WE HAVE A POINT GUARD

Uno dei campi più ostici su cui giocare nella LBA 24-25 è ancora una volta quello di Scafati, dove è evidente anche solo dalla televisione che il pubblico riesce a tratti a influenzare partita e arbitraggio con una sensazione di anacronismo che solo il basket italiano ti sa ancora dare.

Germani al primo esamino dopo la larga vittoria dell’esordio, se la gioca nel primo quarto contro il solo Pinkins, uno dei giocatori più sottovalutati della Serie A, giocatore che non ti colpisce con balzi atletici ma con numeri e percentuali per cui meriterebbe forse altri lidi, dopo lunghi anni di gavetta.

Fatto sta che Kruise con le sue treccine raccolte in testa, fa canestro ogni volta che alza il braccio e per fortuna Amedeo e Demetrino Rivers la mettono da oltre l’arco permettendoci di rimanere in scia, il punteggio resta “vicino” fino a pochi minuti dall’intervallo quando Elijah Stewart, già visto a Napoli due anni fa, si traveste da Pinkins e anche lui ci fa ammattire realizzando da oltre l’arco e catturando rimbalzi offensivi.

Alla ripresa, sull’orlo del precipizio del -11, who you gonna call?? Amedeo e Miro, i nostri Ghostbusters, che prendendo le misure ai raddoppi selvaggi di Scafati, mettono dieci punti consecutivi alternandosi tra realizzatore e assist man, ribaltando l’inerzia della partita e dandoci 1 punto di vantaggio all’ultima frazione.

Ultimo quarto teso e combattuto, segnato dallo strappo di Brescia con le due bombe di Ivanovic e i tre liberi lucrati da Amedeo, Scafati mette in campo ogni sforzo per ricucire il punteggio e miracolosamente trova anche il possibile possesso del sorpasso, ma ancora Ivanovic trova una rubata di enorme peso che gli consente andando in lunetta e chiudere i conti.

Migliore in campo a mio incontestabile giudizio lo stesso Ivanovic, numeri straordinari con 23 punti, 5 rimbalzi, 7 assist e 6 rubate, tra cui quella decisiva e una pregevole a Zanelli in pressione a tutto campo per 2 punti facili, preciso da 3 punti, mostrando di poter tirare da distanze ben oltre la linea, serve i compagni con precisione e in difesa molto più presente rispetto alla prima… signori abbiamo un Playmaker.

Mi fa male la schiena, sono ancora un po’ fiacco per la Dengue, ma se manca un tiratore a Scafati vengo eh…. Bum, Amedeo ne mette 23, con 3 bombe, 10 su 12 in lunetta e 5 assist, subendo 8 falli, l’ingrigire della capigliatura sembra giovargli.

Da vecchia volpe del pitturato, Marcelo Nicola prepara una partita di trappole contro Bilan, che all’inizio fatica non poco a liberarsi del pallone quando partono i blitz difensivi gialloblu, Miro perde 3 palloni sanguinosi perché causano facili contropiedi, ma alla lunga trova la misura allontanandosi dal canestro per garantirsi un margine di visuale comoda, e da li in poi torna il solito rebus irrisolvibile, specie in tandem con Amedeo, 16 punti 3 assist e solo 4 rimbalzi, spesso soverchiato dalla fisicità ed energia dei padroni di casa.

Buona prova di Rivers contro la sua ex squadra, 15 punti per lui con buone percentuali, ingenerosi alcuni fischi in difesa, compreso il quinto fallo, servirebbe di più la sua elevazione a rimbalzo, per aiutare un Bilan che non “salta fuori dal palazzetto” come si dice in gergo….

Un po’ sottotono, specie rispetto alla prima, Maurice Ndour, 9 rimbalzi per lui ma è sembrato timido in attacco, solo 5 punti con 5 tiri, e ha subito anche lui troppo la fisicità dei lunghi avversari.

A corrente alternata Burnell, 7 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate, dopo una brutta persa si accende e mette la prima tripla dell’anno, andando poi a stoppare Pinkins subito dopo, peccato subisca la controbomba dalla rimessa, bellissima anche la stoppata a Cinciarini che avrebbe di fatto chiuso i conti se non fosse stato inventato un antisportivo inesistente a Dowe, che nei pochi minuti a disposizione sporca il tabellino con 4 punti e 1 recupero.

Poco più di 10 minuti anche per Cournooh che fa una bella penetrazione ma non realizza i “suoi” tiri dalla distanza, arriverà il suo momento.

Poco o nulla da Mobio, che si prende 2 tiri subito che ci potevano stare, ma se vuoi avere spazio li devi mettere…. Commette una sciocchezza commettendo fallo prima della rimessa, ma Stewart lo grazia sbagliando il libero, incommentabile che il telecronista di DAZN non conosca la regola….

Altra vittoria per Poeta, che a Scafati se la gioca fino in fondo, da le chiavi della squadra a Ivanovic (e dopo la partita anche quelle di casa sua e della macchina) che porta a termine egregiamente il compito, “risolve” l’empasse raddoppio su Bilan e la squadra mostra un pochino di miglioramenti in difesa, seppur concedendo 93 punti, ma Scafati ha tanti punti nelle mani, e alla fine qualcuno pure nella tabella, un po’ di tremarella alla fine, ma tutto è bene quel che finisce bene.

Nota a margine, cerco spiegazioni per le interpretazioni arbitrali specie dopo gli instant replay, dalla gamma del “se lo dite voi”, al “ma Dowe doveva giocarsi l’invisibilità”???

Vabbè dai male che vada al massimo l’Olimpia ci può solo raggiungere…..