PAGELLE BRINDISI

 

SMITH 7,5+ (15 punti, 8 rimbalzi, 6 assist): L’uomo cui l’Happycasa si è aggrappata con tutte le sue forze per il conseguimento di questa salvezza che pareva non arrivare mai. Un misto di esperienza ed intelligenza tattica a servizio della squadra, basterà per meritarsi la riconferma l’anno prossimo? Tuttocampista.

LYDEKA 7,5 (16 punti, 7 rimbalzi, 3 assist): Per buoni tre quarti dei suoi venti minuti in campo non sbaglia quasi una mossa, comandando il pitturato e dimostrando ottima intesa offensiva con Tepic . All’improvviso però, dopo avere fallito un tiro libero, si ricorda di avere quasi 35 anni e cala di botto di rendimento, consentendo un aumento delle performance del suo corrispettivo Reynolds e anche di Reggio tutta. Proprio per questo motivo, visto la bruttina partita di Iannuzzi, a cui si rimanda nella di lui pagella, per assurdo si è sentita la mancanza di un Oleka qualsiasi, almeno anagraficamente. Avesse 10 anni in meno…

SUGGS 7 (19 punti,3 rimbalzi): Deciso upgrade dopo la gara a sprazzi ai limiti del ridicolo al Pala2A. E’ il migliore realizzatore di Brindisi, dimostrando che,se lui è il primo a credere in sé stesso, può essere un importante fattore in fase offensiva. Prolifico.

TEPIC 6,5 (10 punti, 4 rimbalzi, 4 assist): Lui e Smith si scambiano allegramente e cameratescamente tanti assist, ma si distingue nella serata per le ben 5 rubate, che sono una in più di tutte quelle recuperate dagli altri atleti brindisini ( 2 ciascuno per Smith e Lydeka). Grillo.

MESICEK 6 (8 punti, 3 rimbalzi, 1 assist): Partita senza guizzi in cui i principali artefici della vittoria sono stati altri, ma visto che contava solo un risultato, va benissimo anche così. Vota Blaz! Vota Blaz! Vota Blaz!*

IANNUZZI 5,5 (7 punti, 8 rimbalzi, 1 assist): Non gli si può dire che non ci metta l’impegno quando copre il ruolo di pivot aggiunto, gli 8 rimbalzi difensivi lo dimostrano,  ma non dà mai quella sicurezza che invece garantiva Lydeka in fase realizzativa, mancando a volte anche canestri piuttosto semplici a distanza ravvicinata. Arruffone.

CARDILLO 5: Il minutaggio si sta ormai diradando ad una manciata di minuti, e di lui si ricorda solo un mancato comodissimo lay up sotto canestro che avrebbe segnato anche un ragazzetto di dieci anni ai suoi primi anni di mini basket, e a dispetto di quello che dicono in queste scuole lo sbaglia così clamorosamente perché si affida all’aiuto del ferro, che beffardo fa rimbalzare il pallone senza neppure fargli toccare il ferro. Non (t’) attacchi.

GIURI 4,5- (2 rimbalzi, 3 assist): Da quando si è infortunato Moore Brindisi praticamente sta giocando senza playmaker! Quando porta la palla oltre la propria metà campo già si sa che sarà o una persa o un brutto tiro (0/10 l’imbarazzante frazione di tiri segnati/tentati), collezionando un -7 di valutazione totale che non si vedeva dai tempi di Ovie Soko in un Brindisi Caserta di due stagioni fa, e anche in quel caso era la ventinovesima di campionato. Ebbene sì, lo stesso Soko che neanche 750 giorni dopo è stato protagonista con Murcia della galoppata della formazione iberica in Champion’s League. Esiziale.

Finale di stagione in down per Marco Giuri  (Foto Buco)

COACH VITUCCI 7+: La partita in sé è sempre la solita solfa: squadra che va al 110/120% all’inizio, subisce il debito d’ossigeno che quasi vanifica tutto e poi se ha voglia la rimette in sesto (come è stato con Pesaro o Sassari) altrimenti sono dolori. Dando un quadro più di insieme, ha raddrizzato una stagione funestata da un mercato bislacco a dir poco della società in estate, riguardo alle scelte tecniche, e poi ha dovuto porre rimedi alla partenza improvvisa di Lalanne trovandosi così a disposizione al posto del lungo haitiano Iannuzzi. Dovesse restare, si spera che la società gli acquisti giocatori acconci al suo gioco. Ancora, ancora, ancora!

 

PAGELLE REGGIO EMILIA

 

WRIGHT 7 (16 punti, 1 rimbalzo, 1 assist) Senza ragionevole dubbio il migliore in campo per la Grissin Bon. Tante volte sfrutta abilmente i blocchi classici dei lunghi della Happycasa lungo la linea dei tre punti per sgusciare sotto canestro e adagiare la palla a canestro, ricordando per questo il mai dimenticato Dyson (per Brindisi però, a Reggio-quando era in maglia sassarese- vorrebbero dimenticarlo eccome). Derviscio.

LLOMPART 6+ (13 punti, 2 rimbalzi, 1 assist: Quiescente quando Brindisi pareva padrona indiscussa della partita, si esalta con ben tre triple riuscite su tre tentativi durante la quasi incredibile e riuscita rimonta della Grissin Bon. Il risveglio del vulcano**

WHITE 6 (10 punti, 4 punti, 1 assist): Fra i più positivi dei suoi compagni quando Reggio si ricorda che è venuta a Brindisi per giocare una partita di campionato e non magari per provare le classiche “fritte”, ha la pesante responsabilità di avere fatto concludere il momento magico reggiano quando perde la palla come se fosse ricoperta di saponetta nel pitturato sul punteggio di 66-65. Il tecnico provenuto dalle sue proteste perché reclamava un inesistente tocco di Iannuzzi può accompagnare solo. Il fallimento e la frustrazione.

MARKOISHIVILI 6- (7 punti, 5 rimbalzi, 2 assist): Buono nel primo tempo con due triple che sono utili alla Grissin Bon in un momento in cui l’attacco non gira come dovrebbe, poi poco altro. Altalenante.

DELLA VALLE 5,5 (9 punti, 4 rimbalzi, 3 assist): Metti una difesa di Brindisi nel complesso buona che gli impedisce facili soluzioni di tiro, metti che lui solo una volta su 6 trova quel canestro dalla lunga distanza non riuscendo ad entrare mai al 100% nella partita, con anche concorso di colpa della schiena che lo sta martoriando in questo finale di torneo, da quella che è e sarà il futuro della nazionale italiana nel ruolo di guardia ci si attendeva ben altra prestazione. Con la testa a Milano.

REYNOLDS 5,5 (10 punti, 6 rimbalzi): Fa un po’ di voce grossa nel pitturato più che altro quando Lydeka torna in panca per riposare e quando lo sostituisce Iannuzzi, ma nel complesso non può essere una gara con un voto sufficiente, ed è un peccato per Reggio perché i mezzi esplosivi li ha eccome (ben 2 stoppate), ma quasi sempre nell’1 vs 1 Lydeka lo ha battuto per due comodi punti appoggiati a canestro. Molla smorzata.

DE VICO 5- (7 punti, 2 rimbalzi, 1 assist): A posteriori la scelta di Menetti di affidarsi al monzese sin dal primo minuto invece di Llompart- non essendo a referto il giovane Mussini- si è dimostrata poco felice e lungimirante. C’è chi pensava che nei primi minuti non fosse in campo, senza nemmeno avere udito il suo nome dallo speaker che presentava i quintetti iniziali. De svico.

CANDI 4 (3 rimbalzi, 1 assist): 22 minuti? Davvero ha giocato 22 minuti?? No, dai, ci sarà un errore nel cartellino finale, saranno stati 2 e per un errore di stampa hanno aggiunto un ulteriore 2! L’uomo invisibile.

COACH MENETTI 5,5+: Sull’andamento della partita non ha tante colpe, molti giocatori ormai sono o con la testa alle vacanze o stanno già pensando a dove accasarsi la prossima stagione e quanto sarà oneroso il loro contatto. La rimonta principiata nel terzo quarto è stata più dettata dall’orgoglio individuale dei suoi atleti che non da una mera voglia di portare a casa due punti che a Reggio sarebbero serviti poco e a Brindisi assai di più, date anche le concomitanti vittorie di Pesaro e Capo. Forse il roster costruito dalla società in estate per fronteggiare il doppio impegno italiano/europeo è stato più improntato sulla quantità e non sulla qualità. In transizione.

Annata difficile ed incolore per Massimiliano Menetti (Foto R.Caruso 2017)

 

* Ai draft NBA

** Tratto dal titolo del Tex numero 414 (testi Nizzi, disegni Fusco)