Segafredo Bologna – Happy Casa Brindisi 99 – 87 (22-20; 32-23; 23-22; 22-22)
Bologna – Dopo il passo falso di Cremona, la Virtus volta pagina e riprende subito il discorso con la vittoria battendo Brindisi, nonostante l’assenza di Gamble. L’Happy Casa, reduce da un lungo viaggio in treno per arrivare Bologna dopo la cancellazione del volo aereo, non ha retto di fronte al fenomeno Teodosic, assoluto mvp della gara, e alla raffica di triple della Segafredo (14). Vitucci potrà consolarsi pensando al prossimo innesto di Sutton. Una menzione d’onore la merita David Cournooh che stasera è stato molto preciso in attacco (15 punti segnati) e un mastino in difesa, dimostrando che se la Virtus è prima in classifica il merito è anche della sua panchina.
Cronaca: Djordjevic, privo dell’infortunato Gamble, schiera in quintetto Delia, ma l’impatto dell’argentino non è dei migliori e l’Happy Casa segna facilmente nel pitturato. Hunter entra in campo a dare una mano a Bologna sotto canestro e, insieme a Teodosic, porta la Segafredo in vantaggio. Il playmaker serbo sblocca l’attacco bianconero, fino a quel momento molto macchinoso. 22 – 20 a fine primo quarto. La presenza in campo di Teodosic cambia il volto della Virtus che diventa più cinica e precisa. Una tripla di un positivissimo Cournooh porta il vantaggio della Segafredo in doppia cifra: 38 – 26. E’ Banks il giocatore di Brindisi che oppone maggiore resistenza confermandosi il capocannoniere del campionato. 54 – 43 all’intervallo. La Segafredo rientra dagli spogliatoi ancora più affamata e scarica tre triple verso Brindisi che la fanno scappare via: 65 – 45. Sembra tutto in discesa per la Virtus che però compie l’errore di specchiarsi troppo su sé stessa e allora Brindisi ne approfitta per riavvicinarsi con Stone e un redivivo Brown. 77 – 65 al 30esimo. Gli ultimi dieci minuti di gara non alterano i valori espressi in casa. Djordjevic concede molti minuti alla sua panchina ed è ottimo l’apporto di Pajola e di Baldi Rossi. L’ex lungo di Trento realizza due canestri da tre punti che spengono i tentativi di Brindisi ridurre lo scarto sotto le 10 lunghezze di distacco. Finisce 99 – 87.
MVP: Milos Teodosic. Esce dal campo con una meritatissima standing ovation. Il suo ingresso in campo ha dato una nuova dimensione alla Virtus. Assoluto padrone del campo nonostante una serata storta nel tiro dalla lunga distanza (1 su 7). Serve 10 assist predicando pallacanestro.