PAGELLE BRINDISI

BROWN 7+ (17 punti, 3 rimbalzi, 2 schiacciate, 20 di valutazione): Sempre più padrone del pitturato anche dinnanzi a veri pivot ben più massicci di lui, capace anche di concludere quando i marcatori cercano di allontanarlo dal canestro. Il suo quinto fallo, su decisione davvero severa e al limite del direttore di gara, è stato quel contrappeso tattico tolto a Brindisi e per il quale la bilancia del match ha penduto in direzione di Cremona. Gioia per gli occhi.

BANKS 7 (16 punti, 5 rimbalzi, 4 assist): Punta il canestro per tutta la partita come il toro nella sua prorompente carica verso la muleta del torero e se questo è quasi scontato per una guardia deve pure accollarsi gli oneri di portare sovente palla nella metà campo avversaria a causa della più non in vena del solito serata di Zanelli, proprio come ai tempi del suo primo anno a Brindisi, allorquando Reynolds pensava a tutto fuorché al bene di Brindisi e Cournooh era più in infermeria che sul parquet. Neo di giornata: una scarsa vena da tre con un brutto 1/7. Bask et labor.

MORASCHINI 7 (17 punti, 6 rimbalzi, 3 assist): Ben 30 minuti in campo, e partendo come sempre dalla panca, per un giocatore che ormai è cosa risaputa di come riesca a spaccare le partite, con cinque Moraschini in campo si sarebbe vinta qualche partita in più. Vince la sfida a distanza con Ricci fra gli italiani “emergenti” ( non tanto giovani avendo sul groppone già qualche annetto di professionismo) di questo campionato e premiati proprio da coach Sacchetti con la convocazione in questo autunno alle qualificazioni mondiali, sebbene il brindisino solo in un secondo momento come rimpiazzo ma si sa, i figli e figliastri sono ovunque, anche nel mondo della palla a spicchi. Italians do it better.

CHAPPELL 7 (18 punti, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 palle recuperate): Se c’è stato un uomo che ci ha creduto più di tutti nella rimonta, anche nello sconfortante 5-22 del primo quartto, è stato sicuramente lui, e così come proprio suoi sono stati io punti che hanno consentito a Brindisi di finire con solo 4 punti in meno di Cremona prima del quarto quarto, quando prima di allora il disavanzo mai era sceso sotto gli 8 punti. Peccato per la scarsa precisione dovuta anche a sfortuna ( una tripla che poteva sancire il 75-77 non è sputata ma vomitata dal ferro quando oramai pareva tutta dentro il cerchio), difetto ascrivibile anche a Banks e Moraschini, con nessuno di loro oltre il 40% al tiro, perché in caso contrario ora si parlerebbe di una impresa e le prime quattro pagelle avrebbero tutte almeno un voto in più. Il cuore e la cilecca.

Chappell supera Portannese di Torino (Norberto Maccagno)

GAFFNEY 6,5 (8 punti, 9 rimbalzi, 2 assist): Un discrimine fra un vero uomo ed un omuncolo è la reazione alle critiche; il secondo inveirà contro chi critica, perdendo un’ottima occasione di crescita. Lui invece si è rimboccato le maniche –peccato che a Basket, a meno che non ti chiami Anthony Davis, si gioca smanicati- e il processo di crescita è sì lento ma costante. Anche in questa serata non disdegna di sporcarsi le mani col lavoro sporco. Calembour voluto. Tre palle in campo.

RUSH 5+ (4 punti, 7 rimbalzi, 3 assist): Da qualche partita l’ex Varese è sempre Mr utilità ma gli manca un po’ di decisione nell’attaccare il ferro. Starà passando anche lui sotto quella nuvola di Fantozzi dal quale Gaffney è da poco uscito ma ancora inumidito. Preso male.

WOICHECHOWSKI 4 (2 rimbalzi): Il suo 0/2 ai liberi dopo un fallo antisportivo fotografano perfettamente la sua stagione fino ad ora. E i minuti sul parquet mano a mano scendono sempre di più. A caduta libera.

ZANELLI 4- (1 rimbalzo): Si legga la chiosa in corsivo neretto. Quando arriva il nuovo play?

