Preston Knowles ArtIniziamo con Preston Knowles una serie di appuntamenti che ci guideranno alla scoperta della Giorgio Tesi Group Pistoia alla vigilia della stagione 2015/16.

Nato a Winchester, in Kentucky, il 29 marzo 1989, Knowles è una guardia di 185 cm per 88 kg cresciuto alla George Rogers Clark High School, mettendosi in luce, fin dai primi anni di carriera, come un ottimo realizzatore dall’arco. Dopo la positiva esperienza alla University of Louisville (con cui disputa quattro stagioni in NCAA, l’ultima delle quali chiusa a 14.6 punti e 3.1 assist di media a partita), approda in Europa, firmando con gli ucraini del Dnipro Azot nell’inverno del 2011. Nella stagione 2011/12 lo ritroviamo in Patria, per disputare il campionato di D-League con gli Springfield Armor, poi, nel 2013, il ritorno al Dnipro Azot, prima di una breve parentesi in Grecia al KAO Dramas. Nell’estate 2013 firma con gli israeliani dell’Ironi Nes Ziona, con cui disputa per due anni il massimo campionato, facendo registrare, nella scorsa stagione, una media di 10.7 punti, 3.2 rimbalzi e 3.7 assist a partita, in 28 minuti di media sul parquet. ”

Il mio arrivo a Pistoia – ci ha detto – si è concretizzato quest’estate quando, mentre stavo vagliando alcune offerte che mi erano arrivate, sono stato contattato direttamente da coach Esposito ed è stato proprio l’approccio diretto con il coach che mi ha spinto ad accettare il trasferimento in Italia. La realtà pistoiese non mi sconvolge più di tanto perché anch’io vengo da una piccola cittadina. Ho voglia di mettermi a disposizione della squadra e mi piace molto il lavoro duro a cui in queste settimane di preparazione sono sottoposto. Non conosco direttamente il campionato italiano ma ho alcuni amici come Sosa e Samuel che me ne hanno parlato con entusiasmo. Il mio obiettivo è quello di concludere il campionato tra le prime cinque ma so che per questo c’è molto da fare. Intanto iniziamo dalla conoscenza reciproca, poi il segreto sarà nel lavoro quotidiano in palestra. Le prime impressioni sullo spogliatoio sono molto positive: siamo una squadra di giovani che hanno voglia di imparare, giovani ho detto ma pieni di qualità. Ripeto, c’è tanta strada da fare ma ciò non ci spaventa: l’importante è trovare quanto prima la giusta chimica di squadra


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