Come fossimo ne Il giorno della marmotta il divertente film di Bill Murray, dopo due giorni al Palaleonessa scende in campo la Estra Pistoia, tutti si scaldano tranne Petrucelli, che se ne sta appollaiato su un cartellone con due occhioni da cerbiatto che chiede solo di essere liberato, per correre con i suoi compagni. Il mio senso di Deja vue viene disturbato da un baffo anni 80 che mi preannuncia un Saccaggi in quintetto al posto di Wheatle.

Foto V.V.

Pronti via e Brescia come in gara 1 sceglie di attaccare il post basso, scelta che carica di falli Saccaggi prima e Ogbeide poi, come domenica Brescia prende un vantaggio e la sensazione è più convincente dato che anche Christon e Gabriel trovano subito il fondo della retina dalla lunga, insieme ai due supereroi degli inizi, Batman Della Valle e Octopus Akele.
I secondi quintetti sono decisamente meno precisi nel secondo quarto, ma vedi un CJ diverso che come il miglior Tiramolla delizia i tifosi bresciani con i suoi balzi che sono sinonimo di fondo della retina, sia da tre che in penetrazione, entusiasmante la sua esitation di Jordaniana memoria.
Ancora in partita Pistoia all’intervallo lungo, con i gufi di domenica già pronti a presagire tracolli biancazzurri, peccato per loro che Brescia, con un funambolico ADV mette 20 punti tra se e gli ospiti. Nervosamente guardo il cronometro nell’ultimo quarto, temendo le maledizioni dello speaker , per una vittoria a portata di mano che vorrebbe dire tanto, Job not done direbbe il coach, ma ancora CJ, il ritrovato Gabriel e un Cobbins convincente sanciscono un +30 e virtuale chiusura anticipata del match.
Migliori a braccetto i gemelli diversi Amedeo e CJ, 23 in 19 minuti per entrambi, si avete letto giusto, ben oltre un punto al minuto per tutti e due, Amedeo si esibisce con 4 delle sue 6 bombe nel terzo, Massinburg ne fa 13 nel primo tempo e 10 nel secondo, perfetto da 2, tira con il 60% da tre.
Bilan vede la solidità dei compagni e si cela alle luci della ribalta, risparmiato dalla situazione in campo e da un Cobbins che regge meglio, chiude con 4 e 8 rimbalzi in soli 17 minuti, risultando comunque il miglior rimbalzista, straccia il copione fintando un hand off e schiacciando a canestro dopo aver disorientato gli altri 9 in campo, gran parte delle panchine e 3260 dei paganti in tribuna.

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Christon più convinto e finalmente attento in difesa, mette subito un tiro da 3 che sa di avvertimento, insieme a due delle sue azioni di potenza, chiude con 7 e 3 assist, spettatore della sparatoria finale.
Cournooh sa che la sua prestazione di domenica non lo soddisfa e da vita a una prova di altro spessore, prende un pesante fallo in attacco di Moore, e in attacco dice 8 con 3 rimbalzi e 2 assist, dando ampio riposo ai titolari.
Cobbins parte timido e impacciato ma regge in difesa dove aiuta a non soffrire i quintetti small ball di Pistoia, apoteosi nel finale quando schiaccia due volte di prepotenza, 4 e 3 rimbalzi.
Pronti via il sosia di Snoop Dog si toglie la scimmia dalla schiena con una delle sue bombe, sonnecchia per due quarti per poi scagliare 3 pietre tombali nell’ultimo quarto, 12 e 4 per il nostro ago della bilancia.
In una squadra che gira, Burnell si limita a fare Clark Kent, usa qualche super potere, ma senza mai mettersi il costume da Superman, 7, 5 rimbalzi e 2 assist, e un gancio più sfacciato che tecnico che fa esplodere il Palazzo.
Akele è la miglior versione di se stesso e certamente sta facendo le migliori prestazioni stagionali, sono 9 con 4 rimbalzi e una solida presenza a punire i mismatch in mezzo all’area e a massimizzare gli scarichi dei compagni, ma è in difesa che Octopus è straordinario, ottimo su Willis e sempre utile in aiuto.
Giocare a fare Grisù Alessandro Magro perché giustamente il lavoro non è chiuso ma la sua creatura vince di autorità contro una squadra dagli evidenti limiti ma dal talento strappa applausi.
Nel gioco tattico Brescia è brava a curare i dettagli punendo le scelte a tratti “disperate” di Pistoia, cosciente di non dover forzare la partita ma aspettando il momento giusto, fino a smantellare gli avversari con un bombardamento che per poco non ha fatto intervenire l’ONU.
Ancora una vittoria per un biglietto per il paradiso