COACH VITUCCI 6+: Non può avere nulla da recriminare, perché la sua squadra se l’è giocata alla pari con la diretta concorrente per le final eight di Coppa Italia senza play titolare e qualche giocatore di troppo che ha risposto assente all’appello, a dispetto di una Cremona che per ragioni di visti si è potuta concedere il “lusso” di non mandare a referto Tre Demps. Un coach in cerca di passatore.

PAGELLE CREMONA

ALDRIDGE 8 (29 punti, 4 punti, 1 assist, 25 di valutazione): Ogni suo tiro dalla distanza nel primo quarto suona come una campana a morto da incubo per i tifosi brindisini, che sentono che la partita è già scivolata via tra le dita. Col passare dei minuti, come è fisiologico che sia, le percentuali da 3 scendono leggermente, ma quando è preso in causa dimostra anche ottima proprietà di smarcamento e ball handling sotto canestro. Aldridge usa acupressione*.

DIENER 7,5+ (20 punti,5 rimbalzi,5 assist): Sembra incredibile che ci sia stato un periodo di ben tre anni in cui non abbia giocato affatto per guai fisici, perché lo spirito dei Diener è ancora vivo sul rettangolo di gioco (anche con Drake andato ad allenare oltreoceano) regalando numeri di alto scuola e segnando anche senza ritmo triple molto importanti quando Brindisi provava ad avvicinarsi nel punteggio. Famiglia Diener e Sacchetti confermano di formare una miscela esplosiva. Perdindirindiener.

MATHIANG 6,5 (10 punti,10 rimbalzi): Classico centro sacchettiano a cui è richiesto sacrificio nel riprendere i rimbalzi offensivi sui tiri da 3 falliti dai compagni e per i taglia fuori difensivi come è maggiormente successo nella gara di domenica. Bravo anche a sfruttare e a infilarsi più volte negli spazi dalla difesa 1-3-1 impostata da coach Vitucci. Imbucato.

RUZZIER 6,5 (5 punti, 1 rimbalzo, 2 palle recuperate): In quasi tutta la gara è avulso dalla manovra, poi rifila una serie di 5 punti – importantissimo il tiro da tre del 76-82, e non da meno i liberi dell’80-84- che possono certamente farlo annoverare fra gli, se non il, uomini partita. La teoria del Big Bang.

SAUNDERS 6,5 (10 punti, 7 rimbalzi, 2 assist):Una buona gara, in cui sbaglia poco e non disdegna di fare a sportellate con chicchessia. Tra le linee.

Saunders in azione contro Pistoia (foto di repertorio)

CRAWFORD 6- (8 punti,6 rimbalzi, 2 assist, 2 palle recuperate): Molto nelle retrovie, ma anche lui è determinante per Cremona specie nell’inizio del terzo quarto, quando con quattro punti di fila ricaccia Brindisi a -16 rendendole la rimonta ancora più difficoltosa. Letale.

RICCI 5,5 (4 punti, 5 rimbalzi): Non gioca una partita all’altezza della sua stagione esaltante, ma anzi ricorre troppo spesso al fallo cercando poi poco credibili giustificazioni nei confronti della terna arbitrale. Fortunato, a proposito, nell’azione in cui esce Brown per cinque falli perché un fallo in attacco a suo sfavore non sarebbe stato scandaloso: ai liberi fa 2/2 per il 72-79. CapRICCIoso.

STOJANOVIC 5 ( 1 rimbalzo, 1 assist): Fresco di arrivo dalla turbolenta Torino non è ancora entrato addentro gli schemi, e nel dubbio fra il fare bene e il fare male finisce spesso per non fare alcunché. Ancora incellophanato.

GAZZOTTI S.V.

COACH SACCHETTI 6,5+: Terza vittoria su tre contro Brindisi da ex e anche stavolta gli ex tifosi delusi non lesinano brutti cori nei suoi confronti. Si ricordano però che giocatori dovette allenare nella stagione 2016/2017? Tre rookies di cui sono Moore azzeccato al 100%, in corso d’opera Samuels venuto in condizioni fisiche risibili,ecc…Poi la stagione dopo a Cremona gli fanno trovare i cugini Diener e la scoperta Martin, c’è una certa differenza! Con un roster qualitativamente inferiore all’anno scorso, questa Cremona alla dodicesima giornata è la migliore di sempre, e grande merito è suo. Core ‘ngrato.

*Mossa Pokèmon che aumenta di molto la statistica Precisione, in relazione al suo 5/5 da tre nel primo quarto.