Kyle Weems (foto Virtus Segafredo Bologna)

Segafredo Bologna – Acqua S.Bernardo 89 – 70 (21-21; 20-15; 28-13; 20-21)

Bologna – prosegue il percorso imbattuto della Virtus che sconfigge Cantù e centra la decima vittoria consecutiva. Il turno di riposo dello scorso weekend non ha rallentato la Segafredo che, anzi, ha ricaricato le pile in vista di un impegnativo mese di dicembre che avrà come match clou le partite contro Milano e Sassari e il Derby di Natale. Cantù ha retto un tempo prima di alzare bandiera bianca di fronte allo strapotere fisico di Hunter e Gamble, al talento di Weems e alle magie di Teodosic. La nuova Arena della Virtus continua a portare fortuna alla capolista della SerieA.

Cronaca: la partita inizia in un clima surreale con i Forever Boys che nei primi cinque minuti del match fanno sciopero del tifo in solidarietà degli Eagles Cantù a cui è stata impedita la trasferta a causa di un divieto della questura. Ad approfittare di questa particolare ed insolita atmosfera è l’Acqua San Bernardo che con Hayes e Burnell mettono in difficoltà la retroguardia bianconera. La Segafredo fatica e deve spremere energia dalla sua panchina per ritornare a contatto a fine primo quarto (21 – 21). Poi Hunter mette la museruola ai lunghi di Cantù e allora la Virtus, guidata dalla coppa Teodosic-Markovic mette la freccia e trova il vantaggio in doppia cifra: 36 – 26. Torna in panchina la Teodosic e si spegne la luce per Bologna. Gli ospiti si riportano a -2 e la partita, all’intervallo, non ha ancora un padrone ben definito. 42 – 36 al 20esimo. Cantù nel secondo tempo si scioglie come neve al sole e alza il piede dall’acceleratore. La Segafredo può scappare via. Weems è una furia, mentre Teodosic ammalia il pubblico della Virtus Segafredo Arena con 11 assist da cineteca. Bologna tocca anche le venti lunghezze di vantaggio (69 – 49) e l’ultimo quarto è puro garbage time che serve solo a dare qualche minuto al giovanissimo Deri. Finisce 89 – 70.

MVP: Kyle Weems. Rientra in squadra dopo essere stato negli Stati Uniti per i funerali del padre e non lo fa in punta di piedi. Produce una prestazione solidissima composta da 15 punti e 5 rimbalzi. Il pubblico bianconero lo ha incitato dal primo all’ultimo minuto, dedicandogli anche uno striscione, e lui li ha ripagati trascinando la Virtus al successo con Cantù.