Sarà la Pallacanestro Trieste ad accompagnare in A2 la Tezenis Verona. Giusto così: sono infatti retrocesse le uniche due squadre che hanno vinto soltanto 2 partite nelle ultime 10 giornate di campionato e le uniche due (delle pericolanti) che non hanno cambiato allenatore. Se non vinci, retrocedi, questa è la regola: poi si potranno accampare mille giustificazioni, ma il campo ha detto questo.
Nel caso della Tezenis non ci si può neppure attaccare agli infortuni perché sono stati pochissimi in questa stagione: uno, in sostanza. Quello, pesante, di Smith alla 24esima giornata. Per il resto, a parte la fuga di Selden, si può parlare di scelte sbagliate: da quelle iniziali (Imbrò, Holman, Candussi, che hanno cambiato aria) a quelle in corsa (Sanders, Pini, Bortolani, Davis, Simon e Langevine, quasi tutti deludenti). Il risultato, come detto, è stata la retrocessione in A2 con una giornata di anticipo. Un vero peccato, soprattutto per il fatto di aver conquistato la serie A dopo 20 anni, per poi rimanerci una sola stagione.
Inutile andare alla ricerca dei “colpevoli”, occorre ripartire subito: ma tornare nella massima categoria è molto complicato. E la A2 di quest’anno lo dimostra: le pretendenti alla promozione (Cantù, Cremona, Udine, Fortitudo, Torino) partiranno tutte dalle retrovie nei playoff che prenderanno il via nel prossimo fine settimana. Ma la potenzialità e il pubblico a Verona non mancano: in bocca al lupo!
Foto: Scaligera Basket