Parrillo (Foto R.Caruso 2017)

Partiamo da qui: 30’’ dalla fine del terzo parziale, la palla si avvia verso l’esterno del campo, Michael Qualls e Charles Thomas si lanciano verso la spicchia per salvarla, senza riuscirci. Marco Sodini applaude l’atteggiamento dei due, nonostante il punteggio dica 82-57 per Cantù. Ecco il segreto di una larghissima vittoria brianzola contro la Vanoli Cremona per 97-80: la Red October versione Sodini ha voglia di emergere e di giocare assieme, ha voglia di divorarsi l’avversario in un sol boccone come successo questa sera. Da incorniciare le prestazioni di Randy Culpepper, 17 con 7 assist, 7 rimbalzi e 5 falli subiti, e Jeremy Chappell, miglior marcatore della sfida a quota 24. Di contro, Cremona non è mai apparsa in partita ed è sembrata addirittura inadeguata al contesto: il cuore di Drake Diener e qualche espediente di Martin, Ricci e Ruzzier sono le uniche cose da salvare per coach Sacchetti, che vede notevoli passi indietro dopo la sfida con Milano

Cantù sceglie la stessa strada degli avversari, alzando i ritmi ed cercando insistentemente il tiro da tre punti. Per la serie ‘il buongiorno si vede dal mattino’ la squadra di Sodini comincia con una tripla di Chappell ed un gioco da quattro punti di Culpepper nei primi 60″. Sono proprio i due esterni, parecchio responsabili del 5/10 da tre punti della Red October nei primi 10’, a creare il primo strappo: Cremona prova a reggere e a metà primo quarto riesce a rimanere ad un possesso di distanza (12-10) con due triple filate di Drake Diener mentre l’unico squillo di Sims vale il 20-15 più avanti, ma il Culpepper & Chappell show riprende. Con venti punti dei due, Cantù è avanti 25-17 alla prima pausa.

Il peggio per la Vanoli deve ancora arrivare: Cournooh mette subito le cose in chiaro con cinque punti in un amen, ma la risposta è pronta con i punti di Ricci e Diener. Qui la squadra di Sodini si scatena, perforando a ripetizione la difesa di Sacchetti con un ottimo gioco in avvicinamento al ferro: break di 10-0 e a metà secondo quarto è 40-22. Le reazioni di Cremona sono timide, Kelvin Martin è praticamente da solo sul’isola, mentre Sims e Milbourne non battono un colpo che sia uno. Michael Qualls si presenta ai suoi tifosi con un paio di giocate da urlo, tra cui una schiacciata che finirà sicuramente nella top ten, aggiornando il massimo vantaggio al +23; Martin e Gazzotti riescono a frenare l’emorragia con un comunque poco onorevole 53-35.

Se qualcuno potesse aspettarsi una Vanoli diversa al ritorno in campo, più arrembante e vogliosa di rimettere le cose a posto per tentare una poco possibile rimonta, si sbaglia di grosso. Gli ospiti sono una squadra slegata e priva di mordente. Nessuno degli uomini di Sacchetti si muove verso questa direzione, anzi gli uomini in maglia gialla sembrano delle bambole di pezza incapaci di reagire. Cantù gioca al gatto col topo e sfiora ripetutamente il +30, il primo canestro ospite (Martin) arriva solo al 24’. Da qui inizia un lungo, lunghissimo garbage time utile solo per lo spettacolo da una parte e per rimpolpare le statistiche, vedi Johnson-Odom e Milbourne, dall’altra. Alla fine sono 17 le lunghezze di margine, ma solo per il rallentamento di Cantù che riesce, in questo modo, a riaccendere il rapporto con il proprio pubblico. O almeno, a tentarci.

Red October Cantù  – Vanoli Cremona 97-80 (25-17, 53-35, 82-59)

Cantù: Culpepper 24, Chappell 17, Crosariol 15. Rimbalzi 42 (Burns 10). Assist 27 (Smith 8)

Cremona: Martin 17, Ricci 14, Milbourne 13. Rimbalzi 36 (Milbourne 8). Assist 18 (Johnson-Odom 9)