interesse principale è andare a bere birra coi compagni dopo la partita. Viene notato per la sua altezza, non per altro, da un giocatore professionista americano che lo invita dopo un paio di pinte al bar a recarsi negli States per giocare là. Con una certa dose di coraggio e tanta ignoranza, non aveva la più pallida idea di cosa stava facendo, ci va seguendolo nell’Illinois dove gioca nella High School di Effingham.

Blab con Manute Bol

Blab con Manute Bol

Alto 2.16 e grosso come una quercia ottiene dell’interesse da parte dei college, il primo ad arrivare su Blab è Mike Krzyzewski che a quell’epoca era al secondo anno da head coach a Duke con dei bei problemi con la critica locale e ben lungi dall’essere una leggenda. Eppure Coach K e la bellezza del campus a Durham convincono Uwe che torna a casa deciso a firmare per i Blue Devils.

Il suo amico/padre putativo/ex professionista però è poco convinto dell’idea di mandarlo a Sud e non è convinto di Krzyzewski, troppe poche credenziali (sigh…), e spinge per Illinois o un’altra università della Big Ten… dopo aver visitato Bloomington e conosciuto Bobby Knight decide di optare per Indiana.

Il suo momento di gloria a IU è il 24 marzo del 1984 quando segna 16 punti con 5-7 dal campo contro la North Carolina nella Sweet Sixteen facendosi notare agli scout NBA. Così nel draft del 1985 viene chiamato col numero 17 al primo giro dai Dallas Mavericks.

Blab a GS

Blab a GS

Nei Mavs è essenzialmente un panchinaro incaricato a mettere il suo corpaccione contro i centri avversari e comunque Blab non brilla per passione per il gioco o forza di volontà, come quando nel 1988 ha la chance di giocarsi un posto più importante nelle rotazioni ma invece di allenarsi duramente decide di sposarsi e di godersi il viaggio di nozze con Key in Germania e Grecia… al suo ritorno Billone Wennington, che l’anno prima era dietro a lui, gli passa avanti nelle rotazioni e Dallas lo rilascia venendo raccattato da Golden State che poco dopo lo gira a San Antonio. La sua carriera NBA finisce qui dopo cinque stagioni tutto sommato non indimenticabili.

a Napoli

a Napoli

Torna allora in Europa dove viene firmato dalla Filodoro Napoli ma sotto il Vesuvio è un mezzo flop e gioca solo 12 partite a dopo più di 11 punti e 7 rimbalzi di media prima di essere tagliato senza troppi rimpianti.

Decide così di far ritorno in patria all’Alba Berlino dove gioca col fratello Olaf che gli fa da cambio e nel frattempo si rende pure utile con la nazionale tedesca, la sua poca passione si esaurisce in fretta e sotto la doccia con suo fratello, dopo la sconfitta che nei play off del 1993 aveva estromesso l’Alba, gli confessa che quella sarebbe stata la sua ultima partita. Ma la nazionale tedesca preme perché organizza gli Europei in casa e con Christian Welp vuole giocarsi le sue chance ma Blab non ne vuole più sapere. Non vuole nemmeno prolungare il suo contratto con Berlino ma invece di comunicare il suo ritiro invece spara una cifra assurda come ingaggio.

La cosa clamorosa è che la Germania va a vincere a sorpresa l’Europeo battendo la Russia 71-70 in finale, senza Blab e con Welp MVP, e che l’Alba fa una contro-offerta molto vicina alla richiesta spropositata di Blab che però il centrone declina.

Si ritira così a soli 31 anni e va a lavorare come programmatore alla Texas Instruments, quello che in realtà aveva sempre voluto fare. Nel 2010 una tragedia però lo colpisce: suo figlio maggiore Christopher è coinvolto in una rissa fuori da un bar a San Marcos e muore a soli 19 anni dopo aver picchiato violentemente la testa, gli restano gli altri due figli e vive a Winberley nel Texas dove è vicepresidente della Paragon Scientific Corporation.