Com’era facilmente prevedibile l’EA7 Milano ha battuto i padronI di casa (si fa per dire, dato ché giocavano al Pala Barbuto di Napoli) della Givova Scafati. L’unica cosa buona è che “patron” Longobardi e coach Rossi hannò ammirato una “buona” Givova che ha digerito presto il passaggio di categoria e, con la gara disputata questa sera, ha già dimostrato di voler dire la sua quando incontrerà avversari più abbordabili.

Questi, alla palla a due, i quintetti schierati dai due allenatori: Stone, Lamb, Pinkins, Henry e Thompson per Rossi a cui Messina contrapponeva Pangos, Tonut, Shields, Davies e Melli.

Tutti erano qui per ammirare la capolista Milano ed invece si sono accorti che di fronte c’era una squadra che a tratti ha fatto veramente venire i brividi lungo la schiena di coach Messina.
La Givova Scafati infatti ha messo diverse volte alle corde i giocatori milanesi sin dalle prime battute di gioco.

Gli Scafatesi infatti hanno raggiunto subito la doppia cifra di vantaggio, sul 12 a 2, anche se poi si sono fatti rimontare dai campioni d’Italia che sono riusciti poi a prendere anche un discreto vantaggio in questi primi dieci minuti di gioco, chiudendo la frazione sul 25 a 33.

Nella seconda frazione di gioco, il vantaggio dei milanesi è aumentato nonostante, all’inizio, Monaldi, con una tripla e De Laurentiis, avessero addirittura portato gli scafatesi a  –3 sul 30 a 33. Poi Milano, ha giocato da Milano, piazzando un parziale di 18 a 2 che sembrava aver definitivamente steso la Givova. Si andava all’intervallo lungo con ben 15 punti di scarto sul 40 a 55.

Al rientro dagli spogliatoi c’era invece un Givova show, con Lamb e tre canestri consecutivi di Henry che riportavano i padroni di casa a solo 7 lunghezze sul 48 e 55.
A questo punto però la verve degli scafatesi an
dava di nuovo scemando e l’Armani chiudeva la frazione sul 52 a 69 che ristabiliva le distanze.

Fino a questo momento gli scafatesi avevano giocato a corrente alternata riuscendo a mettere in campo azioni veramente mirabolanti per poi subire una serie di canestri senza riuscir ad opporre resistenza.

La difesa è certamente da migliorare ma la cosa più importante da migliorare sono i meccanismi d’attacco che, a volte sembrano essere oliati a dovere, ma che spesso invece sono sembrati ancora un po’ inceppati.

Ad onor del vero, tra gli scafatesi mancava capitan Rossato che aveva fatto una buona impressione nella gara della scorsa settimana contro Venezia.

Anche tra i milanesi mancavano diversi giocatori, ma la differenza di budget ha fatto sì che Milano abbia potuto schierare comunque una squadra con 6 stranieri e con tanti Italiani di grandissimo livello.

L’ultima frazione di gioco però è stata ad appannaggio dei padroni di casa che hanno messo in seria difficoltà i campioni d’Italia tenendoli addirittura a soli 6 punti.

Le prime gare stagionali e soprattutto la gara infrasettimanale di Eurolega hanno lasciato un visibile strascico nella forma fisica dei milanesi e come abbiamo detto in quest’ultima frazione hanno davvero arrancato tantissimo.

Alla sirena il tabellone segna 66 a 75 e sentenzia la seconda sconfitta scafatese nelle due gare sin qui disputate .

MVP: sicuramente il capItano degli ospiti Niccolò Melli.

Arbitri: Manuel Mazzoni di Grosseto, Denis Quarta di Torino, Andrea Valzani di Martina Franca (TA).

Givova Scafati Basket: Stone 5, Lamb 16, Thompson 6, Pinkins 12, De Laurentiis 7, Landi 0, Henry 15, Monaldi 3, Ikangi 2. All. Alessandro Rossi.

Emporio Armani Milano: Alviti 2, Baron 8, Biligha 5, Davies 16, Hall 5, Melli 13, Pangos 9, Ricci 2, Tonut 5, Voigtmann 5. All. Ettore Messina

Dati e statistiche di Carlo Sorrentino