Umana Venezia-Acqua Vitasnella Cantù 79-70

Spencer Nelson al tiro (2015 Foto Alessio Brandolini)

Spencer Nelson al tiro (2015 Foto Alessio Brandolini)

Un micidiale parziale di 21-5 ad inizio ripresa tarpa le ali di una Cantù che nel primo tempo era stata capace di portarsi in vantaggio anche di 9 punti trascinata da Darius Johnson-Odom (22 punti con 9-14 dal campo),  Giorgi Shermadini (8 punti tutti nel primo tempo) e James Feldeine (11) poi Spencer Nelson (13 punti) e Pietro Aradori, grande il suo impatto con 10 punti in 18 minuti, riportano Venezia al pareggio con cui si chiude il primo tempo (40-40).

Poi il parziale di cui sopra che in pratica chiude la prima sfida con una Cantù che nel momento di difficoltà reagisce con giocate individuali in cui svetta un pessimo Metta World Peace (6 punti con troppe triple prese per pura testardaggine) e dove solo Abass mostra voglia ed attitudine cosicché la Vitasnella solo nel finale rende meno pesante il passivo coi canestri di Buva, sin lì però decisamente pasticcione.

Venezia invece si conferma squadra di enorme esperienza e dalla panchina lunghissima, manda ben cinque giocatori in doppia cifra, fa circolare la palla in attacco (come Cantù dovrebbe fare ma non riesce) e bombarda dal perimetro con un eccellente 13-26 dalla lunga distanza.

Cantù ora deve ripartire da quello mostrato nel primo tempo in cui ha dimostrato di poter giocare alla pari dei veneziani, trovare un World Peace centrato e con gli occhi della tigre, avere un impatto positivo da parte di Gentile, Buva e Williams e minimizzare i suoi maledetti black out mentali che con una squadra come l’Umana sono assolutamente letali.

Venezia:

Stone 7 (7 rebs 9 ass) Peric 14 Goss 13 Jackson 7 Ruzzier – Ress – Ortner 4 Nelson 13 Aradori 10 Viggiano 11 Dulkys –

Cantù:

Johnson-Odom 22 Feldeine 11 Abass 7 Bloise – Jones 2 Shermadini 8 Buva 6 Gentile 6 Williams 2 World Peace 6