Finisce con i duemila tifosi della Fortitudo in delirio la seconda giornata delle Final Eight a Pesaro: la sorpresa che ci voleva, il primo pronostico davvero ribaltato, in una gara che ha visto protagonisti soprattutto gli italiani: Vitali e Abass da una parte (spento il secondo), Falcinelli Cinciarini e soprattutto Aradori dall’altra. Finisce 73 a 76 per la Pompea, brava a stare in partita mentre Brescia controllava, e che andrà a giocarsela con la Brindisi dello strepitoso Adrian Banks, giustiziere della Dinamo di Pozzecco. I protagonisti della giornata.

Adrian Banks, il cecchino

Il principale indiziato per il premio di MVP del campionato, in questa Coppa Italia ha dimostrato di essere su un altro livello rispetto a tutti gli altri: i vari Teodosic, Rodriguez, persino Austin Daye. Contro Sassari Adrian Banks è stato mostruoso: 37 punti in 37 minuti (record di segnature in una partita di final eight) con 6 triple, il 70% dal campo e il 100% ai liberi, 8 rimbalzi e 41 di valutazioni. L’istantanea della sua partita non è un canestro, ma l’abbraccio a un ultras di Brindisi, che invade il campo a 5 secondi dalla fine della sfida con Sassari: mancano 5 secondi, è fatta, il cecchino di Memphis ha portato i suoi in semifinale. “Lui è molto legato alla nostra tifoseria – spiega coach Vitucci a fine gara – ci tiene tantissimo, ed è un capo branco. La sua leadership è importante soprattutto nei momenti di difficoltà, per la squadra e anche per me. Oggi è stato monumentale”.

Gianmarco Pozzecco, lo sportivo

“C’è solo da fare i complimenti a Brindisi, entrambe le squadre hanno giocato una grandissima partita”. Gianmarco Pozzecco è più orgoglioso che deluso dopo l’eliminazione della sua Dinamo, superiore in tutte le statistiche, a parte la percentuale da due punti. Nessuna invettiva contro gli arbitri, nessuna frustrazione, soltanto parole al miele per gli avversari e per i suoi: “E’ stato uno spot il basket italiano, e si vede che il livello sta tornando quello dei tempi in cui giocavamo io, De Pol e Meneghin. Banks di un’altra categoria? No, è stato straordinario stasera ma lo sono stati anche Jerrells, Pierre e Spissu”. La verità è che all’ottimo gruppo di Sassari manca proprio un leader del calibro di Banks, la cassaforte a cui dare la palla che l’anno scorso era stato Rashawn Thomas. E anche quel lungo di scorta, che l’anno scorso era stato Polonara, in grado di portare energie e nuove soluzioni offensive dalla panchina.

La Fossa della Fortutido, gli eroici

Duemila tifosi della Fortitudo hanno superato, per volume, generosità e poi anche risultato, quelli arrivati da Bologna per sostenere la Virtus sconfitta da Venezia nella prima giornata. La vittoria della F, contro una Leonessa troppo convinta di vincerla facile, è anche merito loro. “Sono stati fantastici, avevamo la sensazione di giocare in casa”, ha commentato coach Martino a fine gara. “E’ dall’inizio dell’anno che ci dicono che siamo dei vecchietti, che la panchina non vale, invece ci siamo guadagnati la possibilità di giocare qui, e ora siamo in semifinale. Daremo il massimo anche domani”.

Nicola Accardo, inviato a Pesaro