Virtus Bologna 76
CSKA Mosca 74

Quintetti:
Ware, Hardy, Gaddefors, Motum, King
Pargo, Fridzon, Zavackas, Weems, Kaun

Una grande rimonta. La Virtus ad un certo punto sembrava spacciata sotto lo strapotere fisico ed atletico del Cska (Pargo e Hines campioni in serata no), ma ha avuto il merito di non mollare un centimetro e di trovare nell’ex Brose Bamberg Matt Walsh il trascinatore finale per una vittoria che permetterà ai ragazzi di bechi di confrontarsi nella finale del torneo contro il Barcellona di Pascual.

 

Matt Walsh match winner sulla sirena

Matt Walsh match winner sulla sirena

Mattatore vero per i russi nei primi 20′ è stato Sonny Weems (12 punti) imprendibile per la difesa bolognese, così come il folletto Casper Ware per le V nere (7 punti).
Pessime medie al tiro, soprattutto da tre (2/10), pesano sul groppone dei bianconeri, che vanno al riposo sotto di 16 (26-42).
Nel terzo quarto la sostanza sembra non cambiare. I russi guidati da Shamir (per l’occasione Messina era a Lubjana a vedere gli Europei di basket) a tratti sono troppa cosa per la squadra di Bechi che comunque ha il merito di non mollare nonostante lo strapotere avversario (tripla di Hardy del 39-50 al 25′). Si mette in evidenza con 7 punti consecutivi l’ex canturino Vladimir Micov (43-58), mentre Ware si carica ancora sulle spalle l’attacco riducendo le lunghezze a 10 punti (48-58).
La sorpresa che non t’aspetti arriva negli ultimi 10′. Jackson continua a sparare triple ma il CSKA abbassa troppo la tensione, Bologna ha il merito di rimanere sempre sul pezzo e i 5 punti filati di Walsh riaprono i giochi (61-65 al 35′). La mano del solito Micov è caldissima e ogni tentativo di recupero viene ricacciato indietro, Walsh non è d’accordo riporta tutti a -2 a un giro di lancette dalla fine. Fallo sistematico su Kaun, e pareggio dalla lunetta di Motum. Nell’attacco finale Jackson mette un sanguinoso piede fuori dal campo e a 10″ dalla fine è Matt Walsh (decisamente on fire, visti i 14 punti su 21 nel solo ultimo quarto) che porta palla e marcatissimo scaglia la palla che bacia il ferro e si insacca, consegnando una vittoria inaspettata alla squadra di Bechi.

 

Luca Bechi sottolinea l’importanza della reazione: “Dobbiamo dare il giusto peso a questa vittoria – inizia – che è una soddisfazione per come è venuta perchè eravamo sotto anche di 18 punti. Siamo stati morbidi e timorosi e subivamo in attacco e in difesa, dove non provavamo a difendere, ma guardavamo. Ho cercato di parlare di alcuni aspetti non della partita in sè ma proprio di concetti tecnici che serviranno in campionato, come l’approccio alle gare e agli errori che in partita ci stanno, e si deve saper reagire e non mollare mai. Non bisogna rimanere frustrati dagli errori e la reazione è stata positiva, siamo riusciti a restare tenacemente attaccatoi alla gara. Domani ci aspetta un’altra partita con una grande squadra come Barcellona e chiederò la stessa cosa: che cresca la consapevolezza delle cose che facciamo, si costituisca l’anima della squadra,  le leadership e che tutti si sentano importanti in squadra. Bene Walsh e Imbrò che abbiamo tenuto in campo perchè conduceva la partita con pressing e ritmo dettato in attacco”.

Dan Shamir sintetizza: “Congratulazioni all’amico Luca Bechi, noi siam dispiaciuti perchè abbian giocato bene nel primo tempo ma per un calo di tensione e ritmo non ci siamo ripetuti nel secondo tempo. Dobbiamo imparare questa lezione per il futuro e continuare a lavorare duro”.