Passare per il cattivo di turno, per il problematico della situazione, non mi va“. Sono queste le prime parole del nuovo acquisto della Germani Leonessa. 24 anni uno “scampolo” di stagione nella Viola Reggio Calabria (5 partite), tanto cara al General Manager Sandro Santoro, noi lo ricordiamo a Cantù, squadra nella quale militava ad inizio stagione. Prosegue Marco: “Non sono un cattivo ragazzo ne tanto meno problematico. Ho cambiato una squadra in sette anni. Dopo gli infortuni, ho fatto due scelte che si sono rivelate sbagliate, non pensando a cosa potesse essermi utile per recuperare a livello psicologico la mia situazione. Mi dispiace, ma io non ho mandato a “fan beep” nessun allenatore. Ne qui ne a Cantù, come è stato inventato da qualcuno. Sono arrivato a Reggio Calabria con le migliori intenzioni, con la voglia di restare anche il prossimo anno, d’altra parte qui sono a casa. Volevo un minimo di serenità per recuperare tranquillo da quello che mi è accaduto. Era quello che mi era stato promesso pur di farmi tornare a casa. Cambiare due squadre in un mese mi fa passare per quello che non sono. Ma io so la verità e so i sacrifici che sto facendo per giocare a pallacanestro e tornare a realizzare i miei sogni. Non devo spiegare nulla. So solo che mi dispiace. Testa alta e si ricomincia. Ancora. Con la voglia di ritrovare l’ambizione che ho sempre avuto sin da piccolo”. 

Le parole di Andrea Diana, coach della Leonessa: “Sicuramente per noi Marco è un valore aggiunto, si metterà a disposizione di una squadra che in questo momento ha trovato grande equilibrio e compattezza e ci darà una mano nel lavoro quotidiano, coprendo un ruolo, quello di cambio del playmaker, nel quale eravamo scoperti. Sono convinto che Marco arriverà a Brescia con grandi motivazioni e tanta voglia di mettersi in gioco e di superare questo suo momento di difficoltà“.

In pratica prende il posto del “piccolo grande” Marco (Passera). Benvenuto Marco (Laganà